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Brovelli (Anifa): "Allargare offerta disponibile in automedicazione"


E' questa la ricetta avanzata dal presidente Anifa per rispondere ad una domanda di salute sempre più complessa e autonoma. Nel corso dell'annuale Osservatorio dell'automedicazione, svoltosi oggi a Roma,  Brovelli ha auspicato una possibile "comunicazione diretta con il pubblico".

05 LUG - “La risposta ad una domanda di salute sempre più complessa e autonoma passa attraverso un allargamento dell’offerta terapeutica disponibile in automedicazione. L’empowerment del cittadino fa crescere anche la ricerca di informazioni, e visto che circa il 50% degli internauti si informa di salute in Internet, si pone un problema di certificazione delle fonti di informazione". Queste le parole di Stefano Brovellli, presidente dell'Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione (Anifa), in occasione della presentazione dell'annuale Osservatorio dell’Automedicazione svoltosi oggi a Roma.

“Oggi chiunque può mettere on line elenchi di farmaci e fogli illustrativi non necessariamente attendibili - ha proseguito Brovelli - occorre, invece, favorire quelle fonti, facilmente identificabili, che hanno interesse a diffondere informazioni vere e certificabili, magari consentendo a tutti i farmaci senza ricetta di comunicare direttamente al pubblico (oggi solo una parte può farlo), senza autorizzazione preventiva da parte del Ministero della Salute".
Inoltre, il presidente Anifa ha suggerito anche che le aziende possano riportare il sito web del farmaco anche sulla confezione o pubblicare sul proprio sito web l’elenco dei propri farmaci, eventualmente corredati anche dal Foglio Illustrativo aggiornato. "Fra l’azienda e soggetti terzi - ha detto - è la prima ad avere interesse a diffondere informazioni vere ed aggiornate sui farmaci ed è sempre l’azienda ad essere più facilmente raggiungibile e sanzionabile in caso dica il falso”.

Per Brovelli si dovrebbe poi tener conto anche dell'aspetto economico legato all'utilizzo di questi medicinali. “Per loro natura, i farmaci senza ricetta, di automedicazione, possono svolgere un ruolo positivo contribuendo alla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale - ha commentato - in quanto farmaci sono autorizzati dalle Autorità Sanitarie e rispondono sono facilmente riconoscibili grazie al bollino e specificamente indicati proprio per il trattamento di quegli ambiti di salute e cura su cui il cittadino può appropriatamente esercitare la propria autonomia e responsabilità”.

Su tutti questi aspetti il presidente Anifa ha auspicato "l'apertura di un confronto con tutti gli attori direttamente coinvolti con lo sviluppo dell’automedicazione nel nostro Paese, affinché il bollino di riconoscimento dei farmaci senza ricetta, di automedicazione, possa diventare il punto di riferimento attorno al quale costruire risposte concrete, sicure ed efficaci".

E proprio il bollino di riconoscimento con la faccina sorridente e la scritta "farmaco senza obbligo di ricetta" ha festeggiato oggi il suo decimo anno di età. Introdotto nel 2002 in Italia, unico paese ad averlo adottato, questo strumento ha l’obiettivo di rendere facilmente identificabili dal cittadino i farmaci senza ricetta, di automedicazione, per distinguerli dai medicinali con obbligo di ricetta e da tutti i prodotti per la salute che non sono farmaci. Il bollino, come si è sottolineato nel corso del convegno, ha contribuito a favorire una cultura della automedicazione responsabile, ma molto resta da fare in questa direzione anche alla luce dei cambiamenti avvenuti in questi ultimi dieci anni nelle abitudini dei consumatori e delle sfide che il Sistema Sanitario si trova ad affrontare. 

05 luglio 2012
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