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Sicilia. Auto danneggiata e minacce di morte all’assessore Razza. Solidarietà da politica e sanità

La vicenda risalirebbe a tre settimane fa ma è stata resa nota nelle ultime ore. “Non prenda alla leggera questo scritto altrimenti la aspetta una bella bara, peccato perché lei è molto giovane. Ma vivere sta solo a lei…”, sarebbe scritto sulla lettera. Nessun commento dall’assessore, che riceve la solidarietà del mondo politico e sanitario, oltre a quella del presidente Musumeci e della Giunta regionale.

05 MAG - “Assessore ci auguriamo di vero cuore che non prenda alla leggera questo scritto altrimenti la aspetta una bella bara, peccato perché lei è molto giovane. Ma vivere sta solo a lei…”. È uno dei passaggi della lettera di minacce recapitata il 14 aprile scorso all’assessore alla Salute della regione Siciliana Ruggero Razza, che, secondo quanto riferito dall’Ansa, è stato sottoposto a vigilanza da parte del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica della prefettura di Catania.

La missiva, secondo quanto ricostruito dall’Ansa, è stata inviata alla sede dell'assessorato a Palermo, dove è stata presentata una denuncia ai carabinieri, il 14 aprile scorso appunto, alcuni giorni dopo che l'auto di Razza aveva subito dei danneggiamenti. La notizia si è però diffusa nella giornata di ieri. Nella lettera missiva si parlerebbe anche del "processo di distruzione” avviato nei confronti dell'ospedale di Noto (Sr).

Nessun commento da parte di Razza, né attraverso una nota ufficiale né sui social. L’assessore è intervenuto intervenuto ieri in merito all’emergenza coronavirus, ma nessuno accenno alle minacce subite.

Sul caso è invece intervenuto il presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha espresso “ka piena e convinta solidarietà mia e di tutto il governo regionale all’assessore Ruggero Razza per la ignobile minaccia subìta. Se qualcuno pensa, con questi metodi, di frenare l’azione di riordino e di bonifica portata avanti da Razza nel mondo sanitario siciliano ha sbagliato tempo e obiettivo. Spero tanto che gli inquirenti possano fare presto chiarezza sulla identità di questi vili e pavidi personaggi”, commenta Musumeci.
 
Razza ha raccolto ampia solidarietà dal mondo politico e quello sanitario. A cominciare dall’Ars e dalla commissione Salute dell’Ars, che attraverso la presidente Margherita La Rocca Ruvolo ha espresso solidarietà e sostegno all'assessore, invitandolo a proseguire con determinazione “il suo difficile lavoro per il miglioramento del sistema sanitario regionale”.

Per il presidente della commissione Attività produttive Orazio Ragusa "è opportuno che tutti i siciliani facciano sentire la propria voce per dire no a questi modi censurabili di agire che ci fanno ripiombare nel buio di una realtà che oggi non ci appartiene e che deve essere definitivamente debellata con la nostra capacità di guardare a un futuro limpido e trasparente. Chiedo all'amico Razza di andare avanti e di continuare la sua meritoria opera in un campo delicato e in un periodo storico molto complicato come quello attuale”.

“Nulla per il capogruppo Pd all'Ars Giuseppe Lupo - può giustificare la gravissima intimidazione subita dall'assessore regionale alla salute Ruggero Razza. È spregevole che un rappresentante del governo, in un momento di grave emergenza come quella che stiamo vivendo, venga fatto oggetto di miserabili minacce indegne di un Paese civile. Mi auguro che sull'inquietante episodio si faccia chiarezza in breve tempo. All'assessore esprimo solidarietà a nome mio e del gruppo parlamentare Pd all’Ars”.

“Conoscendolo bene - hanno affermato deputati regionali di DiventeràBellissima, Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo, Giusi Savarino e Giuseppe Zitelli - siamo certi che Ruggero Razza non si farà intimidire da queste vili minacce ma anzi continuerà con immutato coraggio e rigore nell'azione di rinnovamento della sanità siciliana, all'insegna della trasparenza e della legalità. All'amico Ruggero vanno non solo la nostra convinta solidarietà ma anche il nostro pieno sostegno. L'auspicio è che gli inquirenti facciano luce prima possibile sugli autori di questo ignobile gesto”. Razza, lo ricordiamo, è esponente del movimento politico "DiventeràBellissima".

Anche il gruppo parlamentare del M5S all’Ars esprime la "massima solidarietà all’assessore” alla Salute: “Azioni vili e codarde come queste, dirette a chi sta cercando, nell’interesse di tutti, di limitare i danni di questa devastante pandemia, vanno condannate senza se e senza ma. Siamo vicini all’assessore in questo momento difficile per lui e per tutti i siciliani”.

Solidarietà anche dal capogruppo della Lega all'Ars Antonio Catalfamo. “Sosterremo in ogni sede la nostra vicinanza all'assessore e condanniamo fermamente atti vili come questi che devono far riflettere i siciliani. L'impegno del governo regionale e le scelte sin qui adottate sono state mosse da grande senso istituzionale e responsabilità politica. Se la criminalità protesta vuol dire che si sta agendo sulla giusta rotta. Questi metodi però non devono essere consentiti, bene ha fatto l'assessore Razza a denunciare questi accadimenti vergognosi. Massima solidarietà da parte di tutto il gruppo Ars della Lega Sicilia”.

Per Giorgio Assenza, presidente dei deputati Questori in Ars, “c'è dell'incredibile nell'animo umano, sempre che di umani si possa parlare in casi come questo... Inammissibile che si possano far pervenire minacce e intimidazioni a chi si sta profondendo e continua a farlo per il bene, e non soltanto per la salute ma in genere, dei siciliani”. “So per certo che l'amico Ruggero continuerà nella sua proba opera a favore di tutti i cittadini, compresi quanti della cialtroneria malandrina non riescono ancora a liberare le proprie coscienze".


Anche la Cgil, la Fp e la Cgil medici Sicilia hanno espresso solidarietà all'assessore . “Questo è il tempo in cui tutte le istituzioni democratiche sono impegnate in una comune lotta - scrivono Alfio Mannino, Gaetano Agliozzo e Renato Costa - e le intimidazioni sono, in questo contesto, ancora più esecrabili e intollerabili. Condanniamo fermamente l'intimidazione ignobile di cui è stato bersaglio l'assessore Razza”.

 
Parla di “un atto grave e preoccupante” che “non deve essere sottovalutato” il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato. Per Amato “evidentemente il "processo di distruzione" avviato nei confronti dell'ospedale di Noto, nel Siracusano, tocca interessi criminosi. I medici di Palermo sono accanto all’assessore ed esprimono pieno sostegno e vicinanza, certi che la lettera intimidatoria non intaccherà il suo spirito di difesa della legalità, continuando a svolgere in piena libertà il suo lavoro anche in un momento così difficile di emergenza sanitaria come questo”., conclude Amato.

Anche il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, anche a nome dei direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Salvatore Iacolino, “sincera solidarietà e pieno sostegno” all’assessore regionale della Salute. “Saremo sempre al suo fianco senza se e senza ma” dichiara Ficarra mentre esprime piena fiducia alle autorità inquirenti affinché individuino al più presto gli esecutori del vile gesto”.

Il Movimento Unito dei Dipendenti 118 Sicilia “condanna fortemente il vile gesto” e “si schiera in modo solidale” al fianco dell’assessore. “Tutti i componenti e tutti gli associati del MUD 118 - conclude la nota, rivolgendosi a Razza - le esprimono piena solidarietà, e ringraziandola sempre per il lavoro svolto in questo delicato momento di emergenza sanitaria nazionale”.

Dall’Ugl Sanità “ferma condanna per le vili minacce di morte e per il danno subito al mezzo dell’assessore”, la cui “unica colpa è quella di aver fatto il proprio dovere quale amministratore. Episodi come questo fanno tornare alla mente anni terribili e non vorremmo mai che succedesse ancora, che si vengano a materializzare episodi simili o peggiori di questo. In un momento storico, come quello attuale, in cui l'Italia e la Sicilia devono ripartire, in cui c'è estremo bisogno di unità, atti di questa gravità inaudita si qualificano da soli. Nessuno può permettersi di intimidire chi, con coraggio ed impegno, si assume le proprie responsabilità per il bene di tutti”, concludono Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, segretari regionali rispettivamente delle federazioni Ugl sanità e Ugl medici.

Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Cisal Sicilia condannano “con fermezza l’atto intimidatorio”. “La sanità siciliana - aggiungono - vive un momento estremamente delicato e non si può non riconoscere gli sforzi dell’assessore Razza e dei lavoratori nell’offrire ai cittadini un servizio efficiente. Speriamo che in tempi rapidissimi si possa fare luce su quanto accaduto”.

05 maggio 2020
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