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“Abbiamo un vaccino, faglielo tu!”. Dal 25 settembre al 9 ottobre la campagna di MSF per la Repubblica Centrafricana

di Stefano A. Inglese

A luglio 2015, Medici Senza Frontiere ha avviato la più grande campagna di vaccinazione mai realizzata in Repubblica Centrafricana, per proteggere circa 220.000 bambini al di sotto dei cinque anni contro almeno nove malattie infettive tra cui morbillo, difterite, tetano e pertosse, entro la fine del 2016.  Per continuare quest’azione viene ora lanciata questa campagna di raccolta fondi. Possibile donare 2 o 5 euro via SMS o chiamata al numero 45508.

25 SET - A luglio 2015, MSF ha avviato la più grande campagna di vaccinazione mai realizzata in Repubblica Centrafricana, per proteggere circa 220.000 bambini al di sotto dei cinque anni contro almeno nove malattie infettive tra cui morbillo, difterite, tetano e pertosse, entro la fine del 2016.  Per continuare quest’azione, MSF lancia la campagna di raccolta fondi “Abbiamo un vaccino: faglielo tu!”: dal 25 settembre al 9 ottobre si possono donare 2 o 5 euro via SMS o chiamata al numero 45508. Bastano 2 euro per vaccinare sei bambini contro la poliomielite.
 
“Lavorando in Repubblica Centrafricana ho visto bambini convivere con un conflitto che li sradica dai loro affetti e dalla loro quotidianità, che fa perdere la sicurezza di avere un riparo, cibo e accesso alle cure di base - racconta Roberta Petrucci, pediatra di MSF -. Da medico è sempre difficile vedere un bambino soffrire o morire ma è ancora più straziante quando a uccidere sono malattie facilmente prevenibili con un semplice vaccino. Con questa campagna di vaccinazione possiamo non solo ridurre enormemente la perdita di vite, ma dare anche la speranza a molti bambini di crescere sani e la serenità alle loro famiglie di aver fatto un gesto semplice ma fondamentale per la salute dei loro figli."

Finora circa 130.000 persone sono state vaccinate nelle località di Batangafo e Kabo, al centronord del paese, nella città di Ndele, più a nord - dove si trova il più grande campo sfollati con 30.000 persone- e a Paoua e Berberati nell’ovest del paese. Ma restano ancora tante altre zone del paese da raggiungere.
 
La macchina organizzativa e umana necessaria a portare avanti questa campagna di vaccinazione è molto onerosa a causa della cosiddetta “catena del freddo”, ossia la rete di apparecchiature necessarie allo stoccaggio e al trasporto dei vaccini dal luogo di fabbricazione a quello di somministrazione. Inoltre, è necessario un grande impegno logistico per raggiungere le zone remote dove le strade sono dissestate, spesso raggiungibili solo in motocicletta, in barca e persino solo a piedi per i villaggi più isolati. Un’azione di portata eccezionale, anche a causa del costo proibitivo del vaccino antipneumococcico, incluso in questa campagna vaccinale, che consentirà di proteggere i bambini al di sotto dei cinque anni contro le principali malattie responsabili di mortalità infantile, come la polmonite.
 
“La preoccupante crisi in Repubblica Centrafricana purtroppo è scomparsa dai riflettori mediatici dopo la visita del Pontefice, mentre i gravi problemi umanitari sono purtroppo rimasti immutati - afferma Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere che ha lavorato in Repubblica Centrafricana -. La priorità restano i bambini, che sono sempre le principali vittime delle crisi umanitarie. Non c'è un minuto da perdere!”
 
Da anni, la Repubblica Centrafricana è uno dei contesti più critici di tutta l’Africa. L’instabilità politica e la violenza che ha sconvolto il paese dal 2013 hanno aggravato ulteriormente la situazione. A gennaio 2016, il 20% della popolazione risultava sfollata all’interno del paese o rifugiata in paesi circostanti mentre il 72% dei centri sanitari erano stati danneggiati o distrutti dal conflitto.
 
I bisogni sanitari del paese attualmente sono immensi, manca personale sanitario specializzato, e l’assistenza sanitaria non è accessibile alla maggior parte della popolazione.
 
La crisi ha ridotto ulteriormente le attività di immunizzazione: solo il 13% dei bambini sotto 1 anno di età aveva ricevuto un ciclo di vaccinazione completa a fine 2013. Tra il 2012 e il 2014, il numero di bambini centrafricani vaccinati contro il morbillo si è ridotto dal 64% al 25%, mentre per le infezioni respiratorie è sceso dal 52% al 20%.
 
I bisogni da affrontare sono cruciali e in aumento. Il sostegno alla campagna di MSF può fare la differenza tra la vita e la morte di molti bambini in Repubblica Centrafricana.
 
Dal 25 settembre al 9 ottobre si dona al numero 45508 per sostenere le campagne di vaccinazione di MSF in Repubblica Centrafricana. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali, sarà di 2 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Vodafone e TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali. I fondi raccolti tramite la numerazione solidale saranno totalmente destinati alla campagna di vaccinazione di MSF in Repubblica Centrafricana: Bastano 2 euro per vaccinare sei bambini contro la poliomielite e 5 euro per vaccinarne sei contro il morbillo.
 
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di Mediaset, La7, Sky, della Lega Calcio Serie A, Associazione Italiana Arbitri e di altri partner.
 
La campagna “Abbiamo un vaccino: faglielo tu!”è gentilmente supportata da tanti MSF Friends: le cantanti Elisa e Noemi, celebrities del mondo dello spettacolo come Giulia Bevilacqua, Cristiana Capotondi, Carolina Crescentini, Massimo De Lorenzo, Giulio Forges Davanzati, Marco Marzocca, Giovanni Scifoni, Alessandro Tiberi, Massimo Wertmuller, Ninni Bruschetta, e poi gli atleti Arianna Errigo, schermitrice, Daniele Garozzo, oro olimpico nel fioretto a Rio 2016, il ciclista Vincenzo Nibali, Simone Rugiati, conduttore e chef, Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo.
 
Stefano A. Inglese

25 settembre 2016
© Riproduzione riservata

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