Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Acqua in bottiglie Pet: cosa succede se tenuta al caldo a lungo?

di Viola Rita

Uno studio* scientifico analizza gli effetti prodotti su acqua in bottiglie di plastica Pet conservata per quattro settimane alla temperatura di 70°C. Aumenta la concentrazione di sostanze chimiche quali bisfenolo A (Bpa) e l’antimonio. Tuttavia solo in uno dei 16 brand di bottiglie presi in considerazione dai ricercatori i livelli di antimonio superano gli standard Epa. Lo studio su Environmental Pollution

25 SET - Conservata ad alta temperatura per qualche settimana, l’acqua imbottigliata in plastica presenta una maggiore concentrazione di alcune sostanze chimiche, quali bisfenolo A (Bpa) e antimonio, rilasciate dal materiale.
Una ricerca scientifica ha analizzato l’entità di questo aumento nel caso di acqua in bottiglie di plastica Pet conservata a 70°C per quattro settimane. Lo studio*, condotto dalla University of Florida Institute of Food and Agricultural Sciences insieme alla School of the Environment, Nanjing University in Cina, è stato pubblicato su Environmental Pollution.
Alcune autorità della salute, tra cui Mayo Clinic, indicano che questi prodotti chimici possono comportare effetti negativi sulla salute dei bambini. Gli esperti spiegano che l’antimonio, inoltre, è classificato come cancerogeno dall’International Agency for Research on Cancer, organismo internazionale, con sede a Lione, che è parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
 
Bere regolarmente acqua tenuta ad elevate temperature (ad esempio in macchina) per più giorni potrebbe causare problemi per la salute, sottolineano i ricercatori.
 
I ricercatori hanno preso in considerazione 16 diversi brand di bottiglie d’acqua. In base ai risultati dello studio, i livelli dei composti chimici citati si sono dimostrati in quasi tutti i casi presi in considerazione inferiori ai livelli standard stabiliti dall’Environmental Protection Agency (Epa), l’Agenzia per la protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti. Soltanto in uno dei 16 brand, i livelli di antimonio superavano gli standard Epa.
In base a questi risultati, la conservazione ad alte temperature non sembrerebbe rappresentare un grande problema, ha affermato Lena Ma, professoressa della University of Florida, che specifica che sono necessarie altre ricerche per sapere se gli altri brand sono sicuri.
 
Un altro dato scientifico che emerge dallo studio è che il tasso di rilascio di questi composti chimici diminuisce all’aumentare del tempo di conservazione. Dunque, l’aumento non prosegue indefinitamente nel tempo, ma si stabilizza in tempi abbastanza lunghi, quali quelli presi in considerazione dai ricercatori.
 
Si stima che in Cina nel 2011 siano stati consumati oltre 9,6 miliardi di litri d’acqua in bottiglie, un record che pone questo paese al primo posto nel mercato mondiale di questo prodotto. Gli esperti sottolineano che talvolta può accadere di lasciare l’acqua ad alta temperatura nella propria automobile, anche se per periodi di tempo brevi come un giorno o due. Bere quest’acqua occasionalmente non è pericoloso, ma farlo regolarmente potrebbe causare problemi di salute, ha detto la professoressa Ma. E non sono solo i contenitori di acqua a meritare ulteriori studi, sottolinea l'esperta.
“Maggiore attenzione dovrebbe essere prestata ad altre bevande imbottigliate in plastica Pet  polietilene tereftalato, come latte, caffè e succo di frutta acido", ha detto. "Abbiamo testato solo l'acqua pura. Nel caso di succo di frutta acido, la storia potrebbe essere diversa”.

Viola Rita
 
* Ying-Ying Fan et al., Effects of storage temperature and duration on release of antimony and bisphenol A from polyethylene terephthalate drinking water bottles of China. Environmental Pollution, 2014; 192: 113 DOI: 10.1016/j.envpol.2014.05.012

25 settembre 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy