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Il mal di schiena è stato il disturbo più diffuso durante il lockdown, ne ha sofferto 1 italiano su 2


LO rielva una ricerca condotta da Assosalute. Il 44% del campione ha ricondotto però questi dolori non solo all’attività fisica “fai-da-te” ma anche all’eccessiva sedentarietà del periodo di quarantena, seguita da posture sbagliate assunte durante i momenti di relax sul divano (34%) e dallo smart working (21%), di cui a lamentarsi sono soprattutto i più giovani e per porre rimedio a questi disturbi il 42% degli italiani si è affidato ai farmaci di automedicazione.

28 MAG - Secondo una ricerca condotta da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, a soffrire di dolori posturali, anche prima del periodo di clausura forzata, è ben il 73% degli italiani - mal di schiena al primo posto (49%), seguito da dolori al collo (37%) e dolori alle articolazioni degli arti inferiori (29%). In un quadro, quindi, già compromesso da questo genere di disturbi, la quarantena non sembra aver pesato poco: quasi 1 italiano su 2 dichiara, infatti, di averne sofferto più spesso durante gli ultimi mesi.
 
A confermare quanto emerso dalla ricerca è il Dott. Roberto Pozzoni, Responsabile del Centro di Traumatologia dello Sport dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano: “Sicuramente la quarantena ha giocato un ruolo determinante per la salute del nostro apparato muscolo scheletrico; soprattutto per quei soggetti che non erano avvezzi a una regolare attività fisica prima del lockdown. Chi si è trovato costretto a eliminare del tutto o a ridurre drasticamente i propri allenamenti, ha dovuto fare i conti con una perdita del tono muscolare e una riduzione della coordinazione neuromuscolare, con conseguente sovraccarico articolare; chi invece non era solito dedicarsi allo sport può aver colto l’occasione per iniziare, spesso andando incontro, inconsapevolmente, a dolori muscolari o articolari, riconducibili a movimenti scorretti”.
 
Il 44% del campione ha ricondotto però questi dolori non solo all’attività fisica “fai-da-te” ma anche all’eccessiva sedentarietà del periodo di quarantena, seguita da posture sbagliate assunte durante i momenti di relax sul divano (34%) e dallo smart working (21%), di cui a lamentarsi sono soprattutto i più giovani e per porre rimedio a questi disturbi il 42% degli italiani si è affidato ai farmaci di automedicazione.
 
Ecco alcuni semplici consigli per non ricadere nuovamente in piccoli disturbi posturali e ripartire in sicurezza e salute anche in questa fase 2:
1. Smart working: quando lavoriamo al pc entrambi i piedi devono essere poggiati a terra, con le articolazioni che formano angoli di 90 gradi e la schiena in appoggio allo schienale; la visione deve mantenersi diretta sulla prima metà dello schermo;
 
2. Sport: quando pratichiamo attività fisica, è importante che chi ci sta intorno ci avvisi se assumiamo una postura scorretta. In mancanza di un suggerimento, dobbiamo sempre guardarci allo specchio e cercare di autocorreggerci;
 
3. In cucina: quando cuciniamo è raccomandabile non stare troppo tempo nella stessa posizione e spostare il peso da una gamba all’altra ogni 5 minuti circa;
 
4. Relax: quando siamo sdraiati sul divano e guardiamo la tv magari con la testa sul bracciolo, dobbiamo fare attenzione che questo non sia troppo alto; 
 
5. Per le mamme e i papà: quando teniamo i bambini in braccio è sempre bene alternare il loro peso sul fianco destro e sinistro, cercando di mantenere il bambino più vicino possibile al busto;
 
6. Pulizie: durante le pulizie domestiche, quando ci abbassiamo per raccogliere un peso, dobbiamo sempre piegare le ginocchia; se invece dobbiamo effettuare lavori che ci portano a dover tenere carichi in bilico sopra la testa, è bene cercare di sollevarli con gradualità, così da diluirne il peso.

28 maggio 2020
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