Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Un adolescente ogni 5 ha carenza di ferro


L’incidenza è maggiore tra le ragazze: il 21% contro il 13% dei ragazzi. Lo rileva uno studio dell’Inran (Istituto di ricerca per la nutrizione) pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition.

18 MAR - Il 18% degli adolescenti presenta una riduzione delle riserve di ferro, con una prevalenza significativamente più elevata tra le ragazze con il 21%, rispetto ai ragazzi con il 13%.  Per quanto riguarda l’Italia, in particolare la città di Roma, bassi depositi di ferro sono stati osservati nel 21% delle ragazze e nel 17% dei ragazzi, mentre la carenza conclamata di ferro è risultata più elevata tra le ragazze con il 4% rispetto al 2% dei ragazzi e la comparsa di anemia conseguente alla carenza di ferro è risultata presente solo nel 2% delle ragazze e in nessun ragazzo.
Sono questi i principali risultati dello studio sulla valutazione della carenza  in ferro negli adolescenti europei condotto dall’Inran (l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione) nell’ambito del progetto europeo Helena (VI programma quadro UE) e in collaborazione con gli altri partner.
Lo studio, pubblicato su European Journal of Clinical Nutrition, si basa su un campione di 940 ragazzi, 438 maschi e 502 femmine, tra 12 e 17 anni, provenienti da 10 città europee (tra cui Roma) ed evidenzia come la prevalenza di carenza di ferro tra gli adolescenti sia un fenomeno trasversale nei diversi paesi europei.
 “Il metodo prescelto per valutare lo status del ferro è particolarmente affidabile”, afferma Marika Ferrari, ricercatrice Inran spiegando che “è stato misurato attraverso il dosaggio della ferritina nel siero, che riflette i depositi di ferro disponibili nel nostro organismo per fronteggiare eventuali periodi di scarso apporto di ferro dalla dieta. Quando queste riserve tendono ad esaurirsi, vuol dire che l’organismo rischia una reale carenza di ferro, con conseguente alterazione delle sue funzioni e comparsa dell’anemia".
"Particolare attenzione, dunque – conclude Catherine Leclercq, coordinatore Inran del progetto Helena - va posta all’alimentazione delle ragazze adolescenti, gruppo a maggior rischio di carenza. L’apporto di ferro nella loro dieta quotidiana dovrebbe essere adeguato ai loro fabbisogni, dovuti alla crescita e alle perdite mestruali. Il ferro è presente in tanti alimenti: nei cereali – specie se integrali - , nelle verdure a foglie, nella carne, nel pesce,  nei legumi e nella frutta secca oleosa. Il ferro della carne e del pesce è più facile da assorbire,  ma non per questo è indispensabile consumare questi alimenti.  Piccoli accorgimenti permettono di migliorare l’assorbimento del ferro presente negli alimenti di origine vegetale. Poiché la vitamina C trasforma il ferro in una forma più disponibile,  la spruzzata di limone sulle verdure e l’arancia consumata come tale o come spremuta sono un valido aiuto”, consiglia la ricercatrice concludendo che “l’importante è limitare al massimo le calorie vuote nella dieta e cioè gli alimenti che contengono grassi e/o zuccheri, ma non apportano micronutrienti: bibite alcoliche ed analcoliche, dolci, caramelle, etc.".
 

18 marzo 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy