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Sicilia. Intersindacale medica sul piede di guerra: “Tra precari e tagli posti letto indecoroso balletto della Regione”

I sindacati denunciano il “vergognoso balletto sulle speranze dei precari e sulle aspettative di salute dei cittadini siciliani per i quali l’accesso equo alle cure è una chimera, non un dettato costituzionale”. E poi sull’assessorato: “Un porto delle nebbie”          

08 MAG - I sindacati della Dirigenza Medica della Regione Sicilia (AAROI-EMAC, ANAAO ASSOMED, CIMO, CGIL FP MEDICI, CISL MEDICI, FASSID, FESMED, FVM, UIL FPL MEDICI) sono sulle barricate e denunciano il “vergognoso balletto sulle speranze dei precari e sulle aspettative di salute dei cittadini siciliani per i quali l’accesso equo alle cure è una chimera, non un dettato costituzionale”.            
 
“Il Ministero della Sanità – si legge in una nota congiunta - mira al taglio di altri 560 posti letto negli ospedali pubblici. È sorprendente come le OO.SS. mediche vengano a sapere dagli organi di stampa, piuttosto che dalle sedi istituzionali competenti, che il Ministero della Sanità avrebbe avanzato la richiesta dell’ulteriore taglio di 560 posti letto negli ospedali pubblici siciliani e l’indispensabile modifica della Rete Ospedaliera con il necessario blocco del reclutamento delle migliaia di figure professionali che, con contratti a termine, hanno consentito il mantenimento dei LEA. Gli stessi mezzi stampa inseriscono le risposte rassicuranti dell’assessore alla Salute, on.le Baldo Gucciardi, il quale sostiene “essere tutto a posto, dal momento che sono stati mandati i chiarimenti a Roma”.                 
 
“È bene che si sappia  - prosegue la nota - che la posizione assunta da molti direttori generali delle Aziende sanitarie, è di chi nicchia - ancora - dichiarando che “sì, potremmo assumere ma per ora, forse, è meglio attendere” e, nel frattempo, non mancano le continue docce gelate per tutti questi professionisti a tempo i quali, dopo la ‘carota’ della Circolare Assessoriale per il reclutamento, ora intravvedono il ‘bastone’ della prossima scadenza delle graduatorie concorsuali, in atto valide”.

“Nelle aree dell’emergenza – sottolineano in sindacati - ci avviamo verso un’estate drammatica, di lacrime e sangue, perché gli organici degli ospedali sono ormai allo stremo (soprattutto con l’applicazione della L.161 sui riposi e sull’orario di lavoro), visto che gran parte dei direttori generali ha disatteso nella formulazione delle dotazioni organiche, l’indicazione a tener conto di tale normativa. Mentre con dovizia si attivano unità operative complesse, doppioni delle esistenti, in barba alla normativa nazionale e senza provare alcuna vergogna”.
 
E poi critiche all’assessore Gucciardi. “L’assessorato regionale alla Salute – denunciano - diventa un “porto delle nebbie” dove si perdono speranze di rapida assunzione da parte di migliaia di precari e dove si smarriscono, amplificandosi, i dubbi circa la congruità dei titoli presentati da numerosi direttori generali, utili alla loro nomina. I cittadini devono sapere che le liste d’attesa sempre più infinite, non sono il risultato di un‘attività libero-professionale scorretta da parte dei medici (come qualche direttore generale vaneggiando ha detto, per spostare l’asse del problema, scaricando così le responsabilità), ma l’esito di una politica miope di “tagli” e “rientri”, e della scorretta utilizzazione delle risorse economiche (all’assessore Gucciardi e ai direttori generali chiederemmo: “quante consulenze lautamente pagate si dovrebbero eliminare?”), e di continue distrazioni di somme dal Fondo sanitario regionale per altri scopi (e qui aggiungeremmo: “vero presidente Crocetta?!”)”.

08 maggio 2016
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