Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Insufficienza cardiaca. I farmaci per la disfunzione erettile riducono la mortalità

di David Douglas

Gli inbitori della fosfodeisterasi-5 PDE5 possono ridurre il rischio di morte e di insufficienza cardiaca negli uomini che hanno avuto un infarto miocardico.È quanto emerge da uno studio condotto dal Karolinska Institute di Stoccolma, che h preso in esame oltre 43 mila uomini.

28 MAR - (Reuters Health) - La Disfunzione Erettile è associata a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare negli uomini sani. Tuttavia, non è noto se il trattamento potrebbe essere utile dopo un primo infarto miocardico. Allo scopo di approfondire questo aspetto, Martin J. Holzmann e colleghi, del Karolinska Institute di Stoccolma, hanno esaminato i dati a livello nazionale relativi a oltre 43.000 uomini svedesi (età media, 64 anni), che sono stati ospedalizzati per un primo infarto miocardico tra il 2007 e il 2013.
 
Nel corso di un follow-up medio di 3,3 anni, il 7,1% ha ricevuto un trattamento per la DE; tra questi il 92% ha ricevuto un PDE-5 e l’8% alprostadil. Si è dapprima evidenziato che tutti coloro che ricevano farmaci per la DE mostravano una mortalità significativamente inferiore (hazard ratio aggiustata, 0,67) e lo stesso valeva per il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (HR, 0.60), ma non c’era alcuna associazione con l’incidenza degli infarti. Inoltre, l’effetto è stato specifico solo per gli inibitori della PDE-5, e con alprostadil non vi era alcuna associazione con la mortalità. Il vantaggio con inibitori della PDE5 sembrava essere dose-dipendente. Il rischio di morte, dopo aggiustamento dei dati, è stato ridotto del 34% con una sola prescrizione, del 53% da due a cinque prescrizioni, e del 81% con più di cinque.
 
Il limite principale dello studio, dicono i ricercatori, è che “gli uomini più sani erano anche più inclini a chiedere un trattamento per la DE. Infatti, i pazienti con trattamento per la disfunzione erettile erano più giovani e più sani rispetto ai pazienti senza trattamento per la disfunzione erettile. Tuttavia , anche dopo aggiustamento per queste differenze, si evidenziava una significativa riduzione del rischio di esito avverso “. “In ogni caso non è ancora possibile prescrivere un trattamento per la disfunzione erettile con inibitori dalla PDE-5 a tutti gli uomini che subiscono un infarto. In tal senso sarebbe opportuno condurre degli studi randomizzati e controllati che dovrebbero includere anche le donne e che dovrebbero confermare questi risultati”, ha concluso Holzmann.
 
Fonte: Heart 2017

David Douglas

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science) 

28 marzo 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy