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Al Gemelli di Roma il futuro dell'endoscopia digestiva

di Maria Rita Montebelli

Il 22 e il 23 maggio il workshop internazionale “EndoLive Roma 2014” dedicato al cutting edge delle tecniche endoscopiche, per la diagnosi e il trattamento delle patologie digestive. Tra le novità, i colonscopi ‘a tre teste’ e la gastroscopia per la diagnosi ‘in diretta’ di infezione da Helicobacter pylori.

21 MAG - I maggiori esperti mondiali in endoscopia digestiva, provenienti da oltre 30 Paesi, sono attesi nella Capitale nei prossimi giorni per “EndoLive Roma 2014”, una due giorni nella quale si alterneranno dimostrazioni dal vivo a letture magistrali, per illustrare le ultime novità del campo.
La colonscopia è una tecnica diagnostica salva-vita, in quanto consente di individuare precocemente le lesioni a rischio (polipi e adenomi) e in molti casi di asportarle direttamente.
 
“Sono ancora troppe purtroppo le persone – sottolinea il prof. Guido Costamagna, direttore dell'Unità operativa di Endoscopia Digestiva chirurgica del Policlinico universitario “Agostino Gemelli” – in media una su cinque di quelle a rischio tumore (cioè con il test del sangue occulto nelle feci positivo), che decidono di non sottoporsi a questo esame, ritenendolo fastidioso. E’ il motivo per cui, nonostante l’Italia sia ai primi posti in Europa per i programmi di screening per la prevenzione di questo tumore, sono ancora molti i casi di tumore del colon o di lesioni precancerose che sfuggono alla diagnosi precoce”.
 
Tra le novità del settore di cui si parlerà al workshop internazionale, c’è il cosiddetto colonscopio a tre teste, una sorta di creatura mitologica a tre teste, dotata appunto di tre telecamerine, che vede il colon da tre angolazioni diverse e in questo modo riesce a individuare con grandissima precisione le eventuali lesioni presenti. Saranno presentati anche prototipi ed endoscopi già sul mercato, dotati di angoli visuali più ampi degli apparecchi tradizionali, anche in questo caso a tutto beneficio dell’accuratezza diagnostica.
 
Sul fronte della gastroscopia invece la novità è rappresentata dalla possibilità di fare diagnosi aggiuntive in diretta, rispetto a quella ‘visiva’; uno speciale gastroscopio è infatti in grado di aspira piccole quantità di succo gastrico del paziente, sul quale, durante lo svolgimento dell’esame endoscopico, vengono effettuati il test all’ureasi, per la diagnosi diHelicobacter pylori e l’analisi del pH che, se alterato, rappresenta un campanello d’allarme per condizioni a rischio tumore.
 
Si parlerà ancora di ‘videocapsula’, la telecamerina che si ingoia appunto come una pillola e registra tutte le fasi del suo ‘cammino’ nel tubo digerente del paziente; questa tecnologia, secondo i dati che saranno presentati a “EndoLive” si è dimostrata due volte più accurata della colonscopia virtuale, mediante TAC.
Un simposio satellite sarà infine dedicato agli infermieri specializzati in endoscopia digestiva, figure professionali preziose per il successo delle procedure più complesse e per la gestione dei pazienti.
 
Maria Rita Montebelli

21 maggio 2014
© Riproduzione riservata

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