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Pneumococco. Il punto sulla lotta al batterio in un evento a Napoli


Quest’anno al centro della discussione c’è il nuovo vaccino coniugato 13valente, inserito anche nel nostro Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Ecco come l’Italia immunizzerà le categorie a rischio.

18 GIU - Se di polmonite ancora si muore – ed è così visto che secondo l’Istat nel 2010 la malattia ha rappresentato la 6° causa di ospedalizzazione in Italia e nel 2008 causato il decesso di 6.905 persone con più di 65 anni – il principale responsabile è ancora lo pneumococco, in assoluto il patogeno più frequentemente responsabile della patologia, in qualunque fascia d’età. Per capire le nuove possibilità di prevenzione e fare il punto della lotta a questo batterio, domani 19 giugno si svolgerà a Napoli l’incontro UPneumoDate 2012, appuntamento annuale che verte proprio sulle patologie pneumococciche e i programmi di prevenzione vaccinale.
 
Tutt’altro che innocua, l’infezione da pneumococco può presentarsi anche in forme “complicate” ed essere quindi associata ad un’elevata mortalità: circa l’80% delle patologie gravi causate dallo pneumococco negli adulti/anziani sono polmoniti batteriemiche, in cui l’infezione non resta confinata ai polmoni, ma invade anche il sangue, e tramite questo può compromettere altri organi. La patologia da pneumococco è quindi una patologia grave, non legata solo alla stagione invernale, che può essere efficacemente prevenuta. Colpisce prevalentemente i bambini fino a 2 anni e, negli adulti, vede l’incidenza salire dopo i 50 anni e raggiungere il suo picco dopo i 65.
Ma un’arma per combatterlo c’è ed è già utilizzata, si tratta del vaccino coniugato 13valente (di provata efficacia, come vi avevamo raccontato qui), in grado di creare una memoria immunologica che dura nel tempo, anche nel caso delle categorie a rischio, come i bambini o gli anziani. “Viene già utilizzato per la protezione dei bambini nei primi anni di vita - ha spiegato Josef Schmitt, esperto nello sviluppo dei vaccini, già docente presso l’Università di Mainz in Germania, oggi Senior Director International Scientific and Clinical Affairs di Pfizer ma ha di recente ottenuto l’indicazione per l’uso anche negli adulti a partire dai 50 anni di età. Questo significa che negli over65, popolazione più a rischio come i bambini nei primi anni di vita, è sufficiente un’unica somministrazione per avere una produzione di anticorpi elevata e un’immunità di lunga durata. La coniugazione genera, infatti, una “memoria” della risposta immunitaria nei bambini, così come nei soggetti adulti spesso affetti da malattie croniche che hanno una risposta immunitaria ridotta”, ha continuato Schmitt, concludendo poi: “Nuovi studi presentati nel corso dell’incontro annuale della Società Europea per le Malattie Infettive in Pediatria (ESPID) hanno fornito ulteriori evidenze dei benefici del vaccino coniugato 13valente nei  bambini a livello mondiale. È molto incoraggiante vedere come dopo due anni e mezzo di impiego in Europa si sia raggiunta una consistente riduzione dei casi di infezioni gravi da pneumococco pari al 78%.”
 
Di recente infatti anche il Ministero della Salute italiano ha emanato il nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2012-2014 e, in particolare, ha uniformato la necessità di offrire attivamente e gratuitamente il vaccino coniugato ai nuovi nati di tutta Italia in occasione della vaccinazione esavalente di routine. “Finalmente la prevenzione delle malattie pneumococciche nei primi anni di vita supera le differenze regionali che hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni e diventa una vaccinazione da offrire gratuitamente e proattivamente a tutti i bambini nel primo anno di vita”, ha commentato Michele Conversano, presidente Designato della Società Italiana di Igiene SItI. Ma, come già spiegato, i più piccoli non sono l’unica categoria a rischio. “È importante accrescere la cultura della prevenzione anche nell’adulto, sia presso i cittadini che tra i medici di famiglia, per i quali sono necessari momenti di formazione e informazione e condivisione di obiettivi in quest’area”, ha aggiunto.
In questo senso è stato compiuto da alcune Regioni italiane: a 6 mesi dall’approvazione d’uso negli adulti, Puglia e Sicilia stanno avviando campagne di prevenzione per l’offerta del vaccino coniugato 13valente agli over 65. In particolare la Puglia offrirà gratuitamente una dose di vaccino per la prevenzione delle gravi forme di polmonite dovute allo pneumococco alle persone che hanno 65, 70 e 75 anni, mentre la Sicilia ai cittadini di  65 e 70 anni.

18 giugno 2012
© Riproduzione riservata

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