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Seguire una dieta sana, protegge le donne dalla sordità

di Maria Rita Montebelli

Il rischio di perdere l’udito risulta ridotto di almeno il 20-30% tra le donne che seguono con costanza un regime alimentare sano, sia esso la dieta DASH, che la AMED, che la AHEI-2010. Sono le conclusioni alle quali è giunto uno studio di Harvard condotto su quasi 82 mila donne del Nurses Health Study II seguite per oltre 30 anni.

14 MAG - Sono almeno 7 milioni gli italiani che soffrono di riduzione dell’udito, secondo i dati resi noti in occasione della recente ‘Giornata Mondiale dell’Udito’ (3 marzo). Tante le cause, note e meno note, per una condizione che in un soggetto su tre rischio di diventare seriamente invalidante nelle attività del vivere quotidiano.
 
E adesso, uno studio appena pubblicato su Journal of Nutrition, firmato da Sharon Curhan e colleghi della Channing Division of Network Medicine, della Harvard Medical School (Boston, Usa) chiama in causa, come possibile causa di perdita dell’udito, anche le abitudini dietetiche dei pazienti.
 
Gli autori hanno esaminato in maniera prospettica la relazione all’aderenza a tre diversi regimi dietetici (Alternate Mediterranean diet  - AMED,  Dietary Approaches to Stop Hypertension – DASH e Alternative Healthy Eating Index-2010, AHEI-2010) e la perdita di udito.
 
A tale proposito è stato effettuato un vasto studio longitudinale di coorte (durato dal 1991 al 2013) su circa 82 mila donne arruolate nel Nurses’ Health Study II (di età compresa tra i 27 e i 44 anni all’ingresso); la loro dieta veniva rivalutata a scadenze di 4 anni, mediante questionari alimentari, calcolando inoltre il loro indice di aderenza alla AMED, alla DASH e alla AHEI-2010. Informazioni di base e aggiornate, raccolte mediante questionari, somministrati ogni due anni, sono state utilizzate per esaminare associazioni indipendenti tra score di aderenza e rischio di perdita dell’udito da moderato a grave, autoriferito.
 
Nel corso di questo importante follow-up , di oltre 1 milione di anni-persone, sono stati registrati 2.306 casi di perdita dell’udito moderato-severa. L’aderenza al regime dietetico AMED e DASH è risultata inversamente correlata con il rischio di calo uditivo; la riduzione del rischio è risultata intorno al 30% per entrambi i regimi dietetici. Anche una buona compliance alla dieta AHEI-2010 è risultava associata ad un ridotto rischio di calo uditivo del 20% circa.
 
Gli autori concludono dunque che, almeno tra la popolazione femminile, seguire con costanza un regime dietetico salutare contribuisce a ridurre il rischio di perdita dell’udito
 
Maria Rita Montebelli

14 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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