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Mercoledì 06 DICEMBRE 2017
Romani (Idv): "Legge non abbassa impegno medici"

"Da medico dico che uno degli obiettivi della nostra professione, oltre ad aggiungere anni alla vita c'è quello di aggiungere vita agli anni". Lo ha detto il senatore Idv, Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Sanità, nel corso del suo intervento in aula dove è in discussione la legge sul Biotestamento.
 
"Che tipo di vita - si chiede il parlamantare - si può garantire a una persona che è in stato vegetativo? La legge deve sancire in modo chiaro che la volontà del paziente è vincolante, ma è bene ricordare che un medico non è mero esecutore della volontà del paziente". Romani ha quindi voluto sottolineare che "una cosa di cui non si parla, ma che questa legge prevede, è il fatto che ogni persona può anche chiedere l'opposto, ovvero che si continui a mantenerla in vita anche se in stato vegetativo. Vale la pena ricordare che sempre più spesso si ricorre a pratiche compassionevoli e clandestine con aumento delle sofferenze per il paziente e con rischi giudiziari per chi le adotta".
 
"Questa legge - spiega ancora Romani - è nata per evitare dolore e sofferenze quando non c'è più speranza. L'obiettivo è di dare dignità alla vita, non facilita la morte di nessuno nè diminuisce l'impegno e la dedizione dei medici. È giusto, però, guardare in faccia la realtà e dire che il dolore esiste. Credo che due concetti siano fondamentali: - conclude il senatore Idv - la medicina deve essere unica e integrata in ogni branca e che il benessere di una persona può cambiare a seconda del paziente".  

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