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Sicilia. Scavone (Gal): “Non criminalizzare i medici su caso prescrizioni farmaci per osteoporosi a Catania”

Nella provincia un’indagine ha portato alla segnalazione alla Corte dei conti di 937 medici di famiglia e specialisti per eccessiva prescrizione. Il senatore invita Regione e Asp ad intervenire per “evitare la criminalizzazione dei medici”. “Il criterio metodologico seguito nell'accertare l'appropriatezza di tali prescrizioni si basa su una parziale interpretazione della nota Aifa”.

01 APR - "A Catania i malati di osteoporosi rischiano gravi danni alla salute a causa di un'indagine eseguita di concerto tra l’Autorità Giudiziaria e il servizio farmaceutico dell’ASP di Catania che ha portato alla segnalazione alla Corte dei Conti di quasi tutti i medici di famiglia della Provincia per l'eccessiva prescrizione dei farmaci per l'osteoporosi. Il direttore generale dell'Asp di Catania e l'assessore regionale alla Salute intervengano immediatamente onde evitare un'ingiusta criminalizzazione dei medici, la conseguente ansia nelle prescrizioni e gravi danni ai pazienti. Siamo di fronte a un paradosso: mentre in Italia si invitano i medici a una corretta prevenzione, in Sicilia i medici che questa prevenzione la portano avanti vengono segnalati. Una vergogna". Così il senatore Antonio Scavone, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà,  componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, dopo l'audizione in Senato di Giancarlo Isaia, presidente della società italiana dell'osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro. 
"La vicenda, come denunciato dal Codacons a febbraio - ricorda Scavone -, parte da alcune segnalazioni riguardo un anomalo consumo in Sicilia di farmaci per l’osteoporosi  che hanno portato a indagini condotte dai vari Comandi Provinciali della Guardia di Finanza. Nella provincia catanese l’indagine si è conclusa con la segnalazione di ben 937 medici di famiglia e specialisti (praticamente la quasi totalità) alla Procura della Corte dei Conti per profili di danno erariale e di responsabilità amministrativa. Il criterio metodologico seguito nell'accertare l'appropriatezza di tali prescrizioni si basa però su una parziale interpretazione della nota 79 dell'Aifa considerando e valutando solo uno tra i quattro criteri previsti e cioè quello che limita la prescrizione in rimborsabilità di tali farmaci solo all’esecuzione di un esame Moc (mineralometria ossea computerizzata). Una follia visto che, durante la sua audizione al Senato, il prof. Isaia ha spiegato che in Italia solo un terzo dei pazienti riceve la giusta terapia contro l'osteoporosi con danni al Servizio Sanitario Nazionale che raggiungono quasi i 7 miliardi di euro per l'assistenza di fratture e altre malattie frutto di una cattiva prevenzione. Si tratta quasi del 5% del costo complessivo del Servizio sanitario. Un dato drammatico se pensiamo a quello che sta avvenendo a Catania dove, anziché sollecitare queste terapie, le politiche dell'amministrazione le stanno scoraggiando! Il direttore generale dell'Asp 3 di Catania e l'assessore Borsellino la smettano di essere novelli Ponzio Pilato e intervengano immediatamente restituendo serenità ai medici".

01 aprile 2015
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