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Farmacisti. Conclusi il primo ciclo di corsi promossi dall’Ordine di Agrigento. E già si pensa al futuro

I corsi (quattro lezioni ciascuno) completati finora vertevano sull’omeopatia e sulla galenica. Pace: “Non posso che rallegrami dell’esito di questa iniziativa, cui abbiamo già previsto di dare un seguito. Rendere stabile nella provincia un’offerta formativa di alta qualità significa far crescere la professione, ma anche migliorare costantemente la qualità del servizio offerto ai cittadini”.

27 GIU - Con il mese di giugno si è concluso, per la pausa estiva, il primo ciclo dei corsi di formazione organizzati dall’Ordine dei farmacisti di Agrigento. I corsi (quattro lezioni ciascuno) completati finora, entrambi dedicati ad argomenti di grande interesse per il farmacista di comunità, vertevano sull’omeopatia e sulla galenica, quest’ultimo preceduto da una lezione della professoressa Paola Minghetti, presidente della SIFAP, sulla nuova Tariffa nazionale.

I due eventi hanno riscosso un notevole successo, grazie anche ai molti elementi innovativi. “Ci aspettavamo una risposta positiva e la forte partecipazione che abbiamo registrato, soprattutto dei giovani, sia per la novità dell’iniziativa per la nostra provincia sia per la struttura dei corsi” dice il dottor Giuseppe Lavignani, Consigliere dell’Ordine, che con il presidente Maurizio Pace ha curato l’organizzazione: “Siamo convinti che oggi il farmacista, in particolare il collaboratore, debba puntare ad acquisire una specializzazione, a divenire esperto nelle tante attività che caratterizzano la farmacia di comunità: l’omeopatia e la preparazione galenica, ma anche gli aspetti nutrizionali e altre ancora” e a questa finalità erano improntati i corsi, che hanno sistematicamente associato teoria e pratica.

Anche in omeopatia: “Le lezioni, oltre alla teoria del farmaco omeopatico hanno considerato, la realtà del lavoro al banco, l’attività di consiglio del paziente. E’ fondamentale che il farmacista non solo consideri il paziente cha di fronte nella sua individualità, ma sappia proporre correttamente il farmaco omeopatico come integrazione della terapia allopatica, o della fitoterapia e della nutrizione e, naturalmente, anche il farmaco omeopatico da solo. In particolare nei casi in cui non è possibile il ricorso al farmaco da banco tradizionale ma occorre intervenire su una situazione acuta in attesa della diagnosi del medico” spiega la dottoressa Adele Casella, farmacista esperta di omeopatia e con una lunga esperienza come docente.

E ad accentuare il carattere teorico pratico “nel corso delle lezioni si dedicava uno spazio adeguato (30-60 minuti) alla discussione dei casi concreti affrontati in farmacia dai partecipanti”.

Schema analogo per le quattro lezioni dedicate alla galenica, che hanno visto la trattazione della parte teorica al mattino e al pomeriggio le esercitazioni in laboratorio. “Ma il grande valore aggiunto dell’iniziativa è stata la sinergia tra l’Ordine, la Società Italiana Farmacisti preparatori e il dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Palermo, come non si faceva da 20 anni nella nostra provincia” sottolinea uno dei docenti, il dottor Paolo Minacori, che della SIFAP è il delegato regionale.

“Questo ha consentito di andare più in profondità sulle tematiche concrete della preparazione in farmacia. Si è trattato di un corso di primo livello, ma che ha posto ottime basi per un corso avanzato, probabilmente a ottobre, che dia continuità a questa iniziativa”.  E anche gli esponenti dell’Università hanno apprezzato questa sinergia. Per il professor Calogero Fiorica, che ha partecipato assieme ai professori Palumbo, Craparo, Decaro e Cavallaro, “è stato interessante e importante anche interfacciarsi con i farmacisti di comunità che il farmaco galenico devono proporlo e dispensarlo al paziente e, quindi, anche degli aspetti imprenditoriali che non rientrano nella mission dell’Università. Ed è stata un’esperienza positiva per il feedback che abbiamo ricevuto dall’uditorio, in termini di attenzione e di partecipazione. C’è stato molto interesse nel ripercorrere gli aspetti tecnologici che stanno alla base della pratica quotidiana del laboratorio”.

Anche il dottor Cosimo Violante, membro fondatore e tesoriere della SIFAP, giudica positivamente questa sinergia e la strutturazione dei corsi. “La fusione di teoria e pratica è fondamentale, così come è fondamentale la nozione che la galenica non è un’attività che può essere svolta una tantum, ma richiede una continuità, e anche attenzione alla parte imprenditoriale e all’organizzazione della farmacia. Il farmacista preparatore è uno specialista, ma il suo primo cliente è il collega che lavora al banco ed è fondamentale che tra queste due funzioni si crei una comunicazione continua”. Temi cari al dottor Violante ai quali ha dedicato un libro: Galenica imprenditoriale.

Parere positivo anche da parte dei fruitori dei corsi: “E’ stata una sorpresa, di cui va ringraziato l’Ordine,  poter seguire corsi di questo livello senza doversi spostare, per esempio, a Palermo. Ho poi particolarmente apprezzato, nel corso di galenica, la possibilità di apprendere  quei piccoli accorgimenti che rendono più semplice il lavoro nel rispetto delle regole di buona preparazione” dice la dottoressa Cinzia Lombardo, farmacista ospedaliero, come il collega Luigi Argento che richiama un altro aspetto: “i corsi organizzati dall’Ordine si differenziano dall’offerta formativa sarìtandard, non solo per la compenetrazione di teoria e pratica ma anche per la grande interazione tra docenti e discenti e per le caratteristiche dell’uditorio, che ha visto insieme farmacisti ospedalieri e di comunità. Decisamente un’esperienza positiva”.

“Non posso che rallegrami  dell’esito di questa iniziativa, cui abbiamo già previsto di dare un seguito, che ha raccolto il gradimento degli iscritti così come dei docenti, che ringrazio tutti per la loro preziosa opera” dice il presidente dell’Ordine agrigentino, e segretario della FOFI,  Maurizio Pace. “Rendere stabile nella provincia un’offerta formativa di alta qualità significa far crescere la professione, ma anche migliorare costantemente la qualità del servizio offerto ai cittadini”.

“Su questa strada proseguiremo, tanto che – annuncia Pace - abbiamo deciso di acquistare direttamente le dotazioni necessarie al laboratorio di galenica, così da poter dare all’aggiornamento in questo settore continuità e stabilità nel tempo. E intendiamo ampliare il ventaglio dei temi affrontati: abbiamo in già programmato un corso, affidato a Franco Falorni dell’Università di Pisa, dedicato agli aspetti economico-gestionali dell’esercizio della farmacia, tema di sempre maggiore importanza dopo l’approvazione della Legge sulla concorrenza lo scorso agosto”.

27 giugno 2018
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