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Cancro al seno: più facile la guarigione completa


Uno studio di fase II presentato al San Antonio Breast Cancer Symposium dimostra che la combinazione di pertuzumab e trastuzumab più chemioterapia prima dell’intervento chirurgico aumenta le probabilità di completa scomparsa del tumore.

10 DIC - Roche ha annunciato oggi i risultati dello studio randomizzato multicentrico di fase II Neosphere che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della combinazione di pertuzumab e trastuzumab più chemioterapia (docetaxel) nel trattamento neoadiuvante (cioé prima della chirurgia) in 417 donne con carcinoma mammario in stadio precoce, infiammatorio, o localmente avanzato HER2-positivo di nuova diagnosi, non trattate precedentemente con trastuzumab.
I dati, presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium, hanno dimostrato che i due anticorpi più docetaxel, somministrati come trattamento neoadiuvante prima della chirurgia, migliorano in maniera significativa il tasso di completa scomparsa del tumore nella mammella di oltre la metà rispetto a trastuzumab più docetaxel.
“I risultati dello studio Neosphere indicano che questo nuovo approccio è efficace per il trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in stadio precoce”, ha dichiarato Luca Gianni, direttore dell’Oncologia Medica all’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Sperimentatore Principale dello studio. “La combinazione di pertuzumab e trastuzumab più chemioterapia ha avuto un effetto notevole sui tumori mammari HER2-positivi dopo solo quattro cicli (12 settimane) d’impiego come terapia neoadiuvante”.
Inoltre, la combinazione di pertuzumab e trastuzumab più docetaxel non è stata associata a un aumento significativo degli effetti collaterali o del rischio cardiaco rispetto a trastuzumab più chemioterapia. Gli effetti collaterali gravi più comuni sono stati neutropenia (bassa conta leucocitaria), febbre associata a neutropenia e diarrea.
“Siamo impegnati nello sviluppo di nuovi farmaci che facciano la differenza per le persone malate di cancro e di trattamenti personalizzati sempre più innovativi”, ha dichiarato Hal Barron, Head of Global Development e Chief Medical Officer di Roche. “I dati clinici presentati oggi al SABCS si aggiungono alle precedenti evidenze scientifiche a conferma del fatto che questo innovativo regime mirato più chemioterapia potrà migliorare l’outcome per le donne affette da carcinoma mammario HER2-positivo”. 

10 dicembre 2010
© Riproduzione riservata

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