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14 GENNAIO 2018
Nursind Piemonte: "Siamo costretti a pagare colpe non nostre"

"Ecco il motivo per il quale abbiamo chiesto agli infermieri di segnalare situazioni che mettano a repentaglio la vita dei pazienti. Ecco perché abbiamo voluto fare un esposto alla procura della repubblica che denunciasse queste condizioni di lavoro. Questo è l’esempio di come noi siamo costretti a pagare colpe non nostre. Questa è la ragione per la quale gli infermiere debbano trovare la forza e il coraggio per scrivere , segnalare e motivare, richamando alle proprie responsabilità chi prende stipendi ben più remunerati", così il Nursind Piemonte commenta la recente sentenza della Cassazione che ha ribaltato l'assoluzione in appello per due infermieri.
 
"Uno - speiga il Nursind - per aver sbagliato codice al triage (verde anziché giallo). L’altro (al turno di notte), per la mancata rivalutazione delle condizioni del paziente. In appello l’assoluzione, anche perché veniva constatato l’eccezionale affusso di persone in quel giorno"
 
"Lo abbiamo ribadito più volte che a pagare, per la giustizia, alla fine è sempre il singolo operatore. Noi siamo chiamate a tutelare i cittadini e siamo chiamate a tutelare la nostra professionalità", prosegue la nota che rimarca, "Dopo il danno la beffa. Siamo ad un punto di non ritorno ed è ora che chi gestisce e dirige la nostra sanità, si assuma le giuste responsabilità".

"Ma per la Cassazione - sottolinea Nursind - l’affollamento non è una scusante anche perché doveva essere lo stesso personale di PS a dare l’allarme e chiedere rinforzi".
 
"La scorsa settimana abbiamo lasciato una modulistica in tutti i pronto soccorso e in tutte le degenze del capoluogo, che serviva proprio a segnalare situazioni di potenziale pericolo. La mancata rivalutazione del paziente ad esempio, proprio quella che cita la sentenza, è una problematica evidente e presente nei Dea. Tanti altri sono però i pericoli", conclude il Nursind Piemonte.

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