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Cancro. Analisi molecolare e biomarkers. Ecco il futuro per sviluppare terapie personalizzate


Dagli Stati Uniti all’Italia la nuova frontiera della lotta al tumore e la diagnostica molecolare. E l’azienda italiana leader in ambito farmacogenetico, la Diatech, firma un accordo con un’azienda austriaca che produce sistemi diagnostici sofisticati

08 NOV - La American Society of Clinical Oncology ha recentemente ridisegnato l’approccio alla cura del cancro negli Stati Uniti: rendere i trial intelligenti ed efficienti e fare comunicazione sulla salute è importante, ma la nuova frontiera dell’oncologia sembra essere la terapia molecolare, che andrebbe sostenuta per arrivare finalmente alle cure realmente personalizzate. Questa stessa idea sembra essere anche il futuro della lotta al tumore in Italia, visto il recente accordo siglato da Anagnostics, azienda austriaca produttrice di sistemi diagnostici sofisticati e Diatech Pharmacogenetics, unica azienda in Italia a occuparsi di ricerca e sviluppo in ambito farmacogenetico, per la messa a punto di test evoluti basati su microarray.
I microRNA sono stati scoperti solo recentemente, ma rappresentano già un importante campo di ricerca in ambito genetico e oncologico. Questi piccoli pezzetti di RNA funzionano come regolatori della sintesi proteica e si sono dimostrati degli eccellenti biomarkers. La cosa che li rende particolarmente adatti ad essere usati come marcatori per scoprire malattie o predisposizioni patologiche è la loro specificità a seconda dei diversi tessuti e la loro stabilità rispetto ai trattamenti che vengono messi in atto per preservare i campioni da studiare, ad esempio nel caso di biopsie.
Un importante alleato. A maggior ragione nel momento in cui le nostre conoscenze in campo genetico aumentano, scoprendo una complessità inaspettata. “Una delle cose di cui ci rendiamo conto, nella lotta contro il cancro, è che è come se tutti i tumori stessero di colpo diventando tumori rari”, ha detto Michael Link, presidente della American Society of Clinical Oncology (ASCO). “Più impariamo dei tumori, per esempio di quello al polmone, e più capiamo che a livello molecolare neoplasie che sembrano identiche al microscopio possono avere profili genetici completamente diversi. Così scopriamo che il cancro al polmone che per noi è sempre stato un’unica malattia, in realtà corrisponde a venti neoplasie diverse a livello molecolare. E questo vale per il polmone, così come per il colon o per la mammella.”
In questo modo, pian piano, è importante sviluppare cure realmente personalizzate, e gli avanzamenti a livello di comprensione della biologia del cancro hanno già fatto fare dei passi avanti alla ricerca in questo senso. Come nel caso del cancro al colon-retto, ad esempio, per il quale l’accordo tra Anagnostics e Diatech prevede già lo sviluppo del primo test, il test di KRAS, in grado di individuare il biomarcatore oncologico (la proteina di KRAS appunto) che risulta indispensabile per le terapie personalizzate di questo tumore.
"In alcuni tipi di tumori, una proteina conosciuta come un recettore di EGF gioca un ruolo importante. Manda segnali di crescita, che posso portare a una spregiudicata separazione di cellule. Le terapie avanzate possono bloccare il recettore, e se necessario la crescita dei tumori. Le mutazioni nel gene, tuttavia, fanno sì che questo meccanismo di bloccaggio sia eluso, rendendo così la terapia inefficace”, ha spiegato Markus Jaquemar, amministratore delegato di Anagnostics. “Dal momento che queste terapie costano fino a 100.000 euro all’anno, l’identificazione delle caratteristiche individuali – chiamata da noi diagnostica di accompagnamento – sta diventando sempre più importante. La nostra tecnologia oggi non solo permette risultati più veloci e non ambigui, ma aumenta anche la sensibilità e operazioni più semplici. Al cuore c’è proprio uno sviluppo della tecnologia a microarray."
Le diagnosi fatte con test di questo tipo, che si basano sui microRNA, stanno infatti prendendo sempre più piede. Tra gli ultimi in ordine di tempo uno studio israeliano pubblicato su World Journal of Gastroenterology che vede dei particolari microarray come potenziali fattore di prognosi nel cancro allo stomaco. Ma non solo, ci sono numerosi studi che dimostrano come i test basati sui microRNA possano essere un efficace strumento di diagnosi. “Ad oggi, l’analisi molecolare non è considerata un test di routine per molti tipi di tumore”, ha spiegato Darwin Conwell, medico del Brigham and Women's Hospital, intervistato sulla possibilità di sviluppare test diagnostici sul tumore al pancreas durante il meeting annuale dell’American Pancreatic Association (APA). “La comunità medica è destinata a fare un grande passo in avanti nei test diagnostici – ha continuato il ricercatore – e proprio grazie all’aiuto dell’analisi molecolare. Il futuro della ricerca è ora.”

08 novembre 2011
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