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Acne e cioccolato: nessun nesso. Dermatologi a confronto in occasione di Eurochocolate 2015


Per anni si è puntato il dito contro il cioccolato, ma i dermatologi dell'Adoi smentiscono il legame. La questione resta comunque al centro del simposio promosso venerdì e sabato a Perugia. L’acne colpisce il 90% circa degli adolescenti. Gli esperti avvertono: "Evitate terapie suggerite dal web o rimedi della nonna”.

22 OTT - Proprio mentre per le strade si festeggia l’Eurochocolate (dal 16 al 25 ottobre), venerdì e sabato oltre 100 dermatologi provenienti dai principali centri italiani si ritroveranno a Perugia al Centro Congressi Giò per il 3° Simposio sull'acne, intitolato "Acne e cioccolato - Cute e alimentazione" e promosso dall'Adoi. Verranno ripercorsi i temi classici che riguardano l'acne (etiopatogenesi, terapia locale, generale e fisica, camouflage), con le novità più significative riguardanti la lipoinfiammazione, immunoflogosi, neuroflogosi, e relative nuove terapie.
 
Gli organizzatori, anche in questa occasione, hanno però voluto dedicare ampio spazio al cioccolato, alimento contro il quale per anni si è puntato contro il dito quando si parlava di acne. Anche se nel 2013 uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association e un altro firmato dai Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta, rilanciati in Italia dall'Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi), assolvevano scorpacciate di barrette e ovetti. "L'acne non è causata dall'ingestione di particolare cibi come il cioccolato. Solo in dosi massicce potrebbe contribuire ad alterare l'equilibrio microbiota, cioè l'equilibrio dei microorganismi, a livello intestinale e cutane", spiegavano all'epoca gli esperti dell'Adoi.
 
Ancora oggi, tuttavia, i ragazzi, ma anche gli adulti, sono spesso convinti che esista un nesso tra il cioccolato e questa malattia della pelle che, spiega Stefano Simonetti, dermatologo dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e consigliere della società scientifica italiana ADOI, che riunisce tutti i dermatologi ospedalieri, "colpisce, in grado variabile, il 90% circa degli adolescenti. La fascia di età è prevalentemente quella tra i 13 e i 20 anni, ma può colpire anche fasce di età diverse, e comunque sempre ingenerando un pesante disagio psicologico. Il primo passo da fare, quando i familiari rilevano la patologia nei loro figli, è quella di contattare un dermatologo, evitando di ricorrere a terapie suggerite dal web oppure affidandosi a vecchie ricette della nonna”. Dunque di cioccolato, si parlerà al simposio, ma anche di tanti altri aspetti riguardanti l'acne e chi ne soffre.

Gli esperti sottolineano il fatto che genitori, insegnanti e coetanei dei giovani pazienti, tendono a consolare o a minimizzare la situazione, “ma questo non rassicura chi soffre di acne – aggiunge Simonetti -. E’ necessario affrontare il problema, procedere alla terapia e convincersi che si può guarire. Non occorre avere fretta, visto che i primi risultati si possono ottenere dopo diverse settimane di terapia” .

22 ottobre 2015
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