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Farmaci. Il “bugiardino” in una app. Un’iniziativa della Fofi in accordo con Aifa

di Edoardo Stucchi

Mandelli: “Oggi basterà che il farmacista, avvertito automaticamente con la lettura del codice a barre del prodotto che esiste un foglietto illustrativo aggiornato, prema un pulsante sulla tastiera per inviare all’utente, in tempo reale, il nuovo bugiardino”

30 NOV - Farmacie sburocratizzate e assistiti più informati con il foglietto illustrativo dei farmaci in digitale. E’ la risposta dei farmacisti alla necessità, ormai quasi universale, di disporre delle informazioni sui farmaci nel modo più rapido e più comodo, anche quando si tratta di lievi aggiustamenti del “bugiardino”, non presenti nel foglietto di accompagnamento del farmaco.
 
Finora, infatti, in caso di lievi modifiche alle istruzioni per l’uso dei medicinali, i farmacisti erano costretti a stampare il “bugiardino” da consegnare all’assistito insieme con il medicinale, un’operazione gravosa sia in termini di costi che in termini di impegno al banco di lavoro. Molte volte questa operazione non veniva fatta per vari motivi e l’assistito se ne usciva dalla farmacia con la medicina e il relativo foglietto illustrativo non aggiornato.
 
“Per questo motivo, trattandosi di informazioni importanti per la salute della gente, anche se non compromettenti la terapia – ha dichiarato il senatore Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (FOFI) – abbiamo studiato un sistema che potesse garantire sicurezza ai cittadini e un lavoro più snello a carico dei farmacisti. Oggi basterà che il farmacista, avvertito automaticamente con la lettura del codice a barre del prodotto che esiste un foglietto illustrativo aggiornato, prema un pulsante sulla tastiera per inviare all’utente, in tempo reale, il nuovo bugiardino”.
 
Ma come si realizza tutto ciò in tempo reale? Grazie alle nuove tecnologie e agli smart phone, dei quali oggi è dotato il 41% della popolazione e alla rete web che oggi raggiunge quasi tutte le case. Il Bugiardino digitale, infatti, è un’applicazione App per smartphone Android e Iphone che permette di ricevere sul proprio apparecchio il foglietto illustrativo aggiornato di qualsiasi medicinale, soggetto a prescrizione o da automedicazione.
 
L’applicazione, che è in vigore da oggi, ma che fra 10 giorni consentirà di avere informazioni su tutti i farmaci in commercio, ha avuto il benestare e il patrocinio dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che ha messo a disposizione la sua banca dati per raggiungere l’obiettivo prefissato.
 
“E’ il primo caso in Europa – ha detto la dottoressa Anna Rosa Marra, responsabile dell’Ufficio autorizzazione all’immissione in commercio dei farmaci – e ciò rappresenta una innovazione rispetto anche a tutti gli altri paesi europei, perché ci pone nella condizione di effettuare anche nuove applicazioni, come l’uso del codice QR per l’identificazione dei farmaci. L’aggiornamento dei foglietti illustrativi dei farmaci è un lavoro continuo e coinvolge ogni anno 5.000 prodotti e l’iniziativa della FOFI ci offre una grande opportunità, perché facilita il lavoro dei farmacisti e manda in pensione il vecchio sistema, anche se per qualche assistito, non adeguatamente predisposto tecnologicamente, si dovrà procedere con la fotocopia”.
 
A dare un impulso a questa innovazione voluta dalla FOFI è stato il cambiamento della normativa italiana. In passato, quando una azienda farmaceutica modificava sia pur lievemente il foglietto illustrativo, il farmacista doveva consegnare i medicinali che andavano distrutti e attendere l’arrivo di nuovi prodotti.
 
A questa operazione, a dir poco dispendiosa, si è provveduto con una modifica inserita nella Finanaziaria 2014 che stabiliva la determinazione che il farmacista doveva, nel caso di un farmaco con modifica delle istruzioni, consegnare all’assistito una fotocopia del nuovo bugiardino. Tuttavia non sempre la stampa di diversi fogli risultava comoda per il paziente e pratica per il farmacista e di qui il ricorso a questa modalità al passo con i tempi.  
 
Da oggi, quindi, il cittadino con smart phone, potrà aderire facilmente e gratuitamente all’applicazione e portare con sé il bugiardino. E se non l’avrà già scaricata sul suo smart phone, potrà farlo anche dopo che il farmacista gli avrà dato l’invio. L’utente che non dispone di un’App, potrà segnalare la sua mail e scaricare il nuovo bugiardino a casa.
 
“E’ evidente che questo strumento risponde anche ad altre esigenze. Per esempio - prosegue Mandelli  - è abbastanza frequente che il paziente, una volta aperta la confezione, perda o getti il foglietto illustrativo del medicinale: una circostanza potenzialmente pericolosa sempre, ma in particolare quando si tratta di farmaci che non si impiegano di frequente. Grazie all’app è possibile recuperare sempre e comunque il foglietto illustrativo corrispondente senza incorrere in errori. Mi sembra un contributo importante alla sicurezza dell’impiego dei medicinali. Inoltre con il sistema il paziente può costruire una banca dati personale dei farmaci che ha assunto e assume”. Il servizio ai cittadini è altresì completato da una “web app” accessibile all’indirizzo: www.bugiardinodigitale.it.
 
“La Federazione rappresenta tutti i farmacisti italiani ed è un ente pubblico a tutela del cittadino – ha concluso il Senatore Mandelli e della professione del farmacista. Da tempo stiamo operando per rendere sempre più centrale la partecipazione del farmacista al processo di cura, migliorando la sicurezza e l’efficacia dell’impiego dei farmaci, informando il paziente cercando di essere sempre più vicini ai cittadini. Bugiardino Digitale è un altro passo in questa direzione e ci auguriamo che i cittadini lo apprezzino come hanno sempre fatto con le iniziative dei “loro” farmacisti”.
 
Intanto all’orizzonte si prefigge un nuovo corso per i foglietti illustrativi. Dal primo gennaio 2016 dovranno essere aggiornati, nelle diciture, secondo la normativa europea e saranno così di più facile lettura e comprensione.
 
“Purtroppo – ha aggiunto la dottoressa Marra – non potranno essere ridotti a causa delle molteplici informazioni che devono essere date per la sicurezza degli utenti”.
 
Edoardo Stucchi

30 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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