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Rosolia: eliminazione è in ritardo e 42 paesi non hanno ancora introdotto la vaccinazione, unica arma possibile. La strategia Oms 


Non esiste un trattamento specifico per la rosolia ma la malattia è prevenibile con la vaccinazione. L'ultima scheda aggiornata a novembre 2017 appena pubblica dall’Oms, spiega che la rosolia è un'infezione virale acuta e contagiosa, ma mentre l'infezione da virus della rosolia provoca di solito una lieve febbre e una malattia cutanea nei bambini e negli adulti, l'infezione durante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre, può provocare aborti spontanei, morti fetali, festa malsana o neonati con malformazioni congenite, conosciute come sindrome con rosolia congenita. INTRODUZIONE DEL VACCINO DELLA ROSOLIA NEI PROGRAMMI NAZIONALI DI IMMUNIZZAZIONE - PROGRAMMA AMPLIATO SULL'IMMUNIZZAZIONE.

10 NOV - La rosolia è un'infezione virale contagiosa, generalmente lieve, che si verifica più spesso nei bambini e nei giovani adulti. E’ la causa principale dei difetti di nascita da prevenire grazie al vaccino. L'infezione nelle donne in gravidanza può causare morte fetale o difetti congeniti conosciuti come sindrome di rosolia congenita.

Non esiste un trattamento specifico per la rosolia ma la malattia è prevenibile con la vaccinazione.

Sono questi gli aspetti principali della rosolia, illustrati nella scheda aggiornata a novembre 2017 appena pubblica dall’Oms.

La rosolia è un'infezione virale acuta e contagiosa. Mentre l'infezione da virus della rosolia provoca di solito una lieve febbre e una malattia cutanea nei bambini e negli adulti, l'infezione durante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre, può provocare aborti spontanei, morti fetali, festa malsana o neonati con malformazioni congenite, conosciute come sindrome con rosolia congenita.

Il virus della rosolia viene trasmesso da goccioline in aria quando le persone infette starnutiscono o tosiscono e gli esseri umani sono l'unico veicolo noto.

I bambini colpiti possono soffrire di disturbi dell'udito, difetti dell'occhio e del cuore e altre disabilità permanenti, tra cui l'autismo, il diabete mellito e la disfunzione della tiroide, molti dei quali richiedono una costosa terapia, interventi chirurgici e altre cure costose.

Il rischio più elevato è nei paesi in cui le donne in età fertile non hanno l'immunità alla malattia (né attraverso la vaccinazione né per aver già contratto la rosolia). Prima dell'introduzione del vaccino, con la sindrome da rosolia congenita (CRS) sono nati fino a 4 neonati ogni 1000 nati vivi.

Il vaccino della rosolia è un ceppo attenuato dal vivo e una singola dose dà più di 95% di immunità a lunga durata, simile a quella indotta da infezione naturale. I vaccini sono disponibili sia in formulazione monovalente (vaccino diretto a un solo agente patogeno) o più comunemente in combinazione con altri vaccini come ad esempio vaccini contro il morbillo (MR), morbillo e parotite (MMR) o morbillo, parotite e varicella (MMRV) .

Le reazioni avverse dopo la vaccinazione sono generalmente lievi. Possono includere dolori e arrossamenti al sito di iniezione, febbre di basso grado, eruzioni cutanee e dolori muscolari.

Le campagne di immunizzazione di massa nella Regione delle Americhe che coinvolgono più di 250 milioni di adolescenti e adulti non hanno identificato alcuna reazione avversa grave associata al vaccino.

L'Oms raccomanda che tutti i paesi che non hanno ancora introdotto il vaccino contro la rosolia considerino considerare la possibilità di farlo utilizzando programmi già esistenti di vaccinazione contro il morbillo.

A oggi, tre regioni dell'Oms hanno stabilito obiettivi per eliminare questa causa prevenibile di difetti alla nascita.

Nel 2015, la Regione dell'Oms delle Americhe è diventata la prima al mondo a essere dichiarata libera dalla trasmissione endemica della rosolia.
Il numero di paesi che utilizzano i vaccini nel loro programma nazionale continua ad aumentare costantemente.

A dicembre 2016, 152 su 194 paesi avevano introdotto vaccini contro la rosolia, tuttavia la copertura nazionale varia dal 13% al 99%. I casi di rosolia riportati sono diminuiti del 97%, da 670.894 casi in 102 paesi nel 2000 a 22.361 casi in 165 paesi nel 2016.

I tassi CRS sono più alti nelle regioni dell'Africa e del Sud-Est dell'Africa Oms dove la copertura del vaccino è più bassa.

Nell'aprile del 2012, l'Iniziativa Morbillo, ora conosciuta come Iniziativa Morbillo e Rosolia, ha lanciato un piano strategico per evitare decessi. Il piano comprende obiettivi globali per il 2015 e il 2020.

Entro la fine del 2015 fissava l’obiettivo di raggiungere l’eliminazione del morbillo e della rosolia/congenita (CRS).

Entro la fine del 2020 il target da raggiungere è l'eliminazione del morbillo e della rosolia in almeno 5 regioni dell'Oms.

Sulla base del rapporto di valutazione globale del la vaccinazione del 2017 (GVAP) del gruppo di esperti strategici dell'Oms (SAGE) sull'immunizzazione, il controllo della rosolia è in ritardo, con 42 paesi che non hanno ancora introdotto il vaccino e due regioni (Africa e Mediterraneo orientale) che non hanno ancora fissato obiettivi di eliminazione o di controllo della rosolia.

SAGE raccomanda l'accelerazione dell'istituzionalizzazione della vaccinazione da rosolia nel programma di vaccinazione, per garantire ulteriori guadagni nel controllo della rosolia.

Come uno dei membri fondatori dell'Iniziativa su Morbillo e Rosolia, l'Oms fornisce assistenza tecnica ai governi e alle comunità per migliorare i programmi di immunizzazione routinaria e per tenere campagne di vaccinazione mirate. Inoltre, l’Oms e il Rosolia Laboratory Network sostiene la diagnosi di casi di rosolia e CRS e di monitoraggio della diffusione dei virus della rosolia.
 


 
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10 novembre 2017
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