Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 25 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Cardiochirurgia. Il miglior analgesico? Il massaggio

di Lorraine Janeczko

Dopo un intervento cardiaco a basso rischio di complicanze, ricevere un massaggio di 20 minuti provoca una sensibile diminuzione del dolore, dello stress e dell’ansia, valutata in due punti su un’apposita scala. È quanto emerge da un piccolo studio Usa pubblicato da Pain Medicine

17 APR - (Reuters Health) – Dopo un intervento cardiaco, un massaggio di 20 minuti avrebbe l’effetto di ridurre dolore e ansia nel post-operatorio. È quanto suggerisce un piccolo trial condotto da un gruppo di ricercatori canadesi guidato da Madalina Boitor, della Ingram School of Nursing della McGill University di Montreal. I risultati sono stati pubblicati da Pain Medicine.

Lo studio
I ricercatori canadesi hanno preso in considerazione 60 pazienti in terapia intensiva e li hanno divisi in tre gruppi: uno riceveva un massaggio di 20 minuti dopo l’operazione, a un altro veniva semplicemente tenuta la mano, sempre per 20 minuti (controllo attivo), e il terzo era messo a riposo, sempre per lo stesso periodo di tempo (controllo passivo). Le tre modalità di intervento sono state ripetute il giorno successivo all’operazione, in una seconda sessione. I partecipanti avevano subito tutti un intervento di chirurgia cardiaca a basso rischio di complicanze post-operatorie ed erano in grado di riferire da soli i sintomi, valutati subito prima, subito dopo e 30 minuti dopo il massaggio, la presa della mano o il riposo.

I risultati
Dopo la prima sessione, il gruppo che aveva ricevuto il massaggio riportava una riduzione media di due punti su una scala classificazione del dolore da 0 a 10, rispetto agli altri sue gruppi. La seconda sessione ha prodotto risultati simili.

“Il massaggio ha ridotto significativamente il dolore post-operatorio e l’ansia nei pazienti in condizioni critiche in terapia intensiva, una situazione in cui il controllo del dolore può essere molto difficile”, spiega Jonathan Whiteson del Rusk Rehabilitationdella Nyu Langone, a New York, non era coinvolto nello studio. “Avere altri metodi per gestire il dolore può aiutare a ridurre la dipendenza da farmaci, inclusi gli oppioidi, associati a molte complicanze tra cui sedazione, confusione e delirio, costipazione”. E mentre la terapia con massaggi non potrebbe essere una modalità di gestione del dolore alternativa, “potrebbe essere usata in modo complementare alla farmacologia”, ha sottolineato l’esperto evidenziando il potenziale dello studio, nonostante sia stato condotto su un ridotto numero di persone.

Fonte: Pain Medicine

Lorraine Janeczko

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

17 aprile 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy