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HIV. Dagli anni ’90 cresce di 10 anni l’aspettativa di vita

di Kate Kelland

Oggi, rispetto agli anni '90, l'aspettativa di vita dei pazienti affetti da HIV sarebbe aumentata di dieci anni sia negli Stati Uniti che in Europa, grazie al miglioramento della terapia antiretrovirale. Ciò però non vale per l’intera popolazione di pazienti. Lo studio su The Lancet HIV

12 MAG - LONDRA (Reuters) – L’aspettativa di vita per gli adulti positivi all’HIV negli Stati Uniti e in Europa, rispetto agli anni '90, è aumentata di 10 anni, grazie a miglioramenti nella terapia antiretrovirale, tanto che, ad oggi, molti pazienti possono aspettarsi di vivere quanto quelli sani. Così si evince da uno studio pubblicato su The Lancet HIV.
 
"La nostra ricerca illustra una storia di successo, che denota come  il miglioramento delle terapie per i pazienti affetti da HIV, insieme a screening, prevenzione e trattamento di problemi di salute associati all’infezione, possano allungare la vita”, afferma Adam Trickey, che ha condotto la ricerca presso l’Università di Bristol. Secondo gli esperti, i miglioramenti sarebbero dovuti soprattutto al passaggio a combinazioni di farmaci meno tossiche, con più opzioni farmacologiche per persone infette da ceppi di HIV resistenti ai medicinali e una migliore aderenza al trattamento. La terapia antiretrovirale, o ART, ha iniziato ad essere ampiamente utilizzata a metà degli anni ’90, e si basa sulla combinazione di tre o più farmaci che bloccano la replicazione del virus. Ciò contribuisce a prevenire e riparare il danno al sistema immunitario causato dall’HIV e previene anche la progressiva diffusione della patologia.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 18 studi europei e nordamericani che, nel complesso, raccolgono informazioni relative a 88.504 persone affette da HIV, curate per la prima volta con ART tra il 1996 e il 2010. A tre anni dall'inizio della terapia, è stato osservato un numero di decessi inferiore tra i soggetti il cui trattamento aveva avuto inizio tra il 2008 e il 2010, rispetto a quelli che avevano cominciato a ricevere la terapia tra il 1996 e il 2007.
 
Il team di Trickey ha dichiarato che quando ha esaminato nello specifico i decessi dovuti a AIDS, il numero è andato calando dal 1996 al 2010, probabilmente perché i farmaci più moderni sono maggiormente efficaci nel ripristinare il sistema immunitario. Di conseguenza, tra il 1996 e il 2013 l’aspettativa di vita dei ventenni trattati per l'HIV è aumentata di nove anni per le donne e di 10 per gli uomini nei Paesi dell’Unione Europea e del Nord America. Ciò suggerisce che l’aspettativa di vita di un ventenne che ha iniziato la terapia antiretrovirale dal 2008 in poi e ha risposto bene si avvicina a quella della popolazione generale - 78 anni.

Infezioni negli utilizzatori di droghe
Tuttavia, i miglioramenti non hanno riguardato tutti i pazienti con HIV. L’aspettativa di vita di quelli che si sono infettati iniettandosi droghe, per esempio, non è aumentata come in altri gruppi. Secondo Trickey, ciò evidenzia la necessità che gli sforzi per la prevenzione e il trattamento vengano focalizzati sulle popolazioni ad alto rischio.

FONTE: Lancet HIV 2017

Kate Kelland


(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

12 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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