Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Oms. L'abbronzatura artificiale aumenta del 20% il rischio di melanoma. E se il primo utilizzo è under35 anni rischio su del 59%


Le persone che hanno utilizzato un solarium almeno una volta in qualsiasi fase della loro vita hanno un rischio di sviluppare il melanoma del 20% in più rispetto a quelli che non hanno mai utilizzato un lettino e il primo utilizzo di lettini prima dell'età di 35 anni aumenta il rischio di sviluppare il melanoma del 59%. Ecco le azioni per limitare l'uso di dispositivi artificiali di abbronzatura e per ridurre i rischi sanitari associati. IL DOCUMENTO.

11 LUG - Brutte notizie per chi, in vista dell’estate, non vuole arrivare in spiaggia color “mozzarella” e pensa di farsi una prima abbronzatura con lampade o lettini solari:  l’Oms rende noto che le ricerche dimostrano che le persone che hanno utilizzato un solarium almeno una volta in qualsiasi fase della loro vita hanno un rischio di sviluppare il melanoma del 20% in più rispetto a quelli che non hanno mai utilizzato un lettino e il primo utilizzo di lettini prima dell'età di 35 anni aumenta il rischio di sviluppare il melanoma del 59 per cento.
L'Oms sottolinea le azioni per limitare l'uso di dispositivi artificiali di abbronzatura per ridurre i rischi sanitari associati, come il melanoma e i tumori della pelle anche non melanoma.
 
Per più di tre decenni l'esposizione ai raggi ultravioletti (UVR) per scopi cosmetici ha aumentato l'incidenza di tumori della pelle che nel tempo hanno ridotto l'età della loro prima apparizione secondo un nuovo rapporto dell'Oms "Dispositivi per abbronzatura artificiale: interventi sanitari pubblici per gestire i lettini".
 
È stato stimato che l'uso di questi strumenti sia responsabile di più di 450.000 casi di cancro della pelle “non melanoma” e più di 10.000 casi di melanoma ogni anno negli Stati Uniti, Europa e Australia. La maggior parte degli utenti sono donne, in particolare adolescenti e giovani adulti.
 
"Non c'è dubbio: i lettini sono pericolosi per la nostra salute", dice Maria Neira, direttrice dell'Oms, Dipartimento della sanità pubblica, determinanti ambientali e sociali della salute. "I paesi – aggiunge - devono considerare se vietare o limitare il loro utilizzo e informare tutti gli utenti dei rischi per la salute".
 
Nel 2009, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'Oms ha classificato l'esposizione ai dispositivi abbronzanti UV come cancerogeno per l'uomo. Più di 40 autorità nazionali e provinciali in tutto il mondo hanno attuato immediatamente divieti o restrizioni sull'uso dei lettini. Tuttavia, è necessario ancora molto lavoro per limitarne l'uso.
La nuova relazione dell'Oms delinea le politiche adottate da alcuni paesi per regolamentare la questione: lettini proibiti o limitati e comunque a utilizzo gestito. Le opzioni per limitare l'accesso ai lettini includono l'impostazione di un limite di età per il loro utilizzo, impedendolo a popolazioni con pelle sensibile, come quelle con lentiggini o che si ustionano facilmente, e vietare l'accesso non sorvegliato.
 
Il cancro della pelle è la forma più comune di cancro tra le popolazioni. La principale causa ambientale del cancro della pelle è proprio la radiazione ultravioletta (UVR). L'esposizione ai raggi UV è principalmente quella legata al  sole, ma negli ultimi tre decenni si è registrato un aumento dell'uso di fonti artificiali di UVR in forma di apparecchiature di abbronzatura, come lettini, cabine e lampade solari facciali. Questa esposizione deliberata a UVR per scopi cosmetici sta aumentando l'incidenza dei principali tipi di cancro della pelle e diminuisce l'età della sua prima apparizione.
 
Al di là delle restrizioni, alcune nazioni hanno gestito l'uso dei dispositivi solari mediante licenze specifiche agli stabilimenti abbronzanti, limitando le esposizioni al sole e con operatori addestrati e tasse sulle sedute abbronzanti. L'educazione del pubblico è considerata essenziale e si ottiene attraverso campagne di sensibilizzazione, avvisi e forme d'informazione.
 
Numerose forme di regolazione sono state adottate in diversi paesi. 
Brasile e Australia hanno vietato i lettini commerciali. Paesi come il Canada, la Francia, l'Irlanda e gli Stati Uniti hanno implementato controlli per limitare i centri dove si utilizzano i dispositivi e la pubblicità dei vantaggi “non cosmetici” per la salute. 
 
In Italia sono stati introdotti controlli legislativi che richiedono agli operatori di vietarne l'uso da parte di persone con pelli sensibili e a rischio e donne in gravidanza.
 
Lettini, lampade solari, e cabine  di abbronzatura emettono livelli nocivi di UVR che hanno gli stessi effetti della luce del sole tropicale a mezzogiorno e aumentano il rischio di sviluppare il melanoma e il cancro della pelle “non melanoma”. I rischi aggiuntivi per la salute sono invecchiamento cutaneo precoce, infiammazione oculare e riduzione se non soppressione del sistema immunitario.
 
I sistemi abbronzanti artificiali  presentano un rischio specifico per il melanoma anche indipendentemente dal tipo di pelle e dall'esposizione solare. Il rischio di melanoma aumenta con l'età: prima avviene l’utilizzo dei solarium peggio è e altrettanto grave è il rischio per chi ne fa un utilizzo continuo nella sua la vita.
 
Il documento Oms è destinato alle autorità sanitarie pubbliche, per sviluppare interventi sanitari pubblici in relazione all'uso e alla gestione dei lettini. Il documento fornisce una sintesi degli effetti sulla salute e un catalogo di interventi per ridurre i rischi associati all’abbronzatura artificiale. A integrazione è anche disponibile un database Oms sui regolamenti per l’esposizione all’abbronzatura artificiale.


11 luglio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy