Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 23 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Dispositivi medici. Il 22% dei test diagnostici nella Ue uscirà dal mercato


In vista del nuovo nuovo Regolamento europeo 746 IVDR, lancia l’allarme Assodiagnostici-Confindustria dispositivi medici, Scondo un’indagine europea, sono solo 6 gli organismi notificati abilitati a valutare la conformità di 30mila test diagnostici commercializzati in Europa. Pica: “Un danno per il tessuto produttivo e un rischio per il Ssn che potrebbe trovarsi con una carenza di test diagnostici, in un momento in cui sono indispensabili nel contrasto al Covid-19

30 SET - “Mancano 8 mesi all’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo sui dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVDR) e l’88% dei dispositivi diagnostici in vitro (IVD) attualmente distribuiti nella UE non ha un certificato adeguato alla nuova normativa. Il 53% delle imprese fa fatica a trovare un organismo notificato in grado di avviare e portare a termine gli iter necessari. In Europa, infatti, sono solo 6 gli enti designati alla valutazione di conformità che, per l’introduzione del nuovo Regolamento, saranno chiamati a valutare gli oltre 30mila prodotti oggi commercializzati in Europa. Il risultato di questa situazione è che con l’IVDR il 22% dei test diagnostici ad oggi sul mercato non sarà certificato come conseguenza di una riorganizzazione del portfolio prodotti delle aziende e non sarà quindi più disponibile per la diagnosi e la cura dei pazienti”.
 
Questi gli scenari disegnati da Assodiagnostici, l’associazione di Confindustria Dispositivi Medici che rappresenta le aziende operanti nella produzione e distribuzione di test diagnostici in vitro.
 
“L’80% delle imprese sta trovando difficoltà ad avviare l’iter di certificazione e si pensa che il 15-20% dei prodotti non riusciranno a essere certificati anche per i costi eccessivi della procedura. Un danno per il tessuto produttivo, specie italiano fatto di PMI e un rischio per il Servizio sanitario che potrebbe trovarsi con una carenza di test diagnostici, soprattutto in un momento in cui la diagnostica in vitro svolge un ruolo indispensabile nel contrasto al Covid-19” ha detto il Presidente di Assodiagnostici, Massimo Pica, commentando i dati dell’indagine condotta dall’associazione europea MedTech Europe per conto del Competent Authorities for Medical Devices (CAMD) per valutare lo stato di implementazione del nuovo Regolamento europeo IVDR e la disponibilità di prodotti dopo la sua applicazione nel maggio del 2022.
 
Gravi le ripercussioni dell’applicazione del nuovo Regolamento: i dati mostrano infatti che il 53% dei fabbricanti ha problemi a trovare un organismo notificato per certificare i propri sistemi di gestione della qualità e i prodotti. Le PMI risultano maggiormente colpite dalla mancanza di organismi notificati: il 64% di queste non ha un contratto con uno di questi enti per la certificazione rispetto al 25% di aziende di grandi dimensioni.
 
“L’applicazione della nuova regolamentazione trova il sistema di certificazione impreparato. I decisori debbono trovare soluzioni che diano al sistema normativo tempo sufficiente per essere pronto a operare. È pertanto indispensabile garantire le condizioni minime perchè le aziende si adeguino alla normativa, con la designazione di un numero sufficiente di organismi notificati. La contrazione del mercato in termini di prodotti disponibili, e relativi disagi, è evitabile e prevenibile. La maggior parte dei prodotti che verranno ritirati dal mercato proviene da piccole e medie imprese, molte delle quali realizzano test di nicchia in volumi ristretti e che potrebbero essere maggiormente impattate da tali implicazioni”, ha concluso il Presidente Pica.
 

30 settembre 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy