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Mercoledì 25 OTTOBRE 2017
Tutti i numeri dell'HIV nella UE e nello Spazio economico europeo

-  Nei paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo (UE/SEE), l’epidemia di HIV persiste in gran parte invariata, con circa 30.000 segnalazioni di nuove diagnosi all’anno. Con le 29.747 nuove infezioni da HIV registrate nel 2015, l’incidenza delle notifiche nella UE/SEE è rimasta simile nel corso degli ultimi anni, con una poco significativa variazione complessiva (dai 6,6 casi ogni 100.000 persone del 2006 ai 6,3 del 2015 – dato rettificato per tenere in considerazione il ritardo della segnalazione).
 
- Uno dei motivi è il seguente: secondo una stima dell’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), in tutta la macroregione oltre 122.000 persone con HIV non sono attualmente consapevoli di aver contratto l’infezione.
 
-  I nuovi dati di sorveglianza dimostrano inoltre che, nella UE/SEE, quasi una persona HIV-positiva su due (47%) riceve la diagnosi in una fase tardiva dell’infezione. Secondo una nuova stima dell’ECDC, in media ci vogliono quasi quattro anni (3,8) prima che un’infezione da HIV sia diagnosticata, e quindi segnalata. Questo suggerisce che in molti Paesi esistano tuttora problemi di accesso ai test per l’HIV.
 
Circa il 15% delle persone che hanno contratto l’infezione da HIV nella UE/SEE non conosce il proprio status di positività, perché non ha ancora ricevuto una diagnosi: si tratta, appunto, di 122.000 persone. Per chiudere questo divario tra coloro che non sono consapevoli dell’infezione e coloro che hanno già ricevuto la diagnosi, dobbiamo sostenere e promuovere un miglior accesso ai test per l’HIV. Lo strumento di modellazione per l’HIV dell’ECDC aiuta i Paesi a capire dove devono concentrare i loro sforzi – in termini di screening e test – per raggiungere l’obiettivo UNAIDS 90-90-90.
 
-  I risultati del monitoraggio biennale della Dublin Declaration on Partnership to Fight HIV/AIDS in Europe and Central Asia dimostrano, tra l’altro, che in genere – rispetto ad altre regioni – nella UE/SEE il trattamento dell’HIV inizia prima, e che un maggior numero di persone riceve una terapia salvavita. Tuttavia, nella UE/SEE una persona con diagnosi di HIV su sei non è ancora in trattamento. In coloro che invece hanno iniziato il trattamento, quest’ultimo dimostra appieno la sua efficacia: quasi nove persone con HIV su dieci sottoposte a trattamento sono virologicamente soppresse. Questo significa che il virus non viene più rilevato nel sangue e non può quindi essere trasmesso ad altri.
 
-  Nella UE/SEE il sesso tra maschi – tuttora la principale via di trasmissione del virus HIV –rappresenta il 42% di tutte le diagnosi di HIV notificate nel 2015 e, in 15 Paesi, più della metà delle nuove diagnosi. I maschi che fanno sesso con altri maschi sono l’unico gruppo nella UE/SEE per il quale nel corso degli anni è stato osservato un aumento costante delle diagnosi. Con il 32% di diagnosi segnalate, il sesso tra maschi e femmine rappresenta la seconda via di trasmissione più comune nella UE/EEA, seguito dall’uso di droghe per via iniettiva (4%).
 
-  Nella parte centrale della Regione Europa dell’OMS, dove l’incidenza di HIV è sempre stata tradizionalmente bassa, predominano le nuove infezioni tra maschi che fanno sesso con altri maschi e tra eterosessuali, e in molti Paesi stanno perfino aumentando. Nella parte orientale predominano invece le nuove infezioni tra eterosessuali e persone che fanno uso di droghe per via iniettiva, con aumenti marcati osservati nei Paesi più vasti della Regione.
 
I mezzi per prevenire la trasmissione e combattere le epidemie esistono già, dobbiamo solo usarli in modo appropriato: è infatti disponibile un numero sempre maggiore di strumenti efficaci per i test, la prevenzione e il controllo dell’HIV, ivi inclusi il trattamento preventivo, la profilassi pre-esposizione, l’auto-test e i test ambulatoriali, la prevenzione basata su app per smartphone e il potenziale per la dispensazione di trattamenti a lungo termine.
 
Nel 2015, 153.407 persone in 50 dei 53 paesi della Regione Europa dell’OMS hanno ricevuto una nuova diagnosi di HIV. Questo corrisponde a un tasso di incidenza pari a 17,6 nuove diagnosi ogni 100.000 persone.

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