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Caso Avastin/Lucentis. Altroconsumo chiede incontro urgente a Lorenzin


Al ministro della Salute l’associazione dei consumatori chiederà in particolare di reinserire subito l’Avastin nella lista dei farmaci erogabili a carico del Ssn e di mettere in campo forme di risarcimento per coloro che dall’ottobre 2012 a oggi si sono visti negare il farmaco per l’uso off label.

25 MAR - Un incontro urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per “dare risposte ai pazienti” che, dopo l’esclusione dell’Avastin “La signora Rosa, 79 anni, affetta da maculopatia, ha dovuto sospendere le cure con il farmaco Avastin dalla lista dei farmaci erogabili a carico del Ssn per l’uso off label, sono stati “schiacciati dalle vicende sulle cui responsabilità diverse Procure stanno indagando”. A chiederlo è Altroconumo, con riferimento “agli accordi tra cause farmaceutiche documentate dall’Antitrust con la sanzione recente di oltre 180 milioni di euro ai due produttori Roche e Novartis”.

Per Altroconsumo, il decreto legge del ministro della Salute, Lorenzin per  semplificare le procedure per fare adottare alla sanità pubblica anche i farmaci "off label" meno costosi (con efficacia terapeutica equivalente a quella di altri farmaci più cari) è “uno strumento utile, ma non sufficiente”.

Per questo Altroconsumo chiederà al ministro Lorenzin due interventi immediati:
•    "Reinserire subito l’Avastin nella lista dei farmaci autorizzati (legge n. 648 del 1996) e ripristinare così l’uso di questo farmaco nelle strutture ospedaliere, a tutto vantaggio della salute dei pazienti e delle casse del servizio sanitario nazionale"
e
•   "mettere in campo forme di risarcimento per tutti coloro che dall’ottobre 2012 a oggi si sono visti negare il farmaco a causa della decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di escludere Avastin dalla lista '648' per l’uso anche fuori dei casi specificati nel bugiardino".

Inoltre, l’associazione a difesa dei consumatori spiega infine di continuare a raccogliere “le richieste dei consumatori per recuperare le somme pagate in più dai cittadini a causa dell’accordo anticoncorrenziale tra Roche e Novartis - l’aumento di spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale è stato pari almeno a 45 milioni di euro - cifra per il solo 2012, con proiezioni sino a 600 milioni in totale”. Per l’organizzazione di consumatori “le somme recuperate dovranno essere destinate a un fondo ad hoc da utilizzare in progetti concreti a favore dei cittadini”. Queste le tre proposte: avere ticket meno cari (l’idea maggiormente sostenuta oggi), strutturare maggiori aiuti agli anziani, creare un servizio pubblico a tariffe calmierate per le cure odontoiatriche.

 

25 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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