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Dimagrire? In futuro lo si farà anche con i social network

di Maria Rita Montebelli

Chi ha detto che computer e tablet fanno solo ingrassare? In futuro le strategie anti-obesità saranno veicolate dai social network. Lo suggerisce una ricerca realizzata per il World Innovation Summit for Health, iniziativa della Qatar Foundation, mirata a scovare idee innovative in giro per il mondo per costruire un futuro all’insegna della salute

10 SET - Ci sono due epidemie che vanno di pari passo: quella dell’obesità e l’altra, ancor più dilagante, dei social network; Facebook e Twitter in testa, seguiti da Youtube, Instagram e almeno un’altra decina, più o meno diffusi, nelle diverse parti del mondo.
 
Da tempo ci si chiede se non sia giunto finalmente il momento di sfruttare la rete, da parte dei medici, per costruire programmi di salute mirati, anziché limitarsi a subire la concorrenza sleale del ‘Dr. Google’.
Ci si sta provando, a piccoli passi, ma la direzione sembra segnata. Come dimostra anche una ricerca inclusa nei 10 report di politica sanitaria globale scritti per il World Innovation Summit for Health(WISH), iniziativa della Qatar Foundation.
 
WISH è una community di healthcare globale impegnata monitorare, per poi disseminare, le migliori idee e pratiche basate sull’evidenza, con l’obiettivo finale di contribuire a realizzare un mondo più in salute, attraverso una collaborazione globale. “Attraverso WISH, la Qatar Foundation supporta la nazione nel realizzare delle iniziative sanitarie a beneficio del mondo intero, rimanendo strettamente allineato alla vision di Sua Altezza Sheikha Moza bint Nasser, la sua Presidente”, si legge in una nota del sito.
 
Lo studio su obesità e social network, realizzato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, ha analizzato i risultati di 12 ricerche sull’argomento e i risultati suggeriscono che le persone obese possono trarre beneficio da programmi per la perdita di peso costruiti sui social network.
 
Le ricerche analizzate provengono da tutto il mondo (Stati Uniti, Europa, Asia e Australia) ed hanno coinvolto in tutto 1.884 partecipanti. I risultati complessivi indicano una perdita di peso pari allo 0,64 dell’indice di massa corporea, ‘modesta ma significativa’, secondo i ricercatori inglesi.
Le ricerche prese in esame sono le prime mai realizzate nel campo ‘obesità e social network’; studi pionieristici dunque, di un settore che solo adesso si comincia ad esplorare.
 
I ‘dottor’ Facebook  o Twitter non sono però per chiunque. I pazienti devono essere se non esperti, almeno non a digiuno dei tranelli della rete. Pena problemi di privacy e altre brutte sorprese.
 
“Un vantaggio dell’uso dei social network rispetto ad altri metodi – commenta il principale autore dello studio, pubblicato oggi su Health Affairs,  Hutan Ashrafian del Dipartimento di Chirurgia e Oncologia, presso l’Imperial College di Londra – è quello di avere un rapporto di costo-efficacia più favorevole e di essere molto pratico per un uso ‘giorno per giorno’, rispetto ai metodi tradizionali. Sentirsi parte di una comunità consente ai pazienti di avvalersi del supporto dei loro pari, oltre che dei medici. Possono ricevere consigli dal medico, senza doversi sobbarcare i costi degli spostamenti; i medici dal canto loro possono dare consigli a diversi pazienti simultaneamente. L’uso dei social media nel trattamento dell’obesità incoraggia i pazienti ad essere più pro-attivi e fornisce loro l’empowerment per contribuire al loro trattamento. Può non essere la soluzione all’epidemia di obesità - conclude Ashrafian- ma di certo dovrebbe essere introdotta come un elemento nella strategia anti-obesità di tutte le nazioni ”.
 
Maria Rita Montebelli

10 settembre 2014
© Riproduzione riservata

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