Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 29 MARZO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumori. Chiarito il ruolo della proteina MYC. Una nuova strada per un modello pre-clinico

di Viola Rita

La proteina non amplifica in maniera indiscriminata l'attività dei geni, ma ha una funzione chiave nella trascrizione di un insieme delimitato di geni. Un passo avanti per studiare sviluppi terapeutici, a partire dai geni bersaglio identificati. Il risultato, ottenuto da un gruppo di ricerca dell’IIT e dello IEO, è pubblicato su Nature

13 LUG - Messo a fuoco il collegamento tra l’attività oncogenica della proteina MYC, una proteina comune in tumori di ogni tipo, e l’espressione specifica di gruppi di geni bersaglio, che è regolata da questa proteina. Il risultato è stato ottenuto dal team del Centro di Scienze Genomiche (CGS) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e del Dipartimento di Oncologia sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), coordinati dal Prof. Bruno Amati, direttore del CGS di IIT. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Nature in un articolo dal titolo “Selective transcriptional regulation by Myc in cellular growth control and lymphomagenesis”.
 
In generale, la proteina MYC ha un ruolo nell’espressione di diversi geni del DNA, spiegano i ricercatori. Questo avviene mediante un processo di trascrizione, in base al quale, a seconda della presenza della proteina, il DNA può attivare o meno alcune delle sequenze geniche che lo compongono, determinando il corretto funzionamento delle cellule. In particolare, un’aumentata quantità di Myc è spesso riscontrata nell’insorgenza delle malattie oncologiche, ed è legata in particolare alla proliferazione incontrollata delle cellule cancerose, spiegano i ricercatori: dunque, la proteina in questione è classificata come uno dei principali oncogeni (geni che inducono la crescita tumorale) in diversi tipi di questa malattia.

Nello studio odierno, i ricercatori di IIT e IEO hanno analizzato il processo di trascrizione genica diretto dalla proteina Myc durante la progressione di un particolare tipo di tumore, il linfoma a cellule B. Lo studio è avvenuto mediante l'analisi genomica di un ceppo di topi transgenici con questa malattia. Tale tumore è caratterizzato da un alto livello della proteina Myc nei linfociti di tipo B (cellule del sistema immunitario responsabili della produzione degli anticorpi.
In caso di alterazioni del gene codificante la proteina Myc, questo fenomeno si manifesta anche nell’uomo. Gli scienziati spiegano che l’osservazione dello sviluppo graduale del tumore nel modello animale ha permesso di studiare non solo le fasi tardive della malattia ma anche quelle precoci.
In particolare, “i nostri risultati indicano che Myc attiva e reprime la trascrizione di un 'insieme discreto' di geni”, si legge nello studio. Dunque, la proteina è in qualche modo 'selettiva' nella regolazione della trascrizione.  “Alcuni lavori scientifici recenti avevano avanzato la proposta che Myc agisse amplificando l’attività dei geni in maniera indiscriminata”, spiega il Prof. Bruno Amati, “il nostro lavoro ridimensiona questa conclusione mostrando che in realtà la proteina Myc interviene in modo più specifico, regolando determinati geni, e che l'amplificazione della trascrizione, quando avviene, è un effetto indiretto dell'attività di Myc”: infatti, Myc non agisce come amplificatore trascrizionale a livello globale, si legge nello studio.
 
Il risultato apre prospettive per lo sviluppo di un modello pre-clinico, che rappresenta il primo passo per lo sviluppo di terapie molecolari mirate in sostituzione della chemioterapia, illustrano ancora i ricercatori.
“La nostra scoperta apre la strada ad importanti sviluppi futuri sia scientifici che terapeutici”, continua il Prof. Amati,“sarà fondamentale studiare in dettaglio i geni bersaglio identificati ed il ruolo degli stessi nello sviluppo e mantenimento del tumore. Inoltre potremo identificare i geni i cui prodotti (a loro volta altre specifiche proteine) potranno costituire bersagli per lo sviluppo di terapie mirate, portando all'eliminazione delle cellule tumorali. Per questa fase pre-clinica, ci baseremo sullo stesso modello animale usato nella presente pubblicazione."
 
Viola Rita

13 luglio 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy