Psoriasi. Ancora molti stereotipi sulla malattia
di Carolyn Crist
Paura del contagio, ribrezzo, compassione. Sono ancora molti gli stigmi e gli steriotipi che vive chi è affetto da psoriasi. Uno studio USA ha fatto luce sui sentimenti che le persone “sane” provano alla presenza di un uomo o di una donna con psoriasi
17 SET -
(Reuters Health) – Le persone che soffrono di psoriasi si trovano spesso di fronte a persone che non vogliono stringere loro la mano perché li considerano erroneamente, contagiose. È questo uno degli stigmi che vivono questi pazienti, sui quali ha recentemente indagato uno studio guidato da
Joel Gelfand, dell’Università della Pennsylvania di Philadelphia, e pubblicato dal Journal of the American Academy of Dermatology.
Lo studio.
Gelfand e colleghi hanno esaminato due gruppi di persone senza psoriasi ai quali venivano mostrate immagini di persone con psoriasi, comprese immagini ingrandite della pelle malata. Ai partecipanti è stato quindi chiesto di valutare in che misura provassero compassione, pietà, disgusto, disprezzo e curiosità vedendo le immagini. Inoltre, è stato domandato loro di scegliere aggettivi per descrivere le persone con psoriasi, come ‘pulito’ o ‘sporco’, e valutare luoghi comuni e malintesi sulla psoriasi.
I risultati
. Complessivamente, circa il 54% delle persone ha dichiarato che non uscirebbe con qualcuno con psoriasi, il 40% ha dichiarato che non vorrebbe stringere la mano a un paziente con questa malattia dermatologica e il 32% ha affermato che non vorrebbe avere in casa persone con psoriasi. Gli stereotipi più frequentemente sostenuti erano che le persone con psoriasi sono insicure, malate e poco attraenti. Un terzo dei partecipanti, inoltre, sostiene che la psoriasi colpisce solo la pelle e non è una malattia grave. In ogni caso, le persone che conoscevano qualcuno con psoriasi avevano meno probabilità di riferire stereotipi sbagliati, meno probabilità di provare disprezzo e più compassione.
“I pazienti con psoriasi spesso sono frustrati e provano discriminazione nei luoghi pubblici e nell’ambiente di lavoro”, osserva Gelfand . “I miei pazienti mi dicono che spesso viene chiesto loro di non usare una piscina, di sentirsi imbarazzati quando vanno dal parrucchiere o che sono stati licenziati da lavori che richiedono l’interazione con il pubblico”, ha sottolineato il ricercatore. “Nonostante molti progressi nella comprensione dell’immunologia, della genetica, delle comorbidità e del trattamento della psoriasi, ci sono ancora molti stereotipi dannosi”.
Fonte: Journal of the American Academy of Dermatology
Carolyn Crist
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science
17 settembre 2018
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