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Giornata per la ricerca 2015 al Gemelli. Dalla prevenzione al ruolo dei nutrienti nelle alterazioni metaboliche. Ecco i migliori progetti della Facoltà di Medicina e dei medici del Policlinico 


Le ricerche abbracciano quattro macro-aree relative al tema della nutrizione, che spaziano dalla prevenzione alla cura di patologie oncologiche, infiammatorie e degenerative, del metabolismo e del circolo, e dell’invecchiamento e della fragilità, non solo legate alla senescenza, ma anche causate da patologie pregresse.

21 MAG - Il cibo custodisce i segreti per prevenire o favorire, curare o peggiorare molte malattie, da quelle metaboliche ai tumori, dalle patologie infiammatorie a quelle più strettamente legate all’invecchiamento come i deficit cognitivi e la fragilità nell’anziano. Molti componenti (nutrienti come vitamine, ma anche aminoacidi e certi grassi) degli alimenti sono in grado di spingere tasti e interruttori molecolari nell’organismo umano e così facendo di regolare il funzionamento dei diversi organi. Ad esempio, specifici nutrienti possono attivare o disattivare alcune vie metaboliche, proteggendo o, al contrario, favorendo patologie quali il diabete. Non solo, lo stesso nutriente può modificare il nostro metabolismo in modo diverso in funzione di come viene assorbito a livello intestinale.

Sono solo alcuni dei temi al centro della quarta edizione della “Giornata per la Ricerca” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica svoltasi con i patrocini di Regione Lazio, Comune di Roma ed Expo 2015 presso il Policlinico Gemelli. Perno di quest’edizione è “Il ruolo della nutrizione , dalla Prevenzione alla Cura”, argomento quanto mai attuale nell’anno dell’Esposizione Universale Expo e cruciale anche nell’ambito di diversi programmi di finanziamento e iniziative della Commissione Europea nel campo della ricerca e della salute come il programma Horizon2020, il terzo programma di Salute Pubblica, la Joint Programming Initiative Healthy Diet for a Healthy Life e la European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing.

Parte centrale della Giornata è stata la presentazione dei migliori progetti di ricerca svolti o in cantiere per iniziativa dei ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e dei medici del Policlinico Gemelli nel campo della nutrizione umana. Le ricerche abbracciano quattro macro-aree relative al tema della nutrizione, che spaziano dalla prevenzione alla cura di patologie oncologiche, infiammatorie e degenerative, del metabolismo e del circolo, e dell’invecchiamento e della fragilità (non solo legate alla senescenza, ma anche causate da patologie pregresse).
Nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli sono infatti in corso o in fase di avvio numerose ricerche cliniche e sperimentali, atte a definire il ruolo di questi nutrienti nel determinare alterazioni metaboliche. Molto attiva anche la ricerca sul fronte di nutrizione e tumori, per scovare quei componenti dei cibi che possono favorire o proteggere dal cancro e anche tendere a diete personalizzate da abbinare ad altri approcci preventivi e terapeutici delle neoplasie.

E poi ancora, nutrizione e invecchiamento perché è ormai sempre più chiaro il ruolo protettivo di una sana alimentazione su mente e corpo. Sul fronte dell'invecchiamento l'obiettivo principe dei ricercatori di Università Cattolica e Gemelli è capire, da un lato quali siano gli alimenti che più contribuiscono al deterioramento delle funzioni cerebrali e quali i meccanismi molecolari coinvolti; dall'altro scoprire invece i nutrienti protettivi per giungere a regimi alimentari anti-ageing, sia per il cervello, sia per i muscoli tra gli organi che più subiscono le insidie del tempo. Infine, la cattiva alimentazione condiziona anche lo stato infiammatorio del corpo, favorendo l’insorgere di malattie infiammatorie e degenerative. Molti studi in corso sono volti a scoprire i complessi meccanismi che legano la dieta all’infiammazione e a scoprire i cibi antinfiammatori per realizzare dieta ad hoc da abbinare a terapie per malattie gravi come l’artrite reumatoide.
 

21 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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