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Molestie sessuali sul posto di lavoro: quando provengono dai colleghi espongono a maggior rischio di depressione

di Maria Rita Montebelli

Secondo i risultati di uno studio danese, le persone molestate sessualmente sul luogo di lavoro vanno incontro a problemi di depressione maggiori se l’offesa proviene dai colleghi. Del tutto sottovalutate, in termini numerici, anche le molestie provenienti dai contatti lavorativi e dai clienti, meno ‘pesanti’ sulla sfera psichica rispetto a quelle dei colleghi ma numericamente più impattanti. Un fenomeno in gran parte sommerso da ricercare in maniera proattiva per porvi rimedio. A maggior rischio le donne ma non sono rari i casi di molestia per gli uomini

26 SET - Le molestie sessuali sono sempre un grave problema, ma se avvengono sul posto di lavoro comportano un rischio aggiuntivo di depressione per la vittima, e questo sia che vengano dai superiori, dai colleghi o da subordinati. Ma non è tutto. Le insidie sul posto di lavoro non si limitano a quelle provenienti dai colleghi.
 
A rivelarlo è uno studio pubblicato su BMC Public Health che ha coinvolto 7.603 impiegati di 1041 luoghi di lavoro danesi, che ha evidenziato come l’1% (79) degli impiegati siano soggetti a molestie sessuali da parte dei colleghi di lavoro e ben il 2,4% (180) dai clienti o da persone con le quali vengono a contatto per lavoro. Le donne sono nettamente più esposte degli uomini al problema (a subire le molestie dei colleghi in questo studio sono state 48 donne contro 31 maschi, mentre ad essere insidiate dai clienti sono state 169 donne contro 11 uomini).
Ma le ricadute sulla psiche della vittima variano molto a seconda di chi è il molestatore.
 
“Siamo rimasti sorpresi – afferma Ida Elisabeth Huitfeldt Madsen del National Research Centre for the Working Environment, Danimarca – dall’osservare le differenze tra gli effetti delle molestie ricevute dai clienti rispetto a quelle subite dai colleghi di lavoro e si tratta di un riscontro inedito, mai osservato prima”.
 
L’effetto sulla salute mentale delle vittime è stato valutato mediante il questionario Major Depression Inventory (MDI), validato come strumento per ‘misurare’ il grado di depressione. I risultati indicano che quando le molestie sessuali provengono dai colleghi di lavoro sono il doppio più pesanti in termini di ricadute depressive rispetto a quando provengono dai clienti.
 
Un altro dato nuovo che emerge da questo studio è la frequenza di molestie sessuali provenienti da persone con le quali si viene in contatto per motivi lavorativi e che non dovrebbe dunque essere ignorata o liquidata come ‘è parte del lavoro’ (ad esempio nel caso di lavori sociali).
 
Gli autori concludono dunque che è importante indagare il problema delle molestie sessuali provenienti sia dai contatti di lavoro che dai colleghi, per individuare tempestivamente il problema e correre al riparo, anche rispetto allo sviluppo di sintomi depressivi.
 
Maria Rita Montebelli

26 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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