Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Fibrosi cistica. Trial di una terapia genica dà risultati significativi

di Viola Rita

Il trial di fase 2 randomizzato ha coinvolto 140 pazienti affetti da fibrosi cistica. La terapia, inalata, ha fatto registrare un aumento del volume massimo espiratorio in un secondo (FEV1). Secondo i ricercatori, anche se i benefici si sono manifestati in maniera disomogenea all’interno della popolazione, i “risultati sono incoraggianti”

07 LUG - Per la prima volta la terapia genica ha mostrato effetti benefici in pazienti affetti da fibrosi cistica rispetto alla funzionalità polmonare. Lo afferma un gruppo di ricercatori dell’Imperial College che, insieme ai colleghi di altri Istituti, hanno condotto il trial di fase 2 randomizzato su 140 pazienti con questa malattia. I risultati dello studio sono stati pubblicati su The Lancet Respiratory Medicine.
La particolare terapia genica utilizzata è consistita nell’inalazione di molecole di Dna che, nelle cellule polmonari, hanno fornito una copia funzionante del gene difettivo coinvolto nella fibrosi cistica, la cui risposta è stata così ‘rimpiazzata’ da quella del nuovo gene.

La fibrosi cistica è una rara malattia ereditaria, determinata da mutazioni del gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator). La malattia colpisce principalmente l’apparato respiratorio e il pancreas, ma anche altri organi. Le mutazioni genetiche comportano che lo strato di rivestimento dei polmoni produca un muco con uno spessore anomalo; tale fenomeno determina ricorrenti infezioni polmonari che possono mettere in pericolo la vita e che danneggiano progressivamente i polmoni, causando il decesso nel 90% dei pazienti affetti da questa rara malattia. Dal 1989, anno in cui è stata scoperta, sino ad oggi, i ricercatori hanno individuato 2000 diverse mutazioni che modificano il gene CTFR ed hanno sviluppato diversi vettori per veicolare e spedire all’interno dei polmoni una copia corretta di questo gene; tuttavia, spiegano i ricercatori, finora nessun trial basato sulla terapia genica ha mostrato un miglioramento nel trattamento della fibrosi cistica.
 
Nel trial odierno sono stati coinvolti 140 pazienti, che per un anno hanno ricevuto la terapia genica oppure il placebo. In base ai risultati, nel gruppo di 78 pazienti trattati con terapia genica, il ‘volume espirato forzato in un secondo’ (un parametro definito dalla sigla FEV1, che indica il volume massimo espulso durante il primo secondo di un’espirazione forzata) risultava in media del 3,7%* superiore rispetto alla stessa misura effettuata nei 62 pazienti che hanno ricevuto placebo.
Tuttavia, gli effetti sono disomogenei, con alcuni individui che hanno mostrato una risposta migliore rispetto ad altri. In particolare, le persone che all’inizio mostravano la peggiore funzionalità polmonare hanno avuto un miglioramento più marcato con un parametro FEV1 superiore del 6,4% rispetto al gruppo placebo.
“Rispetto al gruppo placebo, i pazienti che hanno ricevuto la terapia genica hanno mostrato un beneficio significativo, anche se modesto, all’interno dei test di funzionalità polmonare e non c’è stata alcuna preoccupazione riguardo alla sicurezza”, ha detto l'autore senior professor Eric Alton del National Heart and Lung Institute at Imperial College London. “Anche se l'effetto è risultato disomogeneo, con alcuni pazienti che hanno risposto meglio di altri, i risultati sono incoraggianti”.
Complessivamente, inoltre, la terapia genica è stata ben tollerata e i pazienti sottoposti alla terapia hanno mostrato lo stesso tasso di eventi avversi del gruppo placebo.
 
Dunque, il risultato del trial odierno mostra la stabilizzazione della funzione polmonare piuttosto che un miglioramento della malattia, spiegano i ricercatori, che tuttavia sottolineano l’importanza del risultato attuale.
“La stabilizzazione della malattia polmonare rappresenta di per sé un obiettivo utile”, ha spiegato il Professor Stephen Hyde, coautore senior del Gene Medicine Research Group alla University of Oxford. “Stiamo proseguendo in maniera attiva ulteriori studi basati sulla terapia genica non-virale, cercando diverse dosi e vettori più efficienti e combinando la terapia con altri trattamenti”. “La pubblicazione di questo trial rappresenta un punto di riferimento per i pazienti con fibrosi cistica”, aggiunge il Dottor Alastair Innes, senior coautore del Western General Hospital, a Edinburgo, nel Regno Unito, che invia un particolare ringraziamento ai pazienti del Regno Unito che hanno preso parte agli studi.
 
Viola Rita
 
*L’intervallo di confidenza al 95% per la dimensione dell’effetto va dallo 0,1% al 7,3%, un range di valori che passa da un effetto nullo sino ad una chiara rilevanza clinica.
 
**Lo studio è stato finanziato da una partnership tra il Medical Research Council (MRC) del Regno Unito e il National Institute for Health Research (NIHR).

07 luglio 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy