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Processi infiammatori. Robert Gallo in Italia per ricerca su effetti terapeutici acque termali


Lo scienziato statunitense parteciperà ad uno studio di base condotto da Università di Parma e Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale. La ricerca indagherà gli stati acuti dei processi infiammatori e gli effetti del solfuro di idrogeno presente nelle acque termali.

24 APR - Sarà una collaborazione di alto livello, quella che porterà la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST) e il dipartimento di Anatomia dell’Università di Parma a lavorare con Robert Gallo, virologo statunitense e direttore dell'Institute of Human Virology della University of Maryland School of Medicine di Baltimora, noto per il suo ruolo nella scoperta del virus Hiv. Si tratta di un progetto di ricerca di base sugli effetti del solfuro di idrogeno (H2S) sugli stati acuti dei processi infiammatori e la prevenzione della loro cronicizzazione. L’ipotesi che ha portato la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale e l’equipe del prof. Gallo alla decisione di intraprendere questi studi è basata sulla conoscenza generale delle proprietà antiinfiammatorie del solfuro di idrogeno, ma non dei meccanismi sottesi ai suoi effetti.
 
“Nella mia esperienza con l’HIV ho riscontrato un aumento dei tumori, quali ad esempio i linfomi”, ha spiegato Gallo in occasione del Workshop “Le Terme e la Ricerca”, presso l’Università Luigi Bocconi di Milano. “Questi sono associati ad un aumento delle citochine pro-infiammatorie a livello locale. Abbiamo anche scoperto che l’aumento incontrollato di un determinato microorganismo, della classe dei micoplasmi, è causa di un aumento dell’infiammazione. Dall’altra parte, invece, sappiamo che alcuni componenti delle acque termali, quali il solfuro di idrogeno, hanno un effetto anti-infiammatorio. Questo ci ha portato a decidere di studiare questo effetto in corso di infezione da micoplasma, per ora in vitro, di cui pensiamo di presentare i primi risultati entro un anno e poi, se saranno positivi, potremo passare ai test in vivo”.  
In Europa, si possono trovare soltanto due Fondazioni che si dedicano allo studio della Medicina Termale. Eppure, ha spiegato Marco Vitale del dipartimento di Anatomia dell’Università di Parma “i benefici delle acque termali sono noti da più di 2000 anni. Ovviamente solo molto recentemente si sono iniziati a studiare i meccanismi sottesi agli effetti che i principi attivi che contiene hanno sull’organismo. Detto in parole più semplici, ad oggi è necessario passare dalle prove empiriche alle prove scientifiche, per favorire lo sviluppo futuro di soluzioni ‘naturali’ per la prevenzione di numerose patologie causate proprio dalla presenza di processi infiammatori cronici”. Ecco il perché della stretta collaborazione tra Italia e Stati Uniti, che vede anche protagonisti alcuni tra i maggiori esperti delle discipline afferenti al campo della Medicina Termale, come la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST), che ha intrapreso con entusiasmo lo studio: “La collaborazione con Gallo – ha commentato Filippo Ferné, presidente FoRST - è motivo di grande soddisfazione e riconoscimento per noi”.

24 aprile 2012
© Riproduzione riservata

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