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Bambini e vista. Giocare più tempo all’aria aperta riduce il rischio di miopia?

di Viola Rita

Uno studio su quasi 2000 bambini cinesi di 6 anni di età ha mostrato che, aggiungendo ogni giorno 40 minuti di attività ricreative all’aperto, l’incidenza dei casi di miopia risulta ridotta circa del 9% nei tre anni successivi. Studi futuri dovrebbero includere indicazioni sul tipo di attività supplementare esterna, se l'attività possa essere standardizzata, e quali differenze vi sono con altri studi.

17 SET - Aggiungere quotidianamente un’attività ricreativa all’aperto potrebbe essere associato ad una riduzione dei casi di miopia nei bambini, o meglio ad un ritardo nella comparsa dell’anomalia visiva. Lo afferma uno studio scientifico internazionale pubblicato da the Jama Network Journals, condotto in un gruppo di circa 2000 bambini cinesi per tre anni. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Jama.
La ricerca è stata condotta da Mingguang He, M.D., Ph.D., della Sun Yat-sen University, insieme ai colleghi, e da altri Istituti. I risultati devono essere valutati attraverso ulteriori studi.
 
I casi di miopia sono in aumento in Europa e nelle regioni del Medio-Oriente, mentre in Asia addirittura ben 8-9 studenti diplomati su 10 sono miopi. Non ci sono interventi efficaci volti a prevenire la comparsa dell’anomalia visiva, tuttavia alcuni recenti studi hanno mostrato che trascorrere tempo all’esterno potrebbe essere d’aiuto nel prevenirne lo sviluppo di questa condizione e lo studio odierno sembra confermare questo dato.
La ricerca ha preso in considerazione bambini di età media di 6,6 anni iscritti alle scuole elementari a Guangzhou, in Cina. I bambini sono stati divisi in due gruppi (il gruppo di intervento composto 951 partecipanti e il gruppo di controllo composto da 952 partecipanti).
 
In pratica, nello studio, per tre anni il primo gruppo prendeva parte ad un’attività ricreativa aggiuntiva di 40 minuti al giorno durante l’orario scolastico e ai genitori veniva richiesto di favorire lo svolgimento di attività all’aria aperta durante il week end e il tempo libero; mentre il secondo gruppo, di controllo, non modificava la durata del tempo trascorso all’aperto.
I risultati dello studio mostrano che in base ai dati raccolti nei tre anni, i nuovi casi di miopia (incidenza cumulativa nei tre anni) sono stati del 30,4% nel gruppo in cui è stato effettuato l’intervento e del 39% nel gruppo di controllo.
 
"Il nostro studio ha trovato una differenza assoluta del 9,1% nel tasso di incidenza della miopia. Il dato rappresenta una riduzione relativa del 23% nel caso di miopia dopo 3 anni, che risulta inferiore rispetto alla riduzione prevista. Tuttavia, questo risultato è clinicamente importante perché i bambini piccoli che sviluppano presto la miopia hanno una maggiore probabilità di sviluppare una miopia più forte, che aumenta il rischio di miopia patologica. Così, ritardare la comparsa nei bambini più soggetti alla progressione [di questa anomalia visiva ndr] potrebbe fornire benefici per la salute degli occhi a lungo termine”, scrivono gli autori, che aggiungono che “sono necessari ulteriori studi per effettuare una valutazione a lungo termine del follow-up di questi bambini e la possibilità di generalizzare questi risultati”.
 
In un editoriale su Jama, Michael X. Repka (M.D., M.B.A.) della Johns Hopkins University School of Medicine, a Baltimora (Stati Uniti), commenta così il risultato ottenuto dai ricercatori:
“Studi futuri dovrebbero includere indicazioni sul tipo di attività supplementare esterna, se l'attività possa essere standardizzata, e quali differenze vi sono con altri studi. Queste informazioni potrebbero guidare un ulteriore studio e l’implementazione di attività all'aria aperta in ambito scolastico. Stabilire gli effetti a lungo termine delle attività all’aria aperta addizionali rispetto allo sviluppo e alla progressione della miopia risulta particolarmente importante perché si tratta di un intervento sostanzialmente gratuito e che può avere altri benefici per la salute. […]”.
 
“Data il richiamo pubblico ad incrementare le attività all'aria aperta per migliorare la salute generale dei bambini in età scolare, il potenziale beneficio di ritardare la comparsa della miopia e la sua progressione praticando quelle stesse attività risulta difficile da ignorare”, conclude l’esperto della Johns Hopkins. “Anche se prescrivere questo approccio con l’intenzione di contribuire a prevenire miopia sembrerebbe essere un’operazione che non comporta rischi, i genitori dovrebbero comprendere che probabilmente l'entità del beneficio è piccola e che la durata è incerta”.
 
Viola Rita
 
*Mingguang He, Fan Xiang, Yangfa Zeng, Jincheng Mai, Qianyun Chen, Jian Zhang, Wayne Smith, Kathryn Rose, Ian G. Morgan. Effect of Time Spent Outdoors at School on the Development of Myopia Among Children in ChinaJAMA, 2015; 314 (11): 1142 DOI:10.1001/jama.2015.10803
**Michael X. Repka. Prevention of Myopia in ChildrenJAMA, 2015; 314 (11): 1137 DOI: 10.1001/jama.2015.10723
 

17 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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