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Il riordino dell’Iss. “Ecco perché non ci convince”. La lettera di 87 ricercatori, tecnici e amministrativi di ricerca dell’Istituto

di Ricercatori, tecnici e amministrativi dell'Iss

Tre criticità su tutto: il ruolo del Commissario che appare andare oltre i limiti del suo mandato, il rischio dell’ingresso di finanziamenti privati che potrebbero snaturare la mission dell’Ente e la riorganizzazione di strutture importanti dell’Istituto senza un'attenta valutazione delle ricadute

30 APR - A luglio del 2014, mentre si stava completando la fase di riordino, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è stato commissariato. Da allora ci si interroga sui modi per attuare un riordino in assenza degli organi statutari dell’ISS (Presidente, Consiglio di amministrazione e Comitato scientifico). Il Commissario straordinario (prof. Gualtiero Ricciardi) ha fatto nel mese di marzo una prima proposta di riordino della struttura dell’ISS ed una seconda versione è annunciata a breve.
 
Sono stati informatii Direttori delle attuali strutture e consultati i sindacati nei tavoli tecnici.Da ultimo, c’è stato un intervento su Quotidiano sanità da parte del Direttore del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute a cui è seguita una replica, con rilievi di autoreferenzialità, del Commissario.
 
La nostra opinione è che stimolare una discussione pubblica sulle sorti dell’ISS rappresenti un valore, mentre addebitare atteggiamenti autoreferenziali quando ci sono opinioni discordanti dalla propria non sia utile a favorire la discussione e a trovare soluzioni.
 
Condividiamo quanto più volte dichiarato dal Commissario, secondo il quale non sono in discussione né il ruolo dell’Istituto nel panorama della sanità pubblica italiana, né la ricchezza di competenze presenti nell’Ente. Ciò che desta preoccupazione, tuttavia, sono le procedure che si intendono seguire per l’attuazione del riordino e alcuni contenuti che si vanno delineando.
 
La prima criticità riguarda i limiti di intervento del Commissario, il quale è stato nominato per risanare il bilancio dell’ISS. Considerato che, in un’istituzione pubblica, il commissariamento è sempre un momento delicato, a maggior ragione lo è in una fase di riordino, in quanto il Commissario, decaduti gli organi statutari dell’ISS, si trova a operare in totale autonomia, senza rispondere ad alcun organismo di indirizzo gestionale o scientifico.
 
La seconda criticità, relativa al merito della proposta di riordino del Commissario, è la mancanza di una valutazione di fattibilità, in termini di risorse umane, economiche e di logistica, unita alla previsione di una moltiplicazione delle strutture interne. La necessità di finanziamenti aggiuntivi rispetto agli attuali, insieme al vincolo di un riordino iso-risorse (contenuto nel D.lgs 106/2012), implica che possano cambiare le modalità operative di funzionamento e le fonti di finanziamento.
 
La preoccupazione è che un’eventuale graduale sostituzione del finanziamento statale con finanziamenti esterni, anche privati, comporti il disinvestimento da attività istituzionali, a favore di altre, non necessariamente coerenti con le priorità del SSN. Questo percorso, una volta intrapreso, rischierebbe di snaturare il ruolo dell’Ente, minandone le funzioni di terzietà e la credibilità istituzionale. Non è difficile immaginare ulteriori danni che potrebbero derivare da potenziali conflitti di interesse, laddove i finanziamenti privati riguardassero aree in cui l’ISS è chiamato a svolgere la sua funzione istituzionale.
 
Va da sé che cambiamenti così sostanziali richiedano una discussione ampia, che coinvolga tutti gli interlocutori rilevanti, a partire dal Parlamento e dal Governo, e non possa essere limitata alle decisioni di un Commissario.
 
La terza criticità, nell’attuale proposta di riorganizzazione, è relativa al fatto che per alcune strutture siano prefigurati cambiamenti importanti, senza un’accurata valutazione delle implicazioni positive e negative di tali cambiamenti. Il rischio di quest’operazione è che si disperda un enorme patrimonio di competenze maturato negli anni, senza per contro avere certezza di un effettivo vantaggio.
Quando preoccupazioni come quelle sopra descritte vengono manifestate da ricercatori e tecnici non è utile metterle a tacere, ma al contrario sarebbe auspicabile favorire la più ampia discussione possibile.
 
Alfonsi Valeria, CNESPS
Alviti Sabrina, CNESPS
Bella Antonino, CNESPS
Bolli Simone, CNESPS
Bolli Monica, CNESPS
Busani Luca, SPVSA
Caffari Bruno, CNESPS
Caldora Massimiliano, CNESPS
Capone Imerio, EOMM
Caporali Maria Grazia, CNESPS
Caprioli Alfredo, SPVSA
Carbonari Patrizia, CNESPS
Conti Lucia, EOMM
Crateri Simonetta, CNESPS
Da Cas Roberto, CNESPS
De Angelis Roberta, CNESPS
De Mei Barbara, CNESPS
De Santis Simona, CNESPS
Declich Silvia, CNESPS
Del Corno' Manuela, EOMM
Del Manso Martina, CNESPS
Di Bari Michele, SPVSA
Donati Serena, CNEPS
Fabiani Massimo, CNESPS
Fantuzzi  Laura, EOMM
Ferrigno Luigina, CNESPS
Fiaccavento Simone, CNESPS
Francisci Silvia, CNESPS
Funari Enzo, AMPP
Gauzzi Maria Cristina ,EOMM
Giambi Cristina, CNESPS
Giannitelli Stefania, CNESPS
Giannoni Federico, MIPI
Giusti Angela, CNESPS
Giustini Marco, AMPP
Iantosca Giuseppina, CNESPS
Lana Susanna, CNESPS
Lattanzi Antonella, CNESPS
Laviola Giovanni, BCN
Longo Eloise, AMPP
Luzi Paola, CNESPS
Luzi Stefania, CNESPS
Maggini Marina, CNESPS
Malchiodi-Albedi Fiorella, BCN
Mallone Sandra , CNESPS
Martire Alberto, FARM
Masciocchi Mascia, CNESPS
Masocco Maria, CNESPS
Menniti-Ippolito Francesca, CNESPS
Morabito Stefano, SPVSA
Nacca Gloria, CNESPS
Nistico' Lorenza, CNESPS
Nonno Romolo, SPVSA
Parroccini Silvana,  CNESPS
Pasquali Paolo, SPVSA
Patriarca Marina, SPVSA
Perra Alberto, CNESPS
Pierannunzio Daniela, CNESPS
Rambone Raffaele, CNESPS
Ranghiasci Alessia, CNESPS
Riccardo Flavia, CNESPS
Ricceri Laura, BCN
Rossi Fabrizio, CNESPS
Rossi Silvia, CNESPS
Rota Maria Cristina, CNESPS
Ruggeri Paola, CNESPS
Scavia Gaia, SPVSA
Schiavoni Giovanna, EOMM
Sestili Paola, EOMM
Speziale Lucia, CNESPS
Spila-Alegiani Stefania, CNESPS
Spinelli Angela, CNESPS
Stacchini Paolo, SPVSA
Stazi Maria Antonietta, CNESPS
Tavella Enrica, CNESPS
Tavilla Andrea, CNESPS
Tebano Maria Teresa, FARM
Torre Marina, CNESPS
Toschi Elena, EOMM
Tosini Fabio, MIPI
Tosti Maria Elena, CNESPS
Traversa Giuseppe, CNESPS
Vaccari Gabriele, SPVSA
Vanacore Nicola, CNESPS
Vannucci Giuliano, CNESPS
Venerosi-Pesciolini Aldina, BCN
Vollono Caterina, AMPP
 
CNESPS Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute
MIPI Dip.to Malattie Infettive Parassitarie e Immunomediate
EOMM Dip.to Ematologia Oncologia e Medicina Molecolare
SPVSA Dip.to Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare
FARM Dip.to FARMaco
AMPP Dip.to Ambiente e connessa Prevenzione Primaria
BCN Dip.to Biologia Cellulare e Neuroscienze 

30 aprile 2015
© Riproduzione riservata

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