Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 29 MARZO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Caregiver e badanti. Quasi la metà assiste una persone con Alzheimer

di Lisa Rapaport

Uno studio americano, pubblicato ieri su JAMA Internal Medicine online, ha evidenziato che il 46% di caregiver e badanti offre aiuto a una persona con Alzheimer o altra malattia neurodegenerativa.Gli assistenti hanno il 79% di possibilità di sviluppare difficoltà emotive ed economiche.

16 FEB - (Reuters Health) - Per valutare la quantità che gli assistenti sanitari forniscono ai loro cari anziani che vivono in comunità, Jennifer Wolff e colleghi, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, hanno analizzato i dati provenienti da due sondaggi del 2011 abbinati tra 1.739 assistenti sanitari con 1.171 adulti anziani negli Stati Uniti. Sulla base di queste indagini, i ricercatori hanno stimato che 6,5 milioni di assistenti familiari hanno fornito cure gratuite con un'assistenza sostanziale che prevedeva esigenze mediche, 4,4 milioni hanno offerto un aiuto, a fronte di 3,8 milioni che non si occupavano di assistenza sanitaria. Quasi la metà degli assistenti sanitari intervistati (46% circa) ha assistito una persona anziana con la malattia di Alzheimer o con una demenza. Un altro 34% ha assistito una persona cara con una grave disabilità, Inoltre, circa la metà degli assistenti familiari forniva un aiuto sostanziale con prestazioni mediche e ha trascorso circa 28 ore a settimana ad assistere i propri cari.
 
Le ripercussioni psicologiche di chi assiste
Questi stessi assistenti sanitari volontari che offrivano prestazioni mediche, rispetto a chi non le offriva, hanno mostrato il 79% in più di probabilità di avere una difficoltà emotiva e il doppio di probabilità in più di avere essi stessi dei problemi, nonché di difficoltà finanziarie. Inoltre mostravano una probabilità moltiplicata di 5 volte di abbandonare importanti attività nella loro vita e più di tre volte in più della probabilità di evidenziare una perdita di produttività sul posto di lavoro. Ad esempio, il 20% di questi era assenti dal lavoro almeno una volta.

I commenti
Lo studio ha dei limiti, secondo gli autori, tra i quali l’impossibilità di dimostrare una relazione causa/effetto tra il tipo di assistenza fornita e i disagi sopportati dagli operatori sanitari stessi. Inoltre le misure del tipo di assistenza offerta erano limitate.“Comunque, questi risultati si aggiungono ad un crescente corpo di evidenze sui frangenti fisici, emotivi e finanziari che incontrano gli assistenti di famiglia (badanti) perché dedicano gran parte del loro tempo per assistere i propri cari anziani", ha commentato Carol Levine, del United Hospital Fund di New York.

Fonte: JAMA Internal Medicine online
 
Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

16 febbraio 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy