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Siracusa. Crolla intonaco dal soffitto dell’Umberto I, due feriti lievi

I feriti sono due pazienti ricoverati che al momento dell'episodio si trovavano in camera. Sono stati colpiti dai consistenti calcinacci caduti dall'alto. Gli accertamenti radiologici hanno escluso la presenza di lesioni traumatiche. L’Asp dispone una verifica straordinaria dei solai dell’edificio. Il M5S chiede “subito una conferenza di servizi per accelerare la costruzione del nuovo ospedale”.

07 MAG - “Un improvviso ed imprevedibile distacco di parte dell'intonaco del soffitto di una stanza di degenza del reparto di Medicina Interna dell'Ospedale Umberto I di Siracusa” ha provocato ieri “il ferimento lieve di due pazienti ricoverati che al momento dell'episodio si trovavano in camera”. Ne dà notizia la Asp di Siracusa in una nota in cui si spiega che “i due pazienti sono stati immediatamente medicati e sottoposti ad accertamenti radiologici che hanno escluso la presenza di lesioni traumatiche. Gli stessi rimarranno comunque sotto osservazione”. Le immagini del crollo, pubblicate online dal Nuovo Sud, mostrano una cedimento importante.

La Asp fa sapere che a seguito dell'evento sono intervenuti immediatamente i tecnici reperibili dell'Azienda in uno alle squadre di manutenzione per gli accertamenti tecnici del caso in tutto il reparto e nelle aree limitrofe a garanzia della sicurezza dei pazienti. “Da un primo esame l'episodio appare localizzato e dovuto probabilmente ad una precedente infiltrazione d'acqua non visibile che avrebbe causato il distacco dell'intonaco”, riferisce la Asp. La Asp ha comunque disposto la verifica straordinaria di tutti i solai della struttura ospedaliera e comunicato che, “per completare le verifiche al solaio del reparto di Medicina e provvedere ai lavori di ripristino del soffitto danneggiato, al fine di evitare disagi ai pazienti ricoverati, il reparto di Chirurgia vascolare sarà temporaneamente accorpato al reparto di Urologia per ospitare, per il tempo dei lavori, i posti letto di Medicina”.

La nota della Asp riferisce anche che il direttore generale Salvatore Lucio Ficarra accompagnato dal direttore del Dipartimento Assistenza Distrettuale Anselmo Madeddu, dal direttore medico di presidio Giuseppe D’Aquila e dal primario del reparto Michele Stornello, si è recato in visita ai due feriti per accertarsi delle loro condizioni di salute e, “dopo averne ascoltato il racconto, nel manifestare profondo dispiacere per quanto accaduto, si è complimentato con uno di loro per la prontezza di spirito che lo ha indotto repentinamente nell’attimo dell’accaduto ad allertare il suo compagno di stanza, riuscendo a scongiurare che potessero subire entrambi danni maggiori”.

Sull’incidente è intervenuto il M5S. “Ci è andata bene, ma non possiamo continuare a sperare nella buona sorte, e questo  senza contare i quotidiani disservizi cui la fatiscenza di alcune parti della struttura espone i pazienti e l’utenza tutta”, affermano  i deputati regionali del M5S, Giorgio Pasqua, e Stefano Zito, in una nota.

“Da anni – afferma Giorgio Pasqua, componente della commissione salute dell’Ars  – si discute del nuovo ospedale. E non manca nemmeno per i soldi. Ero presente, l'anno scorso, alla consegna, da parte del Ministro della Salute Giulia Grillo all'assessore regionale Razza, del decreto di assegnazione dei 120 milioni di euro per la realizzazione della nuova struttura, eppure, ad un anno di distanza, ancora si disquisisce sul dove farlo, alla Pizzuta , dove lo spazio è però insufficiente, vicino allo svincolo autostradale o altrove. Basta, si prenda una decisione al più presto. Domani chiederò all’assessore Razza, che incontrerò in commissione, che sulla vicenda si dia una brusca accelerata, magari valutando l’idea di convocare una conferenza di servizi sul tema per capire qual è lo stato dell’arte e proporre soluzioni contestuali per dare il là al nuovo ospedale”.  

“Intanto – aggiunge Zito – l’Asp renda pubblica la relazione fatta dal tecnico incaricato sull’area da destinare all’ospedale e la trasmetta al consiglio comunale a all’assessore. Non possiamo più permetterci la perdita di altro tempo”.

07 maggio 2019
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