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Sicilia. Precari Siracusa, l’Asp: “Contratti saranno rinnovati per 6 mesi”

I vertici dell’Asp di Siracusa, i rappresentanti del personale e i consiglieri della Commissione Affari Sociali si sono confrontati ieri. Al centro, i problemi legati agli incarichi in scadenza e alla carenza di organico. Per l’Ipasvi “l’emergenza rimane, è stata solo scongiurata la catastrofe”.

18 GIU - I contratti del personale precario dell’Asp di Siracusa saranno rinnovati per altri 6 mesi. Lo hanno assicurato ieri il Direttore Sanitario Anselmo Madeddu e il Direttore Generale dell'Asp Siracusa Salvatore Brugaletta nel corso del confronto svolto ieri presso la VI Commissione Affari Sociali e Sanitari del consiglio regionale. “Sono state accolte e discusse le istanze dell’ordine professionale degli Infermieri della provincia di Siracusa  e dei rappresentanti sindacali, presenti, della Cgil, Cisl e Cobas, già promotori del sit-in svoltosi il 1 giugno per manifestare un forte dissenso nei confronti della Direzione Aziendale dell’Asp di Siracusa in merito agli incarichi in scadenza, e non rinnovati, del personale sanitario e amministrativo, della ulteriore carenza di organico infermieristico, concomitante con il sopraggiunto periodo delle ferie estive, che non garantisce la continuità assistenziale”, spiega una nota del presidente del coordinamento regionale Ipasvi, Sebastiano Zappulla.

Ai vertici dell’Asp, spiega Zappulla, “è stata ribadita, a tutela dei cittadini utenti, la grave condizione professionale e lavorativa degli infermieri nell’ambito dell’erogazione dell’assistenza sanitaria e il congruo incremento del rischio clinico derivante dal numero ridotto di infermieri ormai logori dai turni supplitivi e dal mancato riposo. E’ stato evidenziato come attualmente negli ospedali dell’ASP non vengano garantiti i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e come addirittura gli infermieri in servizio in molte U.O. non raggiungono il numero minimo stabilito con l’applicazione dei coefficienti attribuiti dallo stesso Assessorato. Le audizioni articolate dal Presidente della Commissione On. G. Digiacomo hanno evidenziato anche un supposto difetto di comunicazione fra le parti che si auspica venga superato nel prosieguo con comunicazioni tempestive ed esaustive da parte della Direzione Aziendale atte a non creare allarmismi e a garantire con l’adozione dei provvedimenti, all’uopo previsti, la serenità dei dipendenti. La delegazione ha avuto modo di confrontarsi con i parlamentari, della provincia di Siracusa, presenti: On. S. Zito, On. V. Vinciullo, On. G. Sorbello e di avere delle risposte dal funzionario regionale, Capo di Gabinetto Dr. A. Lo presti, in assenza dell’assessore Lucia Borsellino, invitata all’audizione, la quale ha dato comunicazione che già domani saranno esitate le nuove line di indirizzo regionali sulle dotazioni organiche”.

Il Direttore generale e il direttore sanitario – riferisce la nota dell’Ipasvi - hanno quindi espresso, riguardo degli infermieri e degli altri professionisti sanitari del comparto, “la certezza del rinnovo di tutti gli incarichi, affermando senza ombra di dubbio l’inesistenza di problemi ostativi, per ulteriori sei mesi”.

Il confronto si è poi spostato sulla questione “dell’insufficiente intervento aziendale, solo 20 incarichi per consentire la fruizione delle ferie estive al personale infermieristico; è stata rimarcata la palese inadeguatezza del provvedimento in considerazione di 1040 infermieri, distribuiti in cinque ospedali, che devono usufruire delle ferie estive come da contratto. In merito a questo punto segnalo il provvedimento adottato dal Civico di Palermo che ha emanato un bando, di manifestazione di interesse, per reclutare personale infermieristico tempestivamente al difuori dalle graduatorie esistenti e aggirare il problema della mancata disponibilità. Relativamente al personale infermieristico che non ricopre ruoli assistenziali o comunque impegnato in ambiti dove non è prevista la presenza è emersa una dicotomia fra la posizione dell’assessorato, che ha emanato una circolare a tutte le aziende per effettuare una ricognizione di detto personale, e la posizione del presidente della commissione e di alcuni parlamentari intervenuti in merito”, spiega Zappulla, che ha ribadito la propria posizione “morale e deontologica in ragione” affermando di “non accettare da parte dell’assessorato ricadute di responsabilità su quanti non svolgono più attività assistenziale, emersa durante un precedente tavolo tecnico”, ed ha chiesto una riflessione sulle “soluzioni atte a dirimere la questione, evitare interessi clientelari, non fare pesare sul personale dedicato all’assistenza un numero rilevante di personale esonerato, dall’assistenza stessa, ma impropriamente conteggiato come tale”.

Per Zappulla, “in definitiva, l’emergenza rimane ,è stata semplicemente scongiurata la catastrofe”.

18 giugno 2015
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