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Vaccini. Appello di MSF a Gsk e Pfizer: “Abbassate i prezzi per i Paesi più poveri. Dal 2001 ad oggi aumenti del 68%”


La richiesta alla vigilia della conferenza internazionale dei vaccini in programma a Berlino il 26 gennaio. Tra le richieste quella di fissare a 5 dollari il prezzo dell'anti-pneumococco per i bambini. In molte aree del mondo infatti nessuno può acquistare i nuovi vaccini come quello contro le malattie da pneumococco, che ogni anno uccidono un milione di bambini. IL RAPPORTO.

20 GEN - Alla vigilia di un’importante conferenza sui vaccini, che si terrà dal 26 gennaio a Berlino, Medici Senza Frontiere (MSF) lancia un appello alle aziende farmaceutiche GlaxoSmithKline (GSK) e Pfizer perché riducano il prezzo del vaccino anti-pneumococco a 5 dollari a bambino nei paesi in via di sviluppo. Nella seconda edizione del suo rapporto sui prezzi dei vaccini “The right shot: superare le barriere per ottenere vaccini più accessibili e adeguati alle realtà dei paesi in via di sviluppo”, MSF mostra come nei paesi più poveri vaccinare un bambino oggi sia 68 volte più costoso rispetto al 2001, mentre in molte aree del mondo nessuno può permettersi di acquistare nuovi costosissimi vaccini come quello contro le malattie da pneumococco (tra cui alcune forme di malattie respiratorie e di meningite), che ogni anno uccidono circa un milione di bambini. 
 
“Oggi garantire un’immunizzazione di base completa a un bambino è 68 volte più costoso rispetto a una dozzina di anni fa soprattutto perché una manciata di grandi aziende farmaceutiche chiede un prezzo eccessivo a donatori e paesi in via di sviluppo per l’acquisto di vaccini che già nei paesi industrializzati procurano loro guadagni per miliardi di dollari - ha dichiarato Rohit Malpani, direttore Policy e Analisi della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF -. Alla conferenza Gavi (l’Alleanza per i Vaccini) a Berlino, verrà chiesto ai donatori di mettere sul tavolo altri 7,5 miliardi di dollari per finanziare l’acquisto di vaccini nei paesi poveri per i prossimi cinque anni. Un terzo di questo importo servirà a pagarne uno solo, il costosissimo vaccino anti-pneumococco. Pensate a quanti bambini in più si potrebbero vaccinare con i soldi dei contribuenti se i vaccini fossero più economici. Come organizzazione medico-umanitaria crediamo sia arrivato il momento che GSK e Pfizer facciano la propria parte nel rendere i vaccini più accessibili nel lungo termine, perché gli sconti che propongono oggi non sono per nulla accettabili”.
L’Italia ha finora contribuito per 682 milioni di dollari alla Gavi per il periodo 2011-2015, una cifra che colloca il nostro paese al sesto posto in una classifica di 36 tra paesi e donatori. MSF ribadisce il ruolo dell’Italia, in quanto donatore rilevante, nell’orientare i negoziati sui prezzi dei farmaci tra la Gavi e le industrie farmaceutiche a favore dei paesi più poveri ed esorta il governo italiano a rafforzare il proprio impegno, anche economico.

Il vaccino anti-pneumococco rappresenta da solo il 45% del costo per la vaccinazione completa di un bambino nei paesi più poveri del mondo (il pacchetto di vaccinazione di base completo include la protezione contro 12 malattie). GSK e Pfizer hanno complessivamente ricavato oltre 19 miliardi di dollari dalla vendita del vaccino anti-pneumococco da quando è stato lanciato.  Per questo MSF esorta GSK e Pfizer a ridurre il prezzo del vaccino a 5 dollari a bambino (per le tre dosi indicate), un prezzo che è solo leggermente inferiore all’obiettivo dei 6 dollari (2 dollari a dose) annunciato dal produttore indiano Serum Institute per una versione del vaccino che vorrebbe mettere sul mercato nei prossimi anni.

Il rapporto di MSF entra anche nel merito di quelle che vengono definite "opache dinamiche" dell’industria farmaceutica e sulla "grave mancanza" di dati rispetto ai prezzi dei vaccini. I budget destinati alla salute in diversi paesi - osserva MSF - sono sempre più ridotti, anche a causa dei prezzi elevati dei vaccini; ci sono poche informazioni disponibili (celate appositamente dalle industrie farmaceutiche) che possano essere utilizzate dai Governi per un equo negoziato con le compagnie, non esiste una vera competizione di mercato e le aziende farmaceutiche impongono prezzi molto diversi su uno stesso prodotto a seconda dei mercati.
 
“Ci troviamo nella situazione irrazionale per cui alcuni paesi in via di sviluppo come il Marocco e la Tunisia pagano il vaccino anti-pneumococco più della Francia - afferma Kate Elder, consulente Policy per i Vaccini della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF -. Dato il costo astronomico dei nuovi vaccini, molti governi si trovano a dover scegliere per quali malattie mortali possono permettersi di proteggere i propri bambini”.
 
Più di un quarto dei paesi che oggi ricevono il supporto dei donatori attraverso Gavi, perderà questo supporto all’inizio del prossimo anno, dopo di che dovranno pagare il vaccino anti-pneumococco cifre elevatissime. Gavi stima che quando i paesi perderanno l’accesso ai prezzi preferenziali garantiti dall’Alleanza per i vaccini, potrebbero finire col pagare il vaccino anti-pneumococco fino a sei volte tanto.

Tra i paesi che perderanno il supporto dei donatori entro meno di un anno, c’è l’Angola, dove più della metà del supporto di Gavi per i nuovi vaccini nel 2014 è servita a pagare il solo vaccino anti-pneumococco. Quando il paese perderà questo supporto, il conto per i nuovi vaccini aumenterà di oltre il 1.500%. Allo stesso modo, oltre il 60% del supporto di Gavi alla Bolivia è assorbito dal vaccino anti-pneumococco e le spese del governo boliviano aumenteranno di oltre il 700% quando il paese perderà questo supporto. In Indonesia, invece, queste spese aumenteranno del 1.547%.

“I governi devono fare pressione sulle aziende farmaceutiche perché offrano prezzi migliori a Gavi e ai paesi che supporta - dichiara Elder di MSF -. Dobbiamo mettere la salute pubblica prima del profitto: i vaccini salvavita per i bambini non devono diventare un business nei paesi poveri. Fra una settimana, i donatori si riuniranno a Berlino per impegnarsi a devolvere più fondi per i vaccini. Chiediamo a GSK e Pfizer di diminuire i prezzi del vaccino anti-pneumococco prima di allora”.
Ogni anno le équipe di MSF vaccinano milioni di persone, soprattutto durante le risposte a epidemie quali il morbillo, la meningite, la febbre gialla e il colera. MSF supporta anche le attività di immunizzazione di base in progetti dove forniamo assistenza medica a madri e bambini. Nel solo 2013, nei progetti di MSF, sono state somministrate oltre 6,7 milioni di dosi di vaccini e prodotti immunologici. MSF sta aumentando le proprie attività di vaccinazione con un focus specifico sul miglioramento delle attività di routine e sta estendendo il pacchetto di vaccini utilizzati durante le emergenze umanitarie. Nell’anno 2012-2013, MSF ha aumentato del 60% il numero di dosi somministrate nei propri progetti.  

20 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

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