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Epatite C. All'International Liver Congress i risultati di Daclatasvir


Bristol-Myers Squibb presenterà all'evento i dati su Daclatasvir in combinazioni sperimentali multiple tutte orali nei diversi genotipi dell’epatite. Dimostrato il potenziale di colmare grandi necessità cliniche non soddisfatte.

27 MAR - Bristol-Myers Squibb Company annuncia che 12 abstract sul sono stati accettati per la presentazione all'International Liver Congress, il 49° meeting annuale dell’European Association for the Study of the Liver™ (EASL), che si terrà a Londra dal 9 al 13 aprile.  

Le presentazioni principali comprendono:
• Due serie di risultati fondamentali di uno studio globale di fase III (HALLMARK DUAL) che ha investigato l’efficacia e la sicurezza del regime tutto orale senza interferone e ribavirina, con daclatasvir e asunaprevir.  Tali risultati includono dati su pazienti con e senza cirrosi, con infezione cronica da epatite C (HCV), genotipo 1b, e saranno presentati come late breaker.
• I risultati della risposta virologica ottenuti da analisi che hanno esaminato daclatasvir in combinazione con sofosbuvir nei genotipi 1, 2 e 3.
• I dati della risposta virologica e della sicurezza del regime sperimentale tutto orale 3DAA (daclatasvir/asunaprevir/BMS-791325) in pazienti con genotipo 4, e i dati di bioequivalenza del regime daclatasvir 3DAA, studiato come trattamento di combinazione a dose fissa somministrato due volte al giorno.
 
“Questi risultati sono incoraggianti e mostrano il potenziale di daclatasvir in molteplici regimi di trattamento, con l’obiettivo di aiutare i pazienti a ottenere la guarigione indipendentemente dal genotipo, dallo stadio della malattia o dalla risposta a precedenti trattamenti”, ha affermato Brian Daniels, senior vice president, Global Development and Medical Affairs, Research and Development di Bristol-Myers Squibb.

“La grande quantità di dati che stiamo presentando all'International Liver Congress fa seguito allo slancio positivo di daclatasvir dopo l’ok dell’Agenzia Europea dei Medicinali (European Medicines Agency, EMA) alla procedura di revisione accelerata della richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio, che ha sottolineato l’importante ruolo potenziale dei regimi a base di daclatasvir in Europa”.
         
Bristol-Myers Squibb fa sapere di stare studiando un vasto portfolio di molecole nella speranza di offrire opzioni di trattamento flessibili per fronteggiare le diverse necessità mediche insoddisfatte di una popolazione globale di pazienti con HCV. Queste molecole in sperimentazione includono: daclatasvir, un inibitore sperimentale del complesso di replicazione NS5A, che ha mostrato un’elevata potenza antivirale e un’attività pan-genotipica nei confronti dei diversi genotipi di HCV in vitro i; asunaprevir, un inibitore sperimentale della proteasi NS3; BMS-791325, un inibitore sperimentale non-nucleosidico della polimerasi NS5B; e peg-interferone lambda-1a (Lambda), un interferone sperimentale di tipo III che ha il potenziale di offrire un’alternativa all’interferone alfa.

27 marzo 2014
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