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Spermatozoi in vitro ottenuti per la prima volta al mondo. L’annuncio da una start up francese


Gli spermatozoi sono stati ottenuti a partire da tessuto prelevato dai testicoli di un uomo sterile. “La tecnica potrebbe servire a preservare la fertilità di bambini che si devono sottoporre a terapie potenzialmente pericolose, oltre che a trattare casi di infertilità che non si possono risolvere in altro modo”. La ricerca è stata curata della Kallistem, start up del Centro nazionale ricerche francese e dall’Istituto di genomica funzionale di Lione.

17 SET - “Per la prima volta al mondo sarebbero stati ottenuti spermatozoi umani completamente in vitro, a partire dal tessuto di un uomo sterile”. Ad annunciare la scoperta è stata la società Kallistem, start up del Centro nazionale ricerche francese durante una conferenza stampa. Il lavoro di ricerca è stato fatto, sempre in Francia, insieme all’Istituto di genomica funzionale di Lione, mentre la parte pratica in laboratorio, con la creazione dello sperma, è stata svolta proprio dalla Kallistem.

“Gli spermatozoi – si legge in una nota - sono stati ottenuti a partire da tessuto prelevato dai testicoli di un uomo sterile”. Diverse squadre di tutto il mondo hanno cercato per quindici anni di realizzare una spermatogenesi umana in vitro, un processo fisiologico complesso e che dura 72 giorni. La sfida è stata accolta da Philippe Durand, Direttore Scientifico del INRA Kallistem ed ex direttore della ricerca, e Marie-Hélène Perrard responsabile della ricerca CNRS2, co-fondatore di Kallistem, che insieme con David Lawrence, professore presso l'Università Claude Bernard di Lione, sono stati in grado di produrre sperma umano in vitro.

Secondo i ricercatori “la tecnica potrebbe aiutare almeno 120mila uomini in tutto il mondo che soffrono di forme di sterilità che al momento non hanno cura, oltre che decine di migliaia di giovani che devono sottoporsi a terapie pericolose prima della pubertà. Lo sperma ottenuto verrà utilizzato per la fecondazione artificiale con microiniezione nell'uovo, e per i pazienti più giovani, lo sperma potrebbe essere crio-conservato fino a quando non vi sarà il desiderio di paternità”.

In ogni caso “prima di confermare la possibilità di tali applicazioni, sarà analizzata la qualità dello sperma prodotto. Innanzitutto, dai modelli di roditori, i cuccioli nati da spermatozoi formati in vitro saranno studiati da un punto di vista fisiologico e comportamentale per verificare la normalità di organi e la capacità di riprodursi. Poi, gameti umani saranno studiato da una punto vista biochimico ed epigenetico”.

17 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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