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Denuncia assenza anestesisti da paziente oncologica. Ora in cura al Pascale di Napoli, prima ringrazia medici e giornalisti, poi difende il suo medico: “Cercano un capro espiatorio”


“Sono in preriricovero al Pascale, qui c’è l’eccellenza, c’è gente che ti accoglie, ti visita senza prenotazione, ti parlano in modo chiaro e schietto. Che bello, Napoli che funziona”. Ha scritto su Facebook M.D.P. per poi aggiungere in un successivo post una difesa del suo senologo e chirurgo: “Qualcuno cerca un capro espiatorio eppure non è ancora chiaro chi ha la responsabilità della carenza di anestesisti nell’ospedale storico Incurabili”

19 GIU - Una malata oncologica, M.D.P., in cura all’ospedale Incurabili di Napoli, aveva nei giorni scorsi denunciato su Facebook lʼimpossibilità di essere curata per via della carenza di Medici Anestesisti; denuncia a cui aveva fatto seguito il chiarimento della Direzione Salute della Regione Campania che affermava come la signora fosse stata inserita nella lista chirurgica dellʼIstituto Pascale, puntando il dito contro il medico che lʼavrebbe allarmata.

La Regione Campania “nello spirito di piena e corretta collaborazione con il ministro della Salute Giulia Grillo”, ha voluto diffondere i contenuti delle note dei giorni scorsi relativi alla vicenda della donna che ha denunciato la carenza di anestesisti, segnalando come questa emergenza riguardi “tutte le Regioni italiane” e che “tutte le iniziative in corso per la Sanità campana e i risultati ottenuti finora sono stati illustrati pubblicamente negli Stati generali della Sanita poche settimane fa”.

L’Asl Napoli 1, segnalano dalla Regione, il 16 giugno scorso aveva comunicato: “È stato bandito e portato a termine dalla Asl Na1, dopo oltre 15 anni, uno specifico concorso a 21 posti di anestesisti le cui procedure di assunzione dei  vincitori del concorso e di ulteriori 12 unià per scorrimento graduatoria  sono state avviate. L’effettiva presa di servizio degli stessi avverrà (tempi tecnici) non prima  di settembre. Tali nuove unità di medici anestesisti saranno destinate secondo le necessità a tutti i plessi ospedalieri della Asl Napoli 1 Centro proprio perché le attività non d’urgenza cioè gli interventi programmati sono fortemente rallentati. L’Azienda ha anche sbloccato la possibilità del ricorso ad attività aggiuntiva in autoconvenzione in deroga alla normativa di settore ma solo per gli anestesisti”.

La Direzione Salute aveva comunicato ieri, 17 giugno: “La Campania rappresenta un’eccellenza nazionale nella cura e nell’assistenza dei malati oncologici, con tempi di intervento che sono all’avanguardia, e che collocano la sanita campana all’avanguardia in Italia. La signora, cui va il massimo rispetto e comprensione, è stata inserita nella lista chirurgica dell’ Istituto Pascale, dove potrà recarsi e, senza alcuna agevolazione, essere seguita e assistita al meglio secondo il percorso predefinito. La presa in carico sarebbe potuta avvenire, come per ogni cittadino che avesse bisogno di questo tipo di cura, anche prima della sua denuncia. Sarebbe bastato il doveroso consiglio del suo medico curante, che irresponsabilmente ha creato un allarme ingiustificato, trasformatosi poi in una notizia, di fatto, falsa. Sulla vicenda è stata disposta un’indagine interna per verificare le singole responsabilità e per eventualmente assumere conseguenti sanzioni disciplinari”.

 “La signora infatti - hanno spiegato ancora dalla Direzione Salute -, come il suo medico curante sa bene, sarebbe potuta rivolgersi a qualsiasi delle strutture ospedaliere che sono pienamente in grado di poter affrontare questo tipo di interventi. Appare pertanto del tutto ingiustificato voler segnalare la carenza di anestesisti all’ospedale Incurabili rispetto all’assistenza che viene sempre e comunque assicurata ai pazienti. Tutte le Aziende Sanitarie, insieme all’Istituto Pascale, stanno realizzando Rete Oncologica Campana: in modo che in qualsiasi momento, possa sempre e in ogni caso assistere e curare ogni cittadino della Campania che ne avesse bisogno”.

La signora M.D.P., è ora in cura allʼIstiuto Pascale e ha pubblicato un nuovo post su Facebook questʼoggi:“Sono in preriricovero al Pascale, qui c’è l’eccellenza, c’è gente che ti accoglie, ti visita senza prenotazione, ti parlano in modo chiaro e schietto. Che bello, Napoli che funziona, qui nessuno sta a scaldare la sedia, meno male che ho avuto l’idea di contattare per email il dott. Michelino De Laurentiis. Qui oggi stesso mi ha visitato il dott. Raffaele Tortoriello”.

“Qui ti salvano la vita - ha concluso la signora nel post -. Non serve andare al Nord, basta incontrare le persone giuste, professionisti dotati di... macchinari, personale puntuale ed efficiente. Evviva amici di facebook, il mio appello è stato ascoltato. Mi hanno contattato giornalisti che fanno il loro mestiere in modo impeccabile, giornalisti che hanno letto ciò che ho scritto su facebook e con il vostro sostegno e le vostre condivisioni inconsapevolmente ho sollevato un polverone. Sarò curata, non morirò e come ho sempre ribadito non desidero né privilegi né tantomeno notorietà, voglio che si riconoscano i diritti del malato. Noi malati di cancro non possiamo aspettare che assumano anestesisti, noi vogliamo sopravvivere al nostro male. Vogliamo solo essere curati, vogliamo essere curati nella nostra meravigliosa Napoli, da cui partono nel mondo menti che vengono premiate. Grazie amici, grazie giornalisti, grazie medici, grazie a tutti”.
Ma la signora ha poi pubblicato un successivo post in difesa del suo senologo e chirurgo, contro il quale aveva puntato l'indice la Direzione Salute della Regione Campania: “Buongiorno amici virtuali, martedì farò la scintigrafia ossea al Pascale e se non ci sono altri carcinomi nel mio corpo sarò operata che bello. Peccato che il mio senologo e chirurgo di fiducia dott. Massimiliano Fedele non abbia potuto operarmi per mancanza di anestesisti all’ospedale Incurabili di Napoli. Mi dispiace tanto perché un valido chirurgo che mi tiene in cura da 18 anni, che ha operato miei parenti e figli non abbia potuto guarire il mio brutto carcinoma al seno sinistro. Fedele andrà in pensione e tantissime donne come me, adorano le sue cure e la trasparenza di comportamento e di professionalità. Qualcuno ha provato a strumentalizzare le mie parole, ha provato a dire che il mio senologo ha lanciato un falso allarme. Non sono nata ieri e non do spazio agli sciacalli, Fedele the best in the world, peccato che va in pensione, le nuove leve dovrebbero osservarLo ed imitare il suo garbo nel trattare con le pazienti”.

Qualcuno cerca un capro espiatorio - accusa la signora - eppure non è ancora chiaro chi ha la responsabilità della carenza di anestesisti nell’ospedale storico Incurabili. Qualcuno dovrebbe domandarsi come mai tantissimi malati partenopei invece di operarsi a Napoli, dove c’è la Federico II che prepara medici eccellenti, vanno a curarsi al nord o comunque oltre il Po. Io non intendo denunciare nessuno, desidero solo guarire, che guariscano tutti i malati di cancro. Evviva la Napoli che si fa notare nel mondo per bravura ed eccellenza nella ricerca e nella professionalità. Grazie amici per le condivisioni, siamo malati non appestati non discriminateci. Grazie per l’attenzione, le manifestazioni di affetto e di incoraggiamento, a voi amici del web dirò cosa risponderanno le istituzioni alle mie 3 Pec, per ora mi spiego ma non mi spezzo, amo la vita ed auguro buona vita a tutti”.
 


19 giugno 2018
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