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Tbc. Medici Senza Frontiere chiede alle aziende di abbassare i prezzi dei nuovi farmaci: “Solo il 20% dei malati riesce ad accedervi”


Per la prima volta in più di cinquant’anni – scrive in una nota Msf – “ci sono tre nuovi farmaci contro la DR-TB, la bedaquilina, il delamanid e più di recente il pretomanid, che offrono migliori possibilità di cura, ma i prezzi elevati impediscono la loro diffusione su vasta scala. Solo il 20% delle persone affette da DR-TB ha avuto accesso ai nuovi farmaci”.

30 OTT - Medici Senza Frontiere (MSF) e un gruppo di attivisti per la Tubercolosi hanno interrotto oggi la cerimonia di apertura della 50ª Conferenza Mondiale sulle malattie respiratorie e salute polmonare, a Hyderabad in India, per chiedere alle aziende farmaceutiche di rendere i nuovi trattamenti per la Tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB) accessibili e disponibili “a centinaia di migliaia di persone nel mondo che ne hanno disperatamente bisogno”.
 
Per la prima volta in più di cinquant’anni – scrive in una nota Msf – “ci sono tre nuovi farmaci contro la DR-TB, la bedaquilina, il delamanid e più di recente il pretomanid, che offrono migliori possibilità di cura, ma i prezzi elevati impediscono la loro diffusione su vasta scala. Solo il 20% delle persone affette da DR-TB ha avuto accesso ai nuovi farmaci”. 

Secondo l’ultimo rapporto globale sulla Tubercolosi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa mezzo milione di persone si sono ammalate di DR-TB nel 2018, ma solo una su tre ha iniziato il trattamento.
 
I tassi di cura – ricorda ancora Msf - restano estremamente bassi: solo il 56% e il 39% delle persone affette da Tubercolosi multi-resistente ed estesamente resistente ai farmaci sono state curate con successo. 
Per abbattere gli ostacoli alle cure, MSF ha lanciato la campagna “Non chiediamo mica la luna”: e sono oltre 10.000 le firme già raccolte per abbassare il prezzo dei farmaci contro la TB ed è ancora possibile aderire su www.msf.it/abbassailprezzo.
 
“Bedaquilina, delamanid e pretomanid hanno dimostrato la capacità di curare i pazienti affetti da Tubercolosi resistente ai farmaci con meno effetti collaterali rispetto a vecchi trattamenti, molto tossici, che dovevano essere iniettati e sono ancora in uso in molti paesi” – ha detto Sharonnan Lynch, esperta di HIV e la TB della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF.
“È imperdonabile – ha aggiunto - che le aziende farmaceutiche continuino ad anteporre il profitto alla vita delle persone, come se i farmaci fossero un lusso per pochi. È tempo di dare una svolta: i tre nuovi farmaci devono essere accessibili a chi ne ha bisogno per salvare molte più vite”.
 
A luglio scorso - ricorda Msf - il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha chiesto ai paesi di passare alle cure orali contro la DR-TB entro il 24 marzo 2020, giornata mondiale della Tubercolosi. Ma i prezzi elevati e la mancata volontà delle aziende farmaceutiche di concedere licenze volontarie in deroga ai brevetti esistenti su questi farmaci in modo da poterne produrre versioni generiche stanno ostacolando gli ottimi risultati ottenuti grazie ai nuovi trattamenti.
Attualmente il prezzo di un regime di trattamento per la DR-TB varia da 1.040 a 11.680 dollari, secondo la durata del trattamento e la combinazione di farmaci richiesta.
 
Ottenere un prezzo sostenibile per i nuovi farmaci è cruciale – spiega Msf - perché il trattamento della DR-TB richiede una combinazione di almeno 4 farmaci. MSF chiede che il trattamento per la DR-TB non costi più di 500 dollari a persona per un ciclo completo. Finché i nuovi farmaci avranno un prezzo così elevato, questo obiettivo non sarà conseguito.
 
“Sotto il trattamento standard per la TB multi-resistente, che includeva farmaci da iniettare, ho subito gravi effetti collaterali tra cui danni renali e perdita dell’udito”, ricorda Nolduwe Mabandlela, diagnosticata a Khayelitsha, Sud Africa, nel 2017 e guarita nel 2019. “Quando MSF mi ha cambiato il protocollo di trattamento, somministrandomi i nuovi farmaci bedaquilina e delamanid, non ho più avvertito quei terribili effetti collaterali, la mia salute è migliorata velocemente”.
 
“Oggi protestiamo perché le persone affette da TB sono stanche di aspettare per accedere ai nuovi farmaci più efficaci. È tempo che J&J, Otsuka, Mylan e la TB Alliance facciano la propria parte per consentire a tutte le persone, ovunque nel mondo, di avere accesso ai farmaci di cui hanno bisogno per sopravvivere”, dichiara Silvia Mancini, esperta di salute pubblica di MSF.


Queste le richieste di MSF sui nuovi farmaci:

Bedaquilina: Da quando ne è stato autorizzato l’utilizzo nel 2012, solo 37.000 persone hanno ricevuto la bedaquilina. MSF ha avviato una petizione per chiedere a Johnson&Johnson (J&J) di abbassare il prezzo della bedaquilina a un dollaro al giorno (30 dollari al mese/180 per un trattamento di sei mesi) per chiunque ne abbia bisogno (www.msf.it/abbassailprezzo). La bedaquilina è il risultato di uno sforzo congiunto per ricerca e sviluppo da parte di realtà pubbliche e private e della più grande comunità impegnata per la TB, non solo della J&J. Sostanziali investimenti pubblici e contributi per dimostrare il valore terapeutico del farmaco sono arrivati dal Governo USA, da UNITAID, dai Ministeri della Salute dei paesi con alta prevalenza di TB, dal Medical Research Council sudafricano, da istituzioni accademiche, da organizzazioni non governative tra cui MSF, da donazioni filantropiche. Per questo J&J non può essere l’unica a decidere chi può avere accesso al farmaco.
 
Attualmente J&J fa pagare almeno il doppio del dollaro al giorno chiesto dalla mobilitazione di MSF: il prezzo più basso è di 400 dollari per un ciclo di trattamento di sei mesi (67 dollari al mese) solo nei paesi che hanno i requisiti per acquistare il farmaco attraverso la Global Drug Facility (GDF), meccanismo gestito dalla Stop TB Partnership per fornire farmaci contro la TB nei paesi a basso e medio reddito. In altri paesi J&J impone prezzi ancora più elevati. Inoltre, molte persone necessitano di 20 mesi di trattamento – 1200 dollari per la sola bedaquilina – e servono più farmaci per curare la DR-TB. I ricercatori hanno calcolato che questo farmaco potrebbe essere prodotto e venduto con profitto a molto meno – fino a 25 centesimi al giorno (meno di 8 dollari al mese) – se il suo utilizzo venisse ampliato nei programmi contro la TB.
 
Avere più produttori di farmaci essenziali è fondamentale per garantire una fornitura stabile e la concorrenza tra produttori è un modo comprovato per ridurre il prezzo dei farmaci. Per questo MSF chiede alla J&J di concedere una licenza non esclusiva al Medicines Patent Pool (MPP) che permetterebbe ad altre imprese farmaceutiche di produrre versioni generiche più economiche della bedaquilina. J&J ha finora rifiutato. 
 
 
Delamanid: Da quando è stato autorizzato nel 2014 e fino a due mesi fa, meno di 3.000 persone sono state curate con il delamanid. È uno dei farmaci più costosi per il trattamento della DR-TB, che il suo produttore, Otsuka, vende al prezzo di 1.700 dollari per un trattamento di sei mesi (283 dollari al mese) attraverso la Global Drug Facility. Il suo prezzo elevato contribuisce significativamente a incrementare le spese sostenute per il trattamento di persone affette da TB multi-resistente ed estesamente resistente ai farmaci, e ha ostacolato la diffusione delle cure. Mylan, produttore che ha ottenuto una licenza alla produzione da Otsuka, ha da poco annunciato che commercializzerà il farmaco a 940 dollari per un ciclo di trattamento di sei mesi (157 dollari al mese) in Sud-Africa entro giugno 2020.
 
A questo prezzo il farmaco rimane inaccessibile. Stime suggeriscono che il delamanid potrebbe essere prodotto e venduto con profitto per appena 0,16 dollari al giorno (meno di 5 dollari al mese). MSF esorta Mylan e Otsuka a ridurre ulteriormente il prezzo del farmaco per tutti i paesi e chiede a Otsuka di fornire una licenza non esclusiva all’MPP per incoraggiare altre aziende farmaceutiche a produrre versioni generiche più economiche.

Pretomanid: Nell’agosto 2019, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato l’utilizzo di un regime di trattamento composto da tre farmaci (BPal: bedaquilina + pretomanid + linezolid) che contiene un nuovo farmaco, il pretomanid, adatto a persone affette da Tubercolosi estesamente resistente che non tollerano o non hanno risposto ai trattamenti standard per la TB multi-resistente.
Il pretomanid è stato sviluppato dall’organizzazione no profit TB Alliance e nell’aprile 2019 è stata data licenza all’industria farmaceutica Mylan per produrre, registrare e distribuire il farmaco. Questa settimana, la TB Alliance ha annunciato un accordo con l’industria farmaceutica indiana Macleods Pharmaceuticals per produrre il farmaco. Recentemente la GDF ha dichiarato che Mylan farà pagare 364 dollari per un trattamento di sei mesi di pretomanid (61 dollari al mese). È un prezzo ancora troppo elevato, soprattutto considerando che i trattamenti per la DR-TB richiedono una combinazione di farmaci e che le persone non rispondenti al trattamento potrebbero richiedere un ciclo di cure più lungo di sei mesi. Con questo prezzo, un ciclo di trattamento di sei mesi di BPal verrebbe a costare 1.040 dollari.
 
È stato calcolato che una versione generica di pretomanid potrebbe essere prodotta e venduta con profitto ad un prezzo di soli 0,36* dollari al giorno (meno di 11 dollari al mese). MSF chiede alla TB Alliance di rendere il farmaco accessibile a chiunque ne abbia bisogno, soprattutto considerando che la TB Alliance è un’organizzazione no profit fondata da governi (tra cui Australia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti) ed enti filantropici, con lo specifico mandato di fornire nuovi trattamenti per la TB ai pazienti affetti dall’infezione. La TB Alliance non ha quindi bisogno di recuperare nessun investimento attraverso l’incremento dei prezzi. Deve invece assicurare che i farmaci siano accessibili a tutti. MSF si unisce alla comunità scientifica globale nel chiedere alla TB Alliance di compiere ulteriori ricerche sul pretomanid, pubblicare e rendere fruibili i dati dei trial clinici.

30 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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