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La sanità in Sicilia. È polemica tra Latteri (Ap) e Gucciardi

Per il direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico del Policlinico di Palermo e candidato all’Assemblea regionale con “Alternativa Popolare - Centristi x Micari”, “la salute e il diritto alle cure sono a rischio e l’emergenza prosegue”. L’assessore risponde: “Forse non ha studiato bene la nuova Rete ospedaliera. La nuova riforma sta andando a regime con le assunzioni e migliorerà le prestazioni sanitarie ai cittadini”.

09 OTT - Botta e risposta tra il direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico del Policlinico di Palermo e candidato all’Assemblea regionale con “Alternativa Popolare - Centristi x Micari”, Mario Adelfio Latteri, e l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi.

Per Latteri “arrivare in ospedale e non trovare assistenza immediata! Questo è il rischio che corrono i cittadini siciliani se al più presto non si prenderanno provvedimenti seri”. E “guardando la mappatura dei presidi ospedalieri dell’isola – continua Latteri -, la situazione risulta molto preoccupante. Da Palermo a Patti, da Sant’Agata di Militello a Mistretta, e in tanti altri nosocomi, la mancanza di personale medico è gravissima: sale operatori chiuse, ricerche di personale andate a vuoto, carenza di medici nei presidi di Pronto Soccorso. La stampa riporta notizie allarmanti: ‘A Palermo, all’Ospedale dei Bambini, il reparto ortopedico è chiuso da due anni; al Cervello, nelle ore notturne, i pazienti con infarto vengono trasferiti in ambulanza in altri ospedali, perché manca la copertura sanitaria minima’. L’elenco dei disagi e dei disservizi potrebbe andare avanti. Tutto questo è inaccettabile!”.

Il piano di assunzioni regionale, prosegue il candidato Ap dal suo profilo Facebook, “stenta a decollare. La salute e il diritto alle cure sono a rischio e l’emergenza prosegue, nonostante a luglio sia stato approvato il Piano Regionale Sanitario e oramai la nuova rete ospedaliera sia già ben definita”.

Per Latteri “le soluzioni però esistono, al di là dei proclami e delle promesse elettorali. Il compito del nuovo assessore alla Sanità dovrà essere chiaro e la strada da seguire netta: bisognerà immediatamente attivare le procedure amministrative per coprire i posti vacanti negli organici, sia attraverso la mobilità (50%) che con nuovi concorsi aperti (altro 50%). Solo così si darà una risposta efficace agli operatori del settore, medici e infermieri, giovani e meno giovani, che oramai da anni, tra un incarico precario e un altro, aspettano invano la stabilizzazione del lavoro, ma soprattutto si potrà dare una risposta ai cittadini e ai pazienti siciliani, che hanno il diritto di ricevere le cure migliori nel proprio territorio”.

Non è rimasto in silenzio l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, che in una nota ha replicato a Latteri: “Probabilmente il professore Latteri non ha letto o non ha studiato con attenzione la rimodulazione della nuova Rete ospedaliera approvata dai ministeri di Economia e Finanza e della Salute”.

“Al professore Latteri dico che non bisognerà aspettare un nuovo assessore alla Salute, ruolo al quale probabilmente aspira e che gli auguriamo di ricoprire, per provvedere a colmare i vuoti degli organici delle aziende sanitarie dell’Isola. Il settore sanità era da anni in difficoltà – ha aggiunto l’assessore Gucciardi - dopo troppo tempo in cui lo sblocco delle assunzioni è stato fermo, è arrivato il via libera alla rimodulazione della nuova Rete ospedaliera che sta già offrendo una boccata d’ossigeno alle aziende e di conseguenza un servizio migliore ai cittadini siciliani. Già oltre 1.700 assunzioni sono state fatte in poche settimane da quando è stata approvata la Rete. È chiaro che nessuno ha la bacchetta magica, ma negli ultimi mesi il processo sta andando a regime. L’iter è già partito con lo sblocco delle graduatorie e sta proseguendo con l’avvio delle mobilità e a breve andrà avanti con l’indizione di nuovi concorsi”.

“È chiaro – ha concluso Gucciardi - che andando nei vari ospedali siciliani si troveranno eccellenze, ma anche qualche disservizio, che però sparirà non appena la nuova riforma sanitaria andrà a pieno regime. Consiglio, dunque, al professore Latteri e a tutti coloro che in questi giorni stanno dando consigli su come rivedere la sanità nella prossima legislatura di trovare nuovi spunti per farsi pubblicità durante la campagna elettorale”.

09 ottobre 2017
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