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La meditazione aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari


L’American Heart Association ha redatto nuove linee guida che avvalorano il ruolo della meditazione nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. I cardiologi statunitensi hanno focalizzato l’attenzione sulle tecniche che prevedono la meditazione da posizione seduta

04 OTT - (Reuters Health) – La meditazione può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, quando viene affiancata ad altri approcci comprovati, come i cambiamenti nello stile di vita o i farmaci per abbassare la pressione sanguigna e il colesterolo. Lo suggeriscono gli esperti dell’American Heart Association (AHA) che propongono per la prima volta delle nuove linee guida su questo tema. Secondo questi esperti, in passato i benefici della meditazione sul cuore non sono stati chiaramente stabiliti poiché gli studi sono stati generalmente troppo piccoli, brevi o mal progettati per poter trarre conclusioni adeguate.

Tuttavia una revisione dei lavori pubblicati è arrivata alla conclusione che la meditazione può avere alcuni vantaggi oltre la riduzione dello stress, ha affermato Glenn Levine, presidente della task force AHA per le linee guida sulla pratica clinica.”La meditazione può essere considerata come un intervento alternativo dello stile di vita nei soggetti interessati a questa pratica”, ha detto Levine, ricercatore presso la Baylor College of Medicine di Houston. “Non crediamo però che la meditazione dovrebbe essere intrapresa in sostituzione ad un cambiamento dello stile vita ben consolidato e consigliato o agli interventi terapeutici con i farmaci”. La pratica della meditazione risale al 5000 aC nell’ambito di alcune filosofie e religioni; oggi  viene praticata da persone appartenenti a stili di vita diversi, come tecnica per migliorare l’attenzione e il rilassamento.

Le linee guida
Le linee guida non riguardano pratiche mentali come lo yoga e il Tai Chi perché eisono già delle prove che queste attività possano aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache. Al contrario, l’AHA ha concentrato l’attenzione sulla meditazione da seduti, compresa una varietà di forme comuni come: Samatha; Vipassana (Meditazione Insight); Meditazione mindfulness; Meditazione Zen (Zazen); Raja Yoga; Loving-Kindness (Metta); Meditazione trascendentale; e le risposte di rilassamento. Tra le altre cose, queste forme inattive di meditazione possono essere associate a diminuiti livelli di stress, ansietà e depressione, miglioramento del sonno e del benessere complessivo, si sottolinea nelle nuove linea guida AHA. La meditazione, forse, potrebbe anche aiutare a ridurre la pressione sanguigna, ma non ci sono ancora prove sufficienti in proposito. Infine, alcuni studi hanno anche suggerito che la meditazione potrebbe aiutare le persone a smettere di fumare.

Fonte: J Am Heart Assoc. 2017

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

04 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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