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Cancro alla mammella. Alcol aumenta rischio. Anche in dosi minime


Lo dimostra una review italiana (Mario Negri e Università di Milano). Un solo bicchiere al giorno aumenta il rischio del 5%, ma se il consumo aumenta a tre bicchieri sale fino al 40/50%. I ricercatori: "Colpa dell'alcol il 10% dei cancri alla mammela nel nostro Paese".

31 MAR - Non è un solo lavoro, ma ben 113 studi a dirlo: anche bassi consumi di bevande alcoliche - un bicchiere al giorno - possono aumentare del 5% il rischio di tumore della mammella. Se poi si considera un consumo elevato di alcool, ovvero 3 bicchieri al giorno o più, il pericolo aumenta addirittura del 40/50%. Sarebbe infatti questo il risultato di una revisione su alcool e il tumore della mammella pubblicata su Alcohol and Alcholism. La review è stata fatta da un team di ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, dell’Università di Milano e dell’Università di Heidelberg.

 

Chi pensava che un bicchiere di vino rosso al giorno facesse bene a tutti è stato dunque smentito. “È sicuramente vero che bere quotidianamente piccole quantità di un buon vino possa essere d'aiuto per i pazienti di mezza età o anziani, avendo effetti sul rischio cardiovascolare”, ha commentato Carlo La Vecchia, da noi contattato telefonicamente. “Ma il rischio per quanto riguarda il legame tra cancro e alcool – e dunque non solo vino, ma anche birra e superalcolici – non scende affatto. Anzi, questo studio dimostra che il pericolo per il tumore alla mammella cresce anche per un'assunzione limitata”.

L’alcool è infatti responsabile di circa il 5% di tutti i tumori della mammella in Nord Europa e Nord America, e fino al 10% in Paesi come l’Italia e la Francia, dove il consumo di alcool è diffuso tra le donne. Per giungere a questa conclusione gli scienziati hanno rivisto e incluso nelle analisi ben 113 articoli, che hanno fornito dati sul tumore della mammella, per un totale di 44.552 casi in non bevitrici e 77.539 in bevitrici moderate. Su questi dati, spiegano i ricercatori, è stato stimato un aumento del 5% di rischio di tumore della mammella nelle bevitrici moderate, e ulteriori aumenti di rischio con l’aumentare della dose di alcool, con un trend altamente significativo.

Ma il lavoro internazionale non considera solo i dati epidemiologici: lo studio consta anche di una parte che analizza i meccanismi della carcinogenesi mammaria da alcool. “Abbiamo scelto di non osservare solo la parte epidemiologica perché pensavamo che con uno studio più 'meccanicistico' sulla biologia di questa correlazione i risultati sarebbero stati più interessanti”, ci ha detto il ricercatore. “In particolare è stato proprio così che abbiamo osservato che il rischio è più forte nei tumori positivi per i recettori agli estrogeni (aumento del 27%) rispetto a quelli negativi (aumento del 14%). Questa osservazione sottolinea il ruolo patogenetico degli estrogeni nel tumore alla mammella associato all’alcool”.

 

La Vecchia ha poi concluso: “Il tumore della mammella è diverso dagli altri tumori associati all’alcool perché anche piccole dosi possono aumentare il pericolo, per questo le donne non dovrebbero superare un bicchiere al giorno. Anche perché questo tipo di neoplasia è piuttosto comune. Inoltre, le donne che hanno una familiarità o per cui è noto un rischio specifico dovrebbero cercare di non bere affatto alcool, o quantomeno limitare l'uso ad un'assunzione occasionale”:

 

Laura Berardi

31 marzo 2012
© Riproduzione riservata


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