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Tumori. Oncologi e geriatri creano l’Osservatorio contro le discriminazioni negli anziani


Sarà presieduto da Francesco Cognetti e Marco Trabucchi. Obiettivo: abolire le discriminazioni nelle cure entro 5 anni. Solo due over 70 su 10 ricevono i trattamenti migliori. “Questi pazienti devono essere inclusi negli screening e negli studi clinici sui farmaci innovativi”.

28 GIU - Oggi un 70enne sano ha un’aspettativa di vita di 18 anni (se uomo) e di 21 (se donna). Ma, quando sono colpiti da tumore, gli anziani arrivano alla diagnosi troppo tardi, con la conseguenza che sopravvivono molto meno, talvolta solo pochi mesi, rispetto al resto della popolazione colpita dalla malattia. Non solo. Gli over 70 vengono curati peggio rispetto agli altri, perché troppo spesso considerati pazienti di serie B. Se nel biennio 1990-’92 una donna anziana con cancro al seno aveva il 40% di rischio di morire in più rispetto ad una adulta di mezza età, nel 2005-2007 questo svantaggio è salito e l’anziana ha più del doppio di probabilità di morte.

Per denunciare questa situazione e rispondere ai bisogni di questi malati, garantendo loro assistenza e cura adeguate, nasce l’Osservatorio Oncogeriatrico.

“Solo 2 pazienti ultrasettantenni su 10 ricevono i trattamenti oncologici migliori mentre nella popolazione sotto i 50 anni sono otto su dieci”, ha spiegato ieri, nel corso del lancio dell’Osservatorio, Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica al Regina Elena di Roma, che presiede la nuova struttura insieme a Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria (Aip).

“L’accesso alle cure – ha aggiunto Francesco Cognetti - diventa più difficile con l’avanzare degli anni. Sette over 70 su dieci scoprono la malattia in fase avanzata, quando non possono più beneficiare delle terapie”.

Una delle finalità principali dell’Osservatorio è abolire le discriminazioni che questi malati devono affrontare entro 5 anni. “Vogliamo migliorare la collaborazione tra le due specialità interessate, integrando le metodologie della Geriatria con quelle più tradizionali dell’Oncologia per la realizzazione di programmi di diagnosi e cura”, ha spiegato Cognetti. Secondo il quale è inoltre “essenziale coinvolgere gli anziani nei programmi di screening e nelle sperimentazioni cliniche dei trattamenti innovativi. Chiediamo nuove leggi che prevedano studi registrativi per l’approvazione dei farmaci destinati agli over 70”.

L’obiettivo complessivo dell’Osservatorio, dunque, è quello di migliorare i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per il paziente oncologico anziano, valorizzando le risorse disponibili e contenendo gli sprechi. “Nel periodo di crisi economica che stiamo attraversando – ha affermato il senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione ‘Igiene e Sanità’ del Senato - diventa prioritario individuare strumenti concreti che sappiano coniugare l’appropriatezza delle cure e la riduzione dei costi. L’Osservatorio porterà benefici concreti ai pazienti anziani e alle loro famiglie con un miglior coordinamento delle prestazioni sanitarie destinate a questi malati e individuando percorsi assistenziali dedicati”.

“Deve essere superata – ha aggiunto Marco Trabucchi - l’attuale preoccupante mancanza di dialogo tra le due discipline implicate nella cura, Oncologia e Geriatria. Nel board dell’Osservatorio sono rappresentate entrambe le specialità, perché la condivisione delle conoscenze è fondamentale, a esclusivo vantaggio del paziente”.
 

28 giugno 2012
© Riproduzione riservata

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