Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore del seno. Test genetico identifica rischio recidiva a 20 anni

di Marilynn Larkin

Partendo dai risultati di un trial clinico randomizzato sull’uso del tamoxifene, alcuni ricercatori dell’Università di San Francisco ha valutato l’accuratezza di un test che comprende 70 geni per identificare le donne a basso rischio di recidiva in un arco temporale di 20 anni. Lo studio è stato condotto su un campione di 652 donne

10 LUG - (Reuters Health) – Un test multigenico sarebbe in grado di individuare le donne a rischio bassissimo di incorrere in una recidiva del tumore del seno a 20 anni, consentendo così di ridurre i controlli su questo gruppo di pazienti. È quanto emerge da uno studio coordinato da Laura Esserman, dell’Università della California di San Francisco. I risultati sono stati pubblicati da JAMA Oncology.

Lo studio
La ricerca è partita da una seconda analisi dei risultati di un trial clinico randomizzato sull’utilizzo del tamoxifene in donne in post-menopausa con tumori al seno con linfonodo sentinella negativo. L’obiettivo era quello di valutare l’accuratezza del punteggio che misura il rischio di recidiva a partire dal risultato del MammaPrint, un test su 70 geni per l’identificazione delle donne a bassissimo rischio di recidiva entro 20 anni.
 
Le partecipanti allo studio sono state trattate con mastectomia o con lumptectomia, una tecnica di rimozione del tumore più conservativa, in associazione a terapia radiante, tra il 1976 e il 1990. Dopo due anni di terapia con o senza tamoxifene, indipendentemente dallo stato ormonale, le donne che non avevano subito ricadute sono state ulteriormente randomizzate a tre anni di trattamento, sempre con o senza il sostitutivo ormonale.

I risultati
Tra le 652 donne con età media 63 anni, per le quali era disponibile il punteggio MammaPrint, valutato su un pezzo di tessuto tumorale primario asportato, il 42% era ad alto rischio e il 58% era a basso rischio, incluso un 15% a rischio giudicato bassissimo. A 20 anni, rispetto alle donne a rischio alto e basso, le pazienti con rischio bassissimo avevano un rischio significativamente inferiore di morire di tumore del seno, rispettivamente di 4,73 e 4,54 volte.
 
Inoltre, nel gruppo trattato con tamoxifene a rischio bassissimo non ci sarebbero stati decessi a 15 anni e queste pazienti avrebbero avuto un tasso di sopravvivenza specifica a 20 anni del 97%. Mentre tra le donne non trattate, il tasso di sopravvivenza sarebbe stato del 94%.

Fonte: JAMA Oncology

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

10 luglio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy