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Chirurgia. Un’eccessiva rimozione del menisco può provocare degenerazione della cartilagine

di Rob Goodier

Secondo un nuovo studio, la rimozione di più di un terzo del menisco durante la ricostruzione del legamento crociato anteriore (ACL) può costituire il più importante fattore di rischio per la degenerazione della cartilagine. "Un’ulteriore prova dell’importanza del preservare quanto più tessuto possibile del menisco nella ricostruzione del ACL in pazienti attivi”, spiega Christopher Kaeding, direttore esecutivo di medicina dello sport alla Ohio State University.

13 LUG - (Reuters Health) - Secondo un nuovo studio, la rimozione di più di un terzo del menisco durante la ricostruzione del legamento crociato anteriore (ACL) può costituire il più importante fattore di rischio per la degenerazione della cartilagine. “Il nostro lavoro è un’ulteriore prova dell’importanza del preservare quanto più tessuto possibile del menisco nella ricostruzione del ACL in pazienti attivi”, spiega Christopher Kaeding, direttore esecutivo di medicina dello sport alla Ohio State University di Columbus e autore principale della ricerca.
 
Kaeding ha presentato i dati al meeting annuale dell’American Orthopaedic Society for Sports Medicine a Colorado Springs. “Il tentativo di riparare menischi strappati quando fattibile è importante per la salute a lungo termine dell’articolazione di pazienti ACL. Se il menisco non può essere salvato, occorre far presente al paziente che c’è un significativo aumento del rischio di sviluppare artrite del ginocchio e bisogna prevedere misure appropriate a lungo termine per ridurre al minimo i fattori di rischio aggiuntivi, come l’aumento di peso e l’impatto di attività di carico ripetitive e prolungate”, prosegue Kaeding.

Lo studio
Lo studio comprendeva 134 pazienti sottoposti a ricostruzione del ACL che successivamente hanno richiesto una revisione della procedura. Dal momento della loro prima procedura di revisione, il 25,4% dei pazienti ha subito deterioramento articolare della cartilagine per oltre il 25% della superficie della parte condrale laterale. Il 23,9% ha invece mostrato un deterioramento nel compartimento mediale e il 23,1% ha avuto un deterioramento della superficie condrale femoro-rotulea.

Tra i diversi fattori di rischio studiati per la degenerazione della cartilagine, lo stato del menisco sembra essere il più importante, soprattutto nel compartimento laterale. La rimozione di più del 33% del menisco laterale sembra aumentare le probabilità di degenerazione della cartilagine di 13,5 volte. “Questa non è una novità, piuttosto lo studio sostiene ciò che molti credevano: cioè che il menisco è parte integrante nella protezione del ginocchio e delle superfici cartilaginee da degenerazione”, afferma Elizabeth Matzkin, responsabile di Womes’s Sports Medicine alla Harvard Medical School di Boston, che non è stata coinvolta nella ricerca.

Altri fattori di rischio trovati includono l’età e il grasso corporeo. Ogni anno di età del paziente aumenta le probabilità di degenerazione del 5%, e l’indice di massa corporea secondo lo studio sembra aver aumentato le probabilità di danni alla parte femoro-rotulea.

“La limitazione dello studio è che ha considerato solo pazienti che hanno richiesto una revisione della ricostruzione del ACL. Forse le ricostruzioni ACL iniziali in queste persone non erano così stabili e facevano più affidamento sul menisco rispetto ai pazienti che non hanno richiesto un revisione. Un gruppo di controllo avrebbe reso migliore questo studio”, conclude Matzkin.

Fonte: The American Orthopaedic Society for Sports Medicine

Rob Goodier

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

13 luglio 2016
© Riproduzione riservata

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