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Calvi all’università, cancro alla prostata a 60?


Chi inizia a perdere i capelli a 20 anni ha un rischio doppio di ammalarsi di cancro alla prostata in età avanzata, secondo uno studio pubblicato su Annals of Oncology.
L’informazione potrebbe essere utilizzata per avviare campagne di screening mirate.
 

16 FEB - Brutta notizia per quanti cominciano a perdere i capelli ancor prima di aver finito l’università. Secondo uno studio pubblicato sugli Annals of Oncology, infatti, per le persone la cui calvizie comincia intorno ai 20 anni il rischio di essere colpiti da un tumore alla prostata è notevolmente più alto che nella popolazione generale.
Lo studio, condotto da ricercatori parigini e durato 28 mesi, ha verificato l’incidenza e l’entità della calvizie in quasi 400 uomini affetti da tumore alla prostata e in circa 300 sani. Ebbene, nel primo gruppo le probabilità che la calvizie fosse iniziata quando avevano 20 anni era doppia rispetto al secondo. Tuttavia, non è emersa alcuna differenza nel rischio di sviluppare il tumore per i maschi che avessero iniziato a perdere i capelli dopo i 30 anni.
Quest’ultimo elemento potrebbe spiegare il motivo per cui il nesso tra perdita dei capelli e cancro alla prostata, benché emerso da diversi studi, fosse rimasto finora molto controverso. È l’età che fa la differenza.
I risultati dello studio potrebbero ora fornire un’importante elemento per ottimizzare lo screening alla prostata, che da anni è in cerca di una popolazione ad alta probabilità di sviluppare il tumore e in cui i rischi a esso connesso siano inferiori ai benefici. “Allo stato attuale non c’è alcuna evidenza scientifica che lo screening della popolazione per il cancro alla prostata apporti benefici”, ha commentato il coordinatore dello studio Philippe Giraud docente di Radioterapia Oncologica all’Università Descartes di Parigi. “Ci serve un modo per identificare gli uomini ad alto rischio di sviluppare il tumore. Verso di questi può essere indirizzato lo screening e inoltre possono essere impiegate misure preventive come l’impiego di farmaci antiandrogeni. La calvizie a 20 - ha aggiunto - anni può essere uno di questi fattori di rischio facilmente identificabile perciò è necessario lavorare ancora per confermarlo”.
Lo studio, infatti non ha i numeri sufficienti a dare indicazioni definitive. “Ci sono stati solo tre uomini che avessero a 20 anni calvizie allo stadio III e nessuno allo stadio IV [quelli classificati come più gravi, n.d.r]”, ha spiegato uno dei firmatari della ricerca Michael Yassa, anche se “i dati ci mostrano che ogni calvizie superiore allo stadio II è associata a un raddoppio del rischio di sviluppare il cancro alla prostata nel resto della vita”.
Resta inoltre da chiarire in dettaglio la relazione tra perdita dei capelli e cancro alla prostata: “servono ulteriori studi - ha concluso Yassa - che indaghino sia a livello molecolare sia su scala di popolazione, per individuare l’anello di congiunzione tra androgeni, calvizie precoce e tumore alla prostata”. 

16 febbraio 2011
© Riproduzione riservata

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